Provato settimana scorsa. Una partita tirava dietro l'altra, dietro un'apparenza da giochino si nasconde un interessante sfida. Promosso senz'altro.
Materiali
7 Rosso si presenta in una scatoletta tipo quella di Uno! o di Fluxx - per fare due nomi a caso. Dentro ci troviamo un mazzo di carte composto da sette carte per gli altrettanti colori dell'arcobaleno, numerate da 1 a 7, più alcune carte di riepilogo delle regole e la regola vigente. Nient'altro.Andando a verificare i precedenti di Carl Chudyk non c'è da rimanere sorpresi da questa evidente polivalenza.
ll gioco
All'inizio della partita si hanno a disposizione sette carte pescate a caso, più una visibile davanti a noi.
La regola vigente dice che chi ha la carta più alta in quel momento davanti a se sta vincendo la partita. Pertanto, il primo giocatore sarà quello alla sinistra di chi ha la carta più alta.
In 7 Rosso, nel proprio turno si possono giocare una o due carte - l'importante è che, fatto ciò, si sia il giocatore che sta vincendo la partita secondo la regola vigente.
Le carte che si possono giocare devono permettere al giocatore di turno di battere - sempre secondo la regola vigente - il giocatore precedente, oppure di cambiare la regola stessa, facendo vincere egli stesso e nessun altro al tavolo. Ovviamente se ne possono giocare due, esattamente come descritto (una sulle regole ed una davanti a sé), per riuscire nell'intento; oppure passare il turno e uscire dal gioco.
Le regole che possono permetterci di vincere sono la carta più alta, più carte pari, più carte in scala, più carte di uno stesso colore, più carte di colori diversi, più carte dello stesso numero e più carte sotto il quattro. Non è possibile pareggiare. Discriminante per chi stia vincendo è sempre la carta dal numero più alto. In caso di ugualianza il colore (nell'ordine dell'arcobaleno).
Tutto qui.
Pare facile; ma ho visto anche giocatori esperti alle prime partite passare minuti interi prima di decidere che carta giocare. Se privarsene per cambiare una regola o provare a vincere solo giocando sul tavolo. Al pari di Sit Gloria Romae ed Innovation, in 7 Rosso è possibile utilizzare le carte in più modi e le decisioni da prendere non sono mai banali o, sicuramente migliori.
Conclusioni
Si sente molto il peso dell'alea, ma alla fine della partita si ha avuto la sensazione che qualcosa di nostro nella vittoria (o sconfitta) c'è stato.
Quest'estate l'ho proposto a tutti: neofiti, hardcore gamer, ragazzi e adulti. Nessuno si è tirato indietro dal giocare ancora una partita, e ancora una, e ancora una! In quei dieci minuti, forse meno, ci si diverte a studiare una strategia di medio termine e vedere se gli avversari rimangono senza carte prima di noi o, nonostante tutte le carte in mano, non hanno di che giocare per vincere il turno e rimanere in gioco.
In famiglia è stato un successo: vista la facilità del regolamento, ha voluto farci un giro anche chi notoriamente sta lontano dal tavolo da gioco.
Un giochino insomma? Sicuramente nel prezzo ma non nelle meccaniche, ben congegnate, che vanno ad incastrarsi alla perfezione fra loro. Da tenere sullo scaffale e tirare fuori quando si hanno pochi minuti da impiegare in maniera non banale, o magari per scegliere il primo giocatore del giocone della serata.
Consiglio fin dalle prime partite di utilizzare le regole avanzate, che permettono di pescare una carta dal mazzo quando si gioca un nuova regola in determinate circostanze.