Bitoku - Recensione

Gli spiriti della foresta per il designer di Sabika e Men-Nefer

Giochi collegati: 
Bitoku
Voto recensore:
7,8

Introduzione

Finalmente dopo tempo sono riuscita a rintavolare Bitoku e ho pensato: perché non approfittarne per scrivere una recensione? Quindi eccola qui!

Partiamo dalla prima domanda che vi starete chiedendo: cos'è Bitoku?
Bitoku è un gioco da tavolo di Germán P. Millán (Sabika, Men-Nefer) per 1-4 giocatori, edito in Italia dalla Devir, che fa parte della saga di Kemushi.
Bitoku trasporta i giocatori in un mondo spirituale ispirato alla mitologia giapponese, dove vestono i panni di spiriti della foresta in cerca di illuminazione. L'obiettivo è accumulare il maggior numero di punti virtù attraverso una combinazione di gestione risorse, piazzamento dadi e costruzione del proprio motore di gioco.

Come si gioca e meccaniche

Il gioco prevede una durata fissa di quattro round ed è un mix di piazzamento lavoratori con un lieve tocco di deck-building (lieve perché le carte che andranno a formare il nostro mazzo non saranno mai molte). Durante la partita, giocheremo carte per utilizzarne le abilità e attivare i dadi che saranno poi utilizzati come lavoratori. Vediamo di approfondire il tutto:
  • le carte: chiamate carte Yokai, ne vengono fornite inizialmente cinque a ciascun giocatore. Ogni turno ne peschiamo fino a quattro e dobbiamo scartarne una, poichè possiamo giocare al massimo tre carte ogni round. Queste ci permettono di ottenere bonus immediati, che vanno dall’ottenere risorse all’eseguire azioni extra.
  • dadi: sono i lavoratori e il vero motore del gioco. Per essere utilizzati, devono prima essere attivati, cosa che può avvenire in tre modi: giocando una carta Yokai, scartando un pellegrino che si ha a disposizione, o tramite bonus (come spiriti, libellule, carte bitoku, ecc.). Una volta attivati, i dadi possono essere piazzati sul tabellone per eseguire una delle azioni principali, ottenendo così: spiriti/libellule, punti movimento, risorse, cristalli e modificatori di dado (non preoccupatevi, spiegherò tutto a breve).

Durante il turno del giocatore, si può quindi svolgere una delle seguenti azioni: giocare una carta Yokai, attivare un dado, attraversare il fiume e passare. L’attivazione del dado, come già detto, ci permette di fare una delle azioni principali ma vediamo meglio questo punto. In Bitoku, ogni azione può essere svolta con forza variabile a seconda della faccia del dado. Ad esempio, con un dado sul "2" possiamo ottenere un solo punto movimento, mentre con un dado sul "6" possiamo ottenerne quattro. Inoltre, ogni volta che si attiva uno spazio azione, sarà possibile attivare un edificio costruito in quell’area. In questo modo, si otterranno ulteriori risorse/azioni, mentre il proprietario dell’edificio otterrà un piccolo bonus (solitamente punti vittoria). Vediamo brevemente cosa permettono di fare le varie azioni principali:

  • Punti movimento: possono essere utilizzati per far avanzare uno o più dei propri pellegrini sul sentiero della saggezza (parte superiore del tabellone), permettendo così ottenere punti vittoria e attivare le quattro porte presenti nel gioco. In alternativa, i punti movimento possono essere usati per spostare il proprio meeple lungo il tracciato formato dalle proprie carte Bitoku (ottenendo punti vittoria e/o bonus).
  • Libellule/Spiriti: sono spesso richiesti come requisiti per completare le carte missioni. Gli spiriti offrono bonus immediati, mentre con le libellule li otteniamo quando vengono collegate agli spiriti.
  • Costruire: consente di costruire edifici (fino a quattro tipi diversi) sulle aree dedicate del tabellone. Gli edifici offrono bonus immediati al momento della costruzione, solitamente avanzamenti del proprio meeple Kodama sul tracciato sottostante l’area. Inoltre, forniscono ulteriori bonus quando vengono attivati dai giocatori che usano quell’area: il proprietario guadagna punti vittoria e/o modificatori di dado.
  • Cristalli: possono essere di tre tipi:
    • viola: forniscono rendite;
    • rosa: offrono bonus quando si giocano carte Yokai alla loro sinistra;
    • gialli: consentono di ottenere punti vittoria in base al soddisfacimento di specifiche condizioni.
    Inoltre permettono di sbloccare nuovi pellegrini. Le azioni per ottenere cristalli condividono lo spazio con quelle di costruzione, chiamato Forgia.
  • Ottenere modificatori: sono importanti per aumentare o ridurre il valore dei dadi, migliorando così la forza delle azioni. Inoltre, il tracciato dei modificatori determina il giocatore che inizierà il round successivo: chi si trova più in alto diventa il primo giocatore.

