Pennuto che recensisce un filler e ne dà un'analisi che incuriosice costituisce un rischio per il portafoglio!
Materiali
Solo carte, ben realizzate e illustrate benissimo (gusti personali) da Guido Favaro. Non ci sono token, cartoncini o altro, esclusivamente un mazzo di 120 carte, più il blocco segna punti e il regolamento.
Regolamento
Si tratta di un titolo non facilissimo da giocare alla prima partita. Le regole non sono tante e non sono complesse, e il regolamento di poche paginette è chiaro ed esaustivo. Quello che rende più complesso il tutto è il sistema di gioco e di punteggio che, nella sua banalità, è ostico da padroneggiare con cognizione di causa alla prima partita. Personalmente lo ritengo un pregio, ma può spaventare il giocatore occasionale alla prima prova.
Ambientazione
Siamo alla festa di Arturo, uno strano ragazzino di una stravagante famiglia di mostri e personaggi bizzarri che ricorda l’ambientazione del celebre cartone animato “Hotel Transilvania”. Dovremo cercare di allestire gli addobbi per il compleanno del piccolo Arturo in modo da accontentare i familiari presenti nei primi posti del nostro “piano di famiglia”.
Il gioco in breve
Si tratta di un gioco di carte competitivo, per 2-5 giocatori, che dura 15-30 minuti, secondo quanto riportato dalla scatola, in modo sostanzialmente veritiero, direi. Per prima cosa ogni giocatore prende il mazzetto del suo colore con le sette carte che rappresentano ognuna un membro della strana famiglia: il licantropo Papà Lunatico, la vampiresca Mamma Vamp, il festeggiato Arturo, la strega Nonna Melma, il mummiesco Nonno Tut, il felino Mentegatto e la mostruosa governante Fräulein Stein. Ogni giocatore mischia le carte e le dispone coperte in una fila davanti a sé (le potrà guardare in ogni momento).
Al centro, da un lato, saranno poste la carta "Party" e quella "Pulizia" dove andranno ad accumularsi rispettivamente gli oggetti per la festa e quelli puliti dalla governante.
Si mischiano e dispongono in sei mazzi di dieci carte ognuno le carte "Festa", con il lato dei familiari verso l’alto. Queste carte riportano da un lato i familiari con gli oggetti che desiderano indicati sopra e l’oggetto rappresentato sul loro retro indicato sotto. Il retro, appunto, ha un oggetto rappresentato, con o senza ragnatele su di esso tra i dieci possibili (festoni, torta, caramelle, giocattoli, ecc. ecc.). Ogni familiare richiede uno o due oggetti (tranne la governante che cerca le ragnatele da pulire).
Infine, si mischieranno e pescheranno alcune (dipende dal numero di giocatori) delle diciotto carte "Preparativi" che si porranno scoperte vicino ai mazzetti fatti in precedenza.
Ogni mazzetto, dunque, riporta un familiare e rappresenta anche gli oggetti che questo vorrebbe prendere se disponibili. Mentre sul retro riporta uno degli oggetti della festa. Fa eccezione l’ottavo personaggio che è il fantasma Avo-Ivo che è un jolly usabile come qualsiasi altro familiare, ma che riporta anche lui un oggetto sul retro.
A turno tutti i giocatori si alternano svolgendo una delle due possibili azioni: attivare una carta "Festa" in cima ad uno dei sei mazzi, oppure prendere una carta "Preparativi".
Per attivare una carta "Festa" si fa così: se si sceglie un familiare si deve prendere una copia di ciascuno degli oggetti che esso desidera dal pool comune e si pone sotto la carta "Party". Se invece non ci sono tali oggetti si volta il familiare sul lato degli oggetti e si mette la carta nel pool comune. Uniche eccezioni sono il fantasma Avo-Ivo che, come jolly, può prendere oggetti come se fosse un qualsiasi altro familiare e la governante Fräulein Stein che invece di mettere carte sotto il mazzo "Party", se c’è anche un solo oggetto con una ragnatela nel pool, li prende tutti e li mette sotto la carta “Pulizia”, svuotando il pool.
