Top&Flop #2: linee di battaglia e spaccature nella forza

Secondo mese, seconda puntata per un gioco top e uno flop: scopriamo a chi tocca

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Giochi

Lo scopo della rubrica è indicare il gioco che più mi ha soddisfatto nell'ultimo periodo, accanto a quello che più mi ha deluso. Non necessariamente quindi un capolavoro contro un'insufficienza, ma semplicemente il meglio e il peggio di quanto provato ultimamente

Due giochi molto simili, o quantomeno con la stessa idea di base. Un mazzo di carte numerate, una linea di battaglia con due schieramenti contrapposti che si fronteggiano davanti alla medesima carta, punti da accumulare per vincere.

Nonostante anche il target possa tutto sommato essere molto vicino, i due risultati finali sono secondo me decisamente diversi, tanto da farmi rivendere uno dei due perché averli entrambi in casa sarebbe inutile. Dal canto mio, non ho dubbi su quale scegliere.

Da una parta il professor* Reiner Knizia, un'intera carriera fondata su innumerevoli giochi, esperienza, base matematica, equilibrio tra calcolo e fortuna.
Dall'altra il quasi esordiente Carlo Bortolini, con ancora un sacco di strada da fare, immagino debitore a Knizia per ispirazione, ed esempio.

Flop: Battle Line: Medieval

Non fraintendete, non è affatto un brutto gioco. Il fatto è che, come dicevo nell'introduzione, per me non ha senso averlo in casa se si possiede l'altro e nel dubbio tra quale comprare, consiglio sicuramente l'altro. 

Un mazzo comune di 60 carte, 6 semi, ciascuno con carte da 1 a 10. Poi 10 carte Tattica che scombinano un po' le cose. Si fa una linea di battaglia con carte terreno e lo scopo sarà giocare, dalla propria parte di ogni carta, una combinazione di tre carte più forte di quella avversaria. Le combinazioni ricordano il Poker: c'è la scala reale, il tris, il colore, ecc. 

Il flusso di gioco è estremamente lineare: si gioca una carta da una mano, se ne pesca una nuova, si controlla se si conquistano uno o più campi di battaglia. La vittoria arriva prendendone 5 su 9 o tre adiacenti.

C'è sempre un ragionamento da fare, in Battle Line, ci sono sempre scelte da prendere e un avversario da osservare in ciò che gioca e dove, un timing per le carte Esercito e per le carte Tattica.
Poi la fortuna fa la sua parte. 

Il fatto è che l'avversario di questo mese, fa tutto ciò che fa Battle Line: Medieval, ma lo fa meglio.

> recensione  

Top: Riftforce

Si parte dalla preparazione: ci sono 10 mazzetti di 9 carte ciascuno (quattro 5, tre 6 e due 7), con una carta riassuntiva del potere speciale di ogni mazzo. Si fa un draft per scegliere i propri 4 e li si mescola. Quindi già in questa fase ci sono scelte da fare in virtù di combo e sinergie, pensando a una strategia per la partita. 

Inoltre ognuno avrà il proprio mazzetto: sai tutte le carte che ti arriveranno prima o poi e in che misura. Dovrai fare i conti con le tue abilità, ma anche con quelle dell'avversario e col modo in cui entrano in conflitto con le tue (ne sa qualcosa chi gioca Buio VS Cristalli...). 

Ma anche le scelte nel turno sono più varie, sebbene non paralizzanti: o schieri o attivi, oppure vai a punti e ripeschi fino a sette. Tre cose alternative, scelte interessanti ed il fatto che ripescare sia una mossa e non un automatismo l'ho sempre apprezzato.

Ma il bello arriva con le attivazioni: il gioco si rivela dinamico e vario, sia per la possibilità di attivare tre carte dello stesso tipo o dello stesso numero, sia per i poteri diversi messi in moto dalle fazioni, che aggiungono un livello di profondità.

E nonostante ciò, il gioco si mantiene snello e rapido, ma molto più dinamico e vario rispetto a Battle Line.

