Bellissima recensione. Da amante della precedente versione spero di provare la nuova per fare anche io le mie considerazioni. Fondamentalmente lo vorrei provare per la questione nr.giocatori (di solito giochiamo in 2) quindi per consiglio dato!!Bravo cmq per l'articolo!!
In questo gestionale con piazzamento lavoratori per 2-5 giocatori, dalla durata indicativa di 60-90 minuti, siamo ideologicamente “dopo” il vecchio titolo: infatti, Caylus è ambientato nel 1289 e si costruiva il castello; in Cayus 1303 ci troviamo qualche anno dopo a fortificarlo, costruendo edifici e reclutando personaggi [NdR: chi volesse dare un’occhiata al titolo originale, trova due recensioni qui e qui].
Il gioco in breve
Sul tabellone c’è un percorso a “serpentone” dal basso verso l’alto costituito da caselle in cui posizionare gli edifici (tessere) man mano che vengono costruiti; i primi quattro li troviamo stampati.
Gli edifici sono tutti diversi e distinti in base al tipo di risorsa principale (legno, pietra e monumenti in oro), danno immediatamente punti vittoria per la loro costruzione e forniscono risorse, punti vittoria o lavoratori. Gli edifici sono fronte-retro, ma il lato di dietro serve solo per le residenze e a stabilire i favori ottenuti per la costruzione del castello (lo vediamo in seguito). Dopo la costruzione diventano proprietà del giocatore che li ha realizzati, ponendovi sopra una casetta del proprio colore: se vengono usati dagli avversari, il proprietario riceve un punto vittoria.
Sulla parte superiore del tabellone troviamo il sito in costruzione con tre tessere edificio e i personaggi scartati inizialmente: questi ultimi sono aiutanti che forniscono bonus in partita ed hanno abilità diverse, descritte nel regolamento.
Nel gioco non esistono monete: gli edifici si costruiscono pagando le risorse e le azioni si pagano con i lavoratori usati per prenotare l’azione; alcune richiedono il pagamento di una pedina aggiuntiva presa dalla propria riserva personale. I punti vittoria sono segnalini nascosti.
Fulcro del gioco è il movimento del prevosto, un pedone a cavallo che parte sempre dagli ultimi due edifici costruiti e determina le azioni che si potranno effettivamente svolgere: prima di risolvere le azioni il prevosto può essere mosso da ogni giocatore e tutte le azioni che si troveranno dopo di lui non si potranno svolgere, anche se erano state prenotate. Il movimento del prevosto è, quindi, fondamentale da un punto di vista tattico perché permette di togliere azioni agli avversari.
Il turno di gioco
Il turno si svolge in senso orario partendo dal primo giocatore ed è suddiviso in:
- piazzamento dei lavoratori - dopo aver ricevuto la rendita di inizio turno, ogni giocatore piazza un lavoratore su uno spazio azione; la pianificazione è importante perché nella fase successiva le azioni saranno risolte in ordine sequenziale;
- passare - quando un giocatore non può o non vuole più piazzare, passa e diventa primo giocatore; gli avversari da quel momento pagheranno un lavoratore in più per poter piazzare;
- movimento del prevosto - quando tutti hanno passato, ognuno può muovere il prevosto fino a tre spazi; come dicevo prima, è fondamentale perché mandandolo indietro si possono togliere azioni agli avversari: ad esempio, nella mia prima partita con Renberche ed ElBafo ho innestato una catena a ritroso al punto che in un turno nessuno ha fatto azioni(!);
- risoluzione delle azioni - in ordine, ognuno rimette il lavoratore nella riserva generale e fa l’azione scelta;
- sito in costruzione - è l’unico spazio azione non esclusivo: in ordine di piazzamento ogni giocatore dà uno o più tris di risorse diverse per ricevere cinque punti vittoria; chi ne ha venduti di più, o in caso di parità chi ha piazzato per primo, riceve un favore, cioè può utilizzare l’azione della tessera edificio relativa alla fase di gioco e reclutare uno dei personaggi ancora disponibili o rubare un personaggio di un altro giocatore; i tre edifici sono pescati a caso a inizio partita e vengono messi girati sul retro, come già accennato;
- costruzione delle residenze - il giocatore che si era posizionato sul relativo spazio azione sceglie quale edificio iniziale voltare sul retro e riceve i punti vittoria per la nuova costruzione: da quel momento l’edificio perde l’efficacia e diventa una residenza per il giocatore, cioè in fase di rendita fornirà un lavoratore in più;
- costruzione dei monumenti - ogni giocatore che possiede una residenza può trasformarla in un monumento, che generalmente non fornisce bonus, ma molti punti vittoria; siccome la scelta del monumento si effettua non in ordine di turno, ma seguendo l’ordine in cui sono costruite le residenze sul percorso, diventa strategica la loro posizione.
Per chi conosce l’originale, cos’è cambiato?
Del titolo originale sono rimasti l’idea del percorso, la costruzione del castello che fornisce punti vittoria e fa accedere ai favori, il ricevere un vantaggio in punti vittoria quando un avversario utilizza i nