Warhammer Underworlds: Shadespire – anteprima Essen 2017

Shadespire: presentazione
Games Workshop

Ovvero il ritorno delle bande guerriere in Warhammer. Su un tabellone esagonato affronterete i nemici che si frappongono tra voi e la gloria. 

Anteprime
Giochi
La Games Workshop sta battendo sempre di più il terreno dei giochi da tavolo, specialmente ora che si è rotto il sodalizio con Fantasy Flight Games. 
Scatole singole ma, come anche in questo caso, espansioni già previste e la promessa di supportare il gioco organizzato nei negozi e punti vendita GW.
Shadespire: partita
Shadespire: partita

Riassunto di gioco

Intanto vediamo di cosa si tratta: il giocatore prenderà la propria squadra di modelli, variabili nel numero e nell'equipaggiamento e poi sceglierà una metà del tabellone esagonato che, affiancata a quella presa dall'avversario, andrà a comporre il campo di battaglia finale. 

Attacchi e difese sono sempre effettuate con i dadi, ma stavolta scompare il classico d6: i valori di attacco e difesa sono infatti per lo più fissi e compito dei sei dadi sarà aggiungere effetti particolari o attivare abilità. Inoltre i risultati sui dadi variano in base al supporto ricevuto, sia in attacco che difesa, ovvero a quanti modelli circondano il bersaglio. Quindi questo aumenta anche il livello tattico e impone scelte pesanti tra l'avere meno modelli più forti o tanti modelli più deboli. La simbologia è molto chiara ed immediata, evitando calcoli e tabelle.

Oltre alle carte con le caratteristiche dei propri guerrieri, ciascuno ha accesso ad altri due mazzi: uno con gli obiettivi e l'altro con abilità. Si inizia la partita pescando 3 obiettivi e 5 carte istantanee/potenziamento. Nel primo caso le carte sono usate per fare punti, con cui poi comprerai altre carte: prendere un certo oggetto, uccidere un particolare nemico, ecc. Nel secondo le carte garantiscono mosse a sorpresa e potenziamenti. Entrambe i mazzi sono personalizzabili prima della partita, in base alla strategia che si vuole attuare. 
Le carte personaggio in realtà sono fronte/retro per cui in certe condizioni/potenziamenti possono essere girate su statistiche più forti.
Shadespire: carta sacerdote guerriero
Shadespire: carta sacerdote guerriero

La durata della partita pare assestarsi sui 30 minuti, quindi uno scontro feroce e brutale, della durata complessiva di 3 round, all'interno del quel ciascun giocatore ha a disposizione 4 attivazioni per le sue miniature.
Ad ogni attivazione puoi attivare il tuo modello per muovere, combattere, metterti in guardia oppure caricare (muovi + combatti) ma se fai entrambe le cose quel modello non può essere più attivato nel turno.

Al termine di ogni singola attivazione, entrambi i giocatori possono giocare carte Abilità ed Obiettivo dalla propria mano. Queste verranno poi rimpinguate alla fine del round. Le carte Abilità sono di due tipi: le istantanee hanno azione immediata o nel turno successivo, mente i potenziamenti sono permanenti ma necessitano della spesa di un punto Gloria. I punti Gloria sono ciò che ti serve per vincere la partita e li ottieni uccidendo i nemici e conseguendo le carte Obiettivo. Quando ne guadagni uno, puoi spenderlo per giocare una carta potenziamento: non perdi il punto ai fini del totale per vicere, ma semplicemente lo giri dalla faccia opaca per far vedere che è stato speso. 

Quando ogni giocatore ha fatto 4 attivazioni, il rounud termina, si rimpinguano le carte e si continua col successivo.

Le miniature della scatola base corrispondono a due bande guerriere: gli Stormcast Eternals (i corazzati sacerdoti di Sigmar) e i guerrieri del caos di Khorne. I bellissimi modelli non sono del tutto preassemblati ma quasi: poche parti ad incastro. Le bande sono asimmetriche anche nel numero: tre guerrieri per i sacerdoti, cinque per i caotici. Inoltre è stata già annunciata una prima espansione, con i nonmorti e la seconda, gli orchi

Shadespire: nonmorti
Shadespire: nonmorti

Prime impressioni

Uno skimish veloce e violento, con cui rimettere in tavola rapidamente a basso costo (basso relativamente al brand) i modelli e il mondo di Warhammer Fantasy. 
Shadespire: carta barbaro
Shadespire: carta barbaro

Personalmente ho sempre amato l'ambientazione, anche se Age of Sigmar l'ha sconvolta non poco e qui c'è quanto meno la possibilità di mettere in campo diverse razze senza per forza di cose spendere chissà quanto in decine di modelli o perdere ore a montare miniature (che comunque anche qui arrivano in sprue, da assemblare e incollare). 

Il sistema sembra molto interessante e fortemente personalizzabile: non si tratta solo di scegliere una squadra, ma di preparare una strategia customizzando il campo di battaglia, gli obiettivi e le carte tattiche. Il tutto ovviamente si scontrerà con i piani avversari. Va detto che la squadra, per ora è fissa: modelli e numero sono quelli della scatola. 

Il dado c'è, forse sarà meno pesante, ma hey, è Warhammer e va bene così. 
Chiaramente il possibile tallone d'Achille sarà il bilanciamento tra le bande, tallone che più di una volta in passato ha perseguitato il brand, ma ho deciso che darò una chance al gioco: nonostante tutto, rimango affezionato a GW, un po' come a una vecchia fiamma che hai amato anche se ti ha tradito.

Da segnalare che le prime impressioni di chi l'ha provato alla GenCon sono tutt'altro che lusinghiere: oltre alle squadre fisse, si imputa al gioco un'eccessiva casualità nella pesca degli obiettivi, con la possibilità di fare punti vittoria e vincere un po' troppo a caso. 

Shadespire: artwork
Shadespire: artwork

Commenti

Bilanciamento non c'è nel vocabolario della GW. 

Detto questo, acquisto garantito. Poi ci sono gli orchi.

Ho già buttato via dei soldi con Silver Tower e lo Starter di Aos, poi rivenduti. Di certo lo proverò prima di pensare di prenderlo.

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