Ci vediamo giovedì 29 - domani - con la puntata video di Top&Flop: stavolta sono i nostri ospiti – Matteo Miceli e Korn73 – a dare il loro “meglio e peggio” delle ultime cose giocate:
https://www.youtube.com/watch?v=WhAgaH7058Y

* minuto 34:40 https://www.youtube.com/watch?v=Lz7aW-VlbDo

Commenti

Ottimo articolo, forse un pochino impietoso verso il gioco di Knizia che ha più di vent'anni. Ci sta che dopo due decadi possa uscire qualcosa di migliore e più rifinito, pur partendo dalle stesse basi...

Non li ho provati. Riftforce mi è arrivato stamattina :)))

La meccanica di base è molto simile (un confronto con carte su una linea spaziale centrale con "postazioni") però il peso di Riftforce è un po' più alto. È vero che il target di riferimento potrebbe essere giustamente simile (chi apprezza questo genere di meccanica) però la complessità dell'uno è diversa da quella dell'altro: BLm risulterà un fillerino da inizio/fine serata mentre Rf un fillerozzo un po' più corposo. No?

Il confronto forse deve tener conto di questo aspetto in modo da non sminuire troppo BLm, o no?

Con questa meccanica segnalo due altri giochi che amo molto e che consiglio:

- Revolver (a tema western): magnifica trasposizione di una rapina in banca con inseguimento. Moooolto ambientato;

- Twelve Heroes: gioco a tema medieval fatto da un giapponese (Masato Uesugi, quello di Paper Tales) con una serie di meccaniche molto ambientate e partite molto tese.

Io di quel genere ho Fight for Olympus, che però devo ancora provare. Revolver mi ha sempre incuriosito ma non ho mai avuto occasione di provarlo.

a mio gusto questo tipo di giochi è piuttosto autoreferenziale. In effetti come suggerisce agz il bello più che nella meccanica in sè sta nella peculiarità di azioni delle singole carte (e, a mio gusto, se permettono di scombare in modo gradasso) 

Mi accodo agli altri per segnalare altri due "figli" di Schotten Totten: Air, Land & Sea e Balloon Cup (recentemente rieditato in polacco con altro titolo)

Nel confronto tra i due penso anche io che Riftforce ne esca meglio. Più avvincente, più attuale, anche più profondo.
Di contro richiede molta più dedizione, è un gioco sprecato per "una partita e via" - invece Battleline si presta, va approfondito e deve piacere questo aspetto. Bgg classifica Riftforce tra i CUSTOMIZABLE, caratteristica che certo non ha Battleline.

Vero che il gioco di knizia ha vent'anni, e si vede. Per attualizzarlo ci hanno rifatto le illustrazioni, con l'edizione Medieval. Mentre con Schotten Totten (praticamente identico a Battleline) hanno invece pubblicato Schotten Totten 2, aggiungendo asimmetria.

Ma cos'é questo astio verso Battle Line? Io dopo più di 50 partite a Battle Line non sono ancora stufo, mentre di Riftforce inizio già a stancarmi. Anzitutto, Battle Line ha un elemento deduttivo e probabilistico che Riftforce non ha e questo lo rende già più interattivo. Inoltre il piazzamento delle carte in Battle Line é più peso, dato che le carte non si possono spostare, mentre in Riftorce ci si può sempre riorganizzare a meno che non si sia costruito un mazzo di elementali immobili. In Riftorce l'alea é molto più notevole; può capitare che nella prima mano non si abbia la possibilità di mettere giù carte nelle stesse location dell'avversario o che si possa solo mettere giù 5; nell'uno o nell'altro caso si da un enorme vantaggio all'avversario che può massacrare i 5 o rinfrescare la mano facendo 1-2 punti per il controllo delle zone. La variabilità di Riftorce é buona, ma in parte apparente; ogni buon mazzo deve contenere degli elementi di mobilità e certe "pesche" sono quasi obbligate (se prendi i cristalli e lasci ombra all'avversario stai cercando problemi), perciò le combinazioni sono molto meno del necessario.