In alternativa, si può prendere, per un massimo di tre volte in partita per ogni giocatore, una carta "Preparativi". Tali carte permettono di manipolare la propria riga con i familiari per cambiarne la disposizione. Oppure modificano il punteggio a fine partita in modi particolari per il giocatore che la prende.
La partita termina quando si svuota il terzo dei sei mazzetti di carte "Festa" e si calcola il punteggio. Come funziona tale punteggio per cui durante l’intera partita avremo cercato di accumulare i giusti oggetti sotto la carta “Party” o sotto quella della “Pulizia”? È presto detto: ogni familiare farà punti per alcuni oggetti presenti nel mazzo del “Party” mentre la sola Fraulen Stein farà un punto per ogni carta con le ragnatele presente nel mazzo "Pulizia". Il problema è che ogni giocatore farà punti solo con i primi tre familiari a sinistra della sua fila del "Piano di Famiglia" e farà, invece, punti negativi con l’ultimo familiare a destra (ragione per cui è fondamentale prendere al momento giusto le carte "Preparativi" in modo da modificare l’ordine del proprio piano familiare quando si vede che le cose stanno prendendo una brutta piega). Più "3", "2" e "1" punto bonus per chi farà più punti di tutti con il primo, il secondo ed il terzo familiare della sua fila.
Considerazioni
Da Mario Papini, autore di giochi tosti come Siena, De Vulgari Eloquentia e Lancillotto, solo per citarne alcuni, non ti aspetti un giochino di carte. E infatti alla fine questo Arturo: un compleanno da paura si rivela un titolo breve e relativamente semplice, ma con una profondità e un approccio strategico al tavolo che non è banale come si potrebbe pensare a prima vista. Il titolo obbliga i giocatori a continue scelte sofferte per cercare di manipolare la situazione al tavolo in modo da ottimizzare il proprio punteggio, senza però favorire troppo gli altri. Occorre sempre contare su chi sta prima e dopo di te per portare a casa i giusti oggetti o apparecchiarli per le mosse degli altri, sperando che facciano cose a te favorevoli. Occorre cercare di capire chi sono coloro che hanno gli stessi familiari "a punti" per cooperare senza però dimenticarsi di ostacolare gli altri o di evitare di fare punti negativi con l’ultimo membro del proprio "Piano di Famiglia". Se le cose stanno andando male è cruciale prendere la giusta carta "Preparativi" per cambiare la disposizione della propria fila di familiari, specie se chi fornirà punti negativi ne sta collezionando troppi! Ma tali carte sono uniche e se le prende un altro non ci saranno più per te. Inoltre, se ne possono prendere al massimo tre rinunciando a preziose mosse. Prese troppo presto potrebbero risultare dannose, ma aspettare a lungo per vedere cosa finisce nel mazzo del "Party" potrebbe farvele soffiare sotto il naso.
Alcuni personaggi sono più semplici e altri potranno uscire meno, ma ci sarà sempre la possibilità di portare avanti la propria strategia. Inoltre, soprattutto in 4-5 giocatori, è possibile bluffare per far credere ad altri che si hanno certe carte invece di altre ma il tempo e le mosse a disposizione sono poche per sprecarne troppe in depistaggi! Arturo non vuole essere un gioco complicato o lungo, e permette però di impegnarsi anche ai gamer più scafati, per una partita che dura poco, ma mantiene sempre alta la tensione al tavolo. É sempre divertente arrivare al punteggio finale pensando di aver giocato benissimo o maledicendo il familiare all’ultimo posto che ti avrà affossato con tanti punti negativi! Ho trovato il gioco teso, divertente, mai banale e bellissimo nelle splendide illustrazioni. L’ambientazione, per quanto pretestuosa, si sente un minimo e dona divertimento, risultando accattivante anche per giocatori occasionali. Una menzione all’ottima organizzazione dei fogli per il calcolo dei punti che rendono tale momento molto semplice, a fronte di un sistema non troppo immediato, grazie a una gestione tabellare che è l’uovo di colombo nella sua semplicità perfettamente funzionale.
Non siamo di fronte a un prodotto pensato per partite strategiche e profondissime, ma è un titolo che potrebbe ritagliarsi un posto d’onore per le occasioni in cui nei tempi di un filler si vuole fare una partita meno banale e semplice di quanto non ci si debba attendere dal classico riempitivo di fine serata.