Quasi dimenticavo la cosa più importante! Attenzione: gli spazi azione sono limitati. Se gli spazi sono tutti occupati, dovrete attendere che qualcuno attraversi il fiume per liberarlo. Inoltre, nella variante avanzata, si richiede l’uso di dadi con valori superiori a quelli già presenti nell’area.

  • Attraversare il fiume: quest’azione riduce di 1 il valore del dado ( o di 3 se il dado mostra un 6) e permette di ottenere nuovi elementi:
    • Carte Yokai o carte Bitoku: quest’ultime offrono punti vittoria a fine partita, agendo come una forma di set collection.
    • Azioni bonus: Si può scegliere tra avanzare sul tracciato sottostante un'azione principale, piazzare un pellegrino attivo sul Sentiero delle Pietre Iwakura (un tracciato strategico che funge da moltiplicatore di punti in base ai pellegrini e alle pietre assegnate), posizionare una pietra Iwakura, o pescare carte missione (tenendone una o scartandole entrambe per ottenere una risorsa a scelta).
      Attenzione: in ogni round è possibile ottenere un solo bonus per ciascuna area. Ad esempio, se un giocatore ha già preso una carta Bitoku, gli altri non potranno più ottenerne altre nella stessa area durante quel round.

Componenti

I componenti sono di ottima qualità, prevalentemente in legno e carta. Il gioco è molto colorato e questo risulta sia un pro che un contro. Pro, perché è molto bello da vedere intavolato. Contro, perché almeno al 90% delle persone risulterà difficile leggere il tabellone, che risulta troppo colorato. La situazione migliora dopo aver giocato un po’, ma una gamma di colori più sbiaditi rispetto alle aree di gioco sarebbe stata sicuramente utile. Il materiale all'interno della scatola è tanto, e per non rovinarla, l'acquisto di un organizer è praticamente obbligatorio.

Commenti personali

Bitoku continua a confermarsi uno dei miei giochi preferiti, soprattutto tra quelli pubblicati da Devir. Nonostante riesca a intavolarlo meno spesso di quanto vorrei, ogni partita è unesperienza coinvolgente che lascia sempre soddisfatti. Il setup, bisogna ammetterlo, è piuttosto lungo, e la spiegazione delle regole può richiedere un po’ di tempo, specialmente con nuovi giocatori al tavolo. Tuttavia, una volta iniziato, il gioco scorre abbastanza bene. Anche con qualche episodio di paralisi danalisi, siamo riusciti a concludere una partita in circa tre ore, un tempo ragionevole per un titolo di questa complessità.

Esperienza di gioco

  • Fluidità: una volta che i giocatori hanno preso confidenza con le regole, Bitoku scorre in modo piacevole. Le interazioni tra i vari elementi del gioco sono profonde, ma intuitive dopo qualche partita.
  • Curva di apprendimento: nelle prime partite, il gioco può risultare stretto, soprattutto per chi non riesce a trovare le giuste combo tra dadi e carte. Questo può portare a un senso di frustrazione iniziale, ma con il tempo diventa chiaro come ottimizzare ogni azione.
  • Paralisi d'analisi: in presenza di giocatori riflessivi, è possibile che si verifichi qualche rallentamento, dato lalto numero di opzioni disponibili. Tuttavia, la struttura del turno incoraggia una pianificazione anticipata.
  • Tematica: sebbene non sia particolarmente sentita, il gioco riesce comunque a trasportare i giocatori in un mondo affascinante grazie allartwork e allambientazione ispirata alla spiritualità giapponese.
  • Interazione tra giocatori: l’interazione tra giocatori è presente, ma è limitata, nel senso che al più ci si “fregano” edifici, libellule, spiriti, cristalli, carte, ecc. e si occupano spazi azione con dadi alti ma questo è fatto più per i propri interessi che per danneggiare volontariamente gli avversari.