Ma poi i due giochi, a parte l'aspetto, hanno in comune giusto la gestione della mano; in uno c'é calcolo della probabilità, speculazione, bluff e manipolazione dell'avversario (con esperienza puoi fare delle vere e proprie trappole o quantomeno giocare in maniera tale da raccogliere informazioni sulla mano avversaria); nell'altro c'è molta meno interattività se non per l'aspetto di mossa e contro-mossa molto più ovvi che sono già evidenti in fase di costruzione del mazzo, più alea e anche un maggior grado di complessità delle regole.

Insomma, il paragone é un pò forzato. BL ha tutto un altro livello di profondità con un regolamento striminzito, poi ovvio, dipende da come lo si gioca ("puro" o con le carte tattica, con vittoria a inizio o a fine turno, etc.).

iugal scrive:

Nel confronto tra i due penso anche io che Riftforce ne esca meglio. Più avvincente, più attuale, anche più profondo.

Di contro richiede molta più dedizione, è un gioco sprecato per "una partita e via" - invece Battleline si presta, va approfondito e deve piacere questo aspetto. Bgg classifica Riftforce tra i CUSTOMIZABLE, caratteristica che certo non ha Battleline.

Vero che il gioco di knizia ha vent'anni, e si vede. Per attualizzarlo ci hanno rifatto le illustrazioni, con l'edizione Medieval. Mentre con Schotten Totten (praticamente identico a Battleline) hanno invece pubblicato Schotten Totten 2, aggiungendo asimmetria.

Più complesso? Certo, visto l'ammontare dei poteri da internalizzare. Più profondo? Certamente no. BL è molto più opaco e la bravura di un avversario particolarmente forte non sempre traspare. In Riftorce tutte le strategie sono ovvie dopo una decina di partite. Più attuale? Sicuramente Riftorce, per scelte stilistiche, illustrazioni, bilanciamento in favore della complessità vs profondità.

E concludo: Riftforce ha sì più opzioni durante il turno (gioca, attiva, pesca) ma spesso la mano di fatto si gioca da sola. Te la giochi e fai un refresh sperando di avere buone carte. In BL il flusso é costante; la tua mano non varia poi tantissimo e, mentre in Riftorce puoi permetterti di mettere giù una carta che non utilizzerai mai, in BL toglierti dalla mano una carta di scarso valore é impossibile (perché la devi schiaffare in uno dei campi da battaglia e lì rimane). Quindi spesso disfarsi di una carta inutile é una considerazione da fare. In Riftforce, salvo uso di elementali come acqua o piante e per via della ristrettezza del campo di battaglia, il posizionamento é molto meno importante.

Anche io a leggere come flop Battle Line, un gioco che viene ristampato ancora dopo 22 anni, sono piuttosto perplesso. È un filler perfetto: 15 minuti di durata, giusta dose tattica/alea, proponibile a chiunque, chiama sempre la rivincita

Anche io penso che sia impietoso dare un flop a battleline...stiamo parlando di un gioco di venti anni fa che ancora va...sarebbe stato più normale paragonare riftforce a qualche titolo più moderno..tipo air Land and sea

Ricordate che in questa rubrica non si parla necessariamente di "un brutto gioco e di un capolavoro ", ma semplicemente di un gioco che ha deluso le aspettative e di un altro che invece è stata una bella sorpresa. 

Né tanto meno è pensata per fare un paragone tra i due, anche se stavolta erano facilmente accostabili: possono anche essere due giochi molto diversi

Ok questo é comprensibile, però a Battle Line hai dato un 6 e mezzo mi pare?

Ti consiglio di non demordere e provare Battle Line senza le carte tattica. Troverai un gioco appagante anche se un pò matematico.

Ho due ossessioni ultimamente (rimaste a casa): Riftforce e Sanctuary. Divertentissimi entrambi.

Gioco pero' molto volentieri anche Schotten Totten (con i poteri obbligatoriamente) e Schotten Totten II (piu' articolato)

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