Saranno Goblin: Snack Wars

Battaglia all'ultimo spuntino!

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Snack Wars

La primavera solitamente suggella l'avvio delle sessioni di aperitivi, apericene, mezze cene, grigliate miste e ammenicoli vari che si accompagnano con le immancabili maratone di giochi da tavolo, spesso in formato party game; per farsi trovare preparati è buona regola quindi dedicare il giusto tempo alla ricerca del gioco perfetto, in grado di poter essere declinato senza grosse difficoltà su diverse configurazioni di giocatori.

Con questo spirito propositivo, ecco arrivare sul mio tavolo Snack Wars, adrenalinico titolo edito in Italia da Playagame Edizioni, da 2 a 5 giocatori per un'età suggerita a partire dai 7 anni, quindi adatto a un pubblico piuttosto ampio; a questo punto non ci resta che divorare questi spuntini e immergerci nel gioco!

Pacman rulez

Come buonsenso suggerisce, il regolamento di questo gioco non richiede particolari studi o tabella di decodifica, ma risulta semplice e chiaro: a fronte di una dotazione iniziale del gioco di 60 carte (illustrate con delle piacevoli immagini, come uno spuntino specifico e il relativo numero di riferimento, ameni procioni o carte bonus), ogni giocatore ne riceve nove da mettere a faccia in su sul tavolo, per poi scegliere l'azione da intraprendere:

  • a) tenere le immagini dello stesso tipo
  • b) tenere una carta bonus
  • c) tenere tutte le carte procione

Nel caso A, se avete ad esempio fra le mani cinque carte con valore 8 e quattro carte con valore 5, potete scegliere quale delle due serie mantenere, scartando le altre; ricordate che l'unico limite è che al massimo potete avere sul vostro tavolo un numero complessivo di nove carte. Nel caso B potete tenere una carta bonus che vi regalerà punti a fine partita. Nel caso C potete tenere i procioni che vi permettono di rubare 1 carta ciascuno a un giocatore a propria scelta.

Una volta presa la vostra decisione, passate il turno e il gioco prosegue ogni volta pescando il numero di carte necessario per arrivare a nove e compiendo le scelte di cui sopra; il tutto termina quando tutti i giocatori sono arrivati a completare la propria collezione così da poter procedere al calcolo dei punteggi; prestate attenzione che, nel caso in cui abbiate completato la vostra collezione ma siate soggetti da un ratto di un procione, vi toccherà ritornare in partita per poter completare il vostro set.

Una volta giunti al termine, il calcolo dei punti prevede l'applicazione del principio delle maggioranze: il giocatore che la maggioranza in un tipo di cibo riceve l'equivalente punteggio, a cui sommerà eventuali carte bonus. 

Mangia che ti passa

A fronte di una serie di sessioni successive con i miei piccolo eredi, sono emersi due punti di forza di questo gioco; innanzitutto il famigerato effetto "ancora una": vista la durata estremamente contenuta del gioco (siamo sui dieci minuti a partita) e la voglia di rivalsa quando si è soggetti alle razzie dei procioni, è facile che alla prima partita ne seguiranno diverse altre, soprattutto quando il gruppo di giocatori risulta ben nutrito; il secondo punto è che questa tipologia di gameplay presta il fianco ad una longevità altalenante perché, a causa della poca necessità di attuare particolari strategie, potrebbe perdere mordente se giocato senza soluzione di continuità. Difetto più che altro presente con l'avanzare dell'età, quindi non consideratelo tale se avete giocatori entro la prima decade della loro vita.

Vero è che peraltro stiamo parlando di un party game a suon di maggioranze, quindi il tutto risulta comunque adeguato all'interno della categoria di gioco in cui si pone; a questo aggiungete l'estrema portabilità e avrete trovato il gioco perfetto per un aperitivo, visto anche la qualità delle carte che sembra progettata per resistere alle intemperie del tavolo da gioco.

Anche i più piccoli troveranno così particolarmente piacevole addentrarsi in una comoda e allegra mangiata, grazie al basso livello di entrata, alla necessità di mettere in campo in maniera proficua la propria memoria di lavoro e alla possibilità di essere malvagi quando meno il genitore se lo aspetta.  E se l'appetito vien mangiando, che sia questo l'inizio di una fulgida carriera all'interno dei giochi da tavolo?