Considerazioni finali

Bitoku è un gioco complesso ma gratificante, che richiede una certa dedizione per essere apprezzato appieno. Se dovessi identificare un limite, direi che il gioco può risultare stretto per i neofiti, ma questo aspetto diminuisce man mano che si familiarizza con le meccaniche.

Nel complesso, il titolo è stato apprezzato da tutti i giocatori al tavolo, e personalmente lo considero un ottimo gioco tra gli strategici moderni. Il mio voto è un 7.8, con un possibile margine di crescita o calo, da valutare dopo aver provato l'espansione Bitoku – Resutoran e aver approfondito le sue dinamiche avanzate del gioco.

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Commenti

Gioco che ho sempre apprezzato molto.... Nonostante le molte azioni il flusso di gioco è lineare.... Unici difetti un regolamento non perfetto (più che altro nella organizzazione delle informazioni) e il setup un po' lungo.

Bella recensione! Gran lavoro complimenti!

Concordo sul gioco, anche a me piace anche se non lo annovero tra i preferiti.

L organizer è un must e riduce quello che indubbiamente è un suo problema...molti pezzi che per intavolare e mettere via impieghi una mezza partita a TTA

Bella recensione per un buon gioco che fa del timeing un elemento chiave. Paga i sotto-giochi troppo scollegati e la sensazione da "insalata di punti". Due cose che infatti l'aautore ha sapientemente migliorato nel suo titolo successivo che reputo migliore per questo e per un'ambientazione più calata nelle meccaniche (Men-Nefer). Anche il colpo d'occhio, per quanto notevole, lascia un tantino spiazzati per l'eccesso di colori ed icone. Peccato, avrebbe meritato miglior fortuna.

pennuto77 scrive:

Bella recensione per un buon gioco che fa del timeing un elemento chiave. Paga i sotto-giochi troppo scollegati e la sensazione da "insalata di punti". Due cose che infatti l'aautore ha sapientemente migliorato nel suo titolo successivo che reputo migliore per questo e per un'ambientazione più calata nelle meccaniche (Men-Nefer). Anche il colpo d'occhio, per quanto notevole, lascia un tantino spiazzati per l'eccesso di colori ed icone. Peccato, avrebbe meritato miglior fortuna.

Ma tecnicamente il gioco ha avuto fortuna 🙂... Per esempio ha vinto premi e ricevuto molte candidature in altri.... Inoltre a livello di classifica di bgg si difende (in top 300.... Mica male)... E il fatto che abbiano fatto una espansione vuol dire che cmq ha venduto (se un gioco è un flop a livello commerciale non fai espansioni)... Perciò forse sarebbe più corretto dire ha avuto poco fortuna qui in tana.. perché altri divulgatori ludici italiani hanno espresso pareri positivi su di esso (miss meeple, teooh, su balena ludens e gsnt..)

pennuto77 scrive:

Bella recensione per un buon gioco che fa del timeing un elemento chiave. Paga i sotto-giochi troppo scollegati e la sensazione da "insalata di punti". Due cose che infatti l'aautore ha sapientemente migliorato nel suo titolo successivo che reputo migliore per questo e per un'ambientazione più calata nelle meccaniche (Men-Nefer). Anche il colpo d'occhio, per quanto notevole, lascia un tantino spiazzati per l'eccesso di colori ed icone. Peccato, avrebbe meritato miglior fortuna.

Grazie :) sicuramente la board di Men-Nefer è molto più leggibile. Li ho entrambi e continuano a piacermi tutti e due :D

giuliomeda scrive:

Bella recensione! Gran lavoro complimenti!

Concordo sul gioco, anche a me piace anche se non lo annovero tra i preferiti.

L organizer è un must e riduce quello che indubbiamente è un suo problema...molti pezzi che per intavolare e mettere via impieghi una mezza partita a TTA

  Grazie! :) Sì, dopo la prima partita, ho preso l'organizer alla velocità della luce se no era tragica come dici tu  

Neo Tokyo higurashi scrive:

Complimenti. Bella recensione.

Grazie mille :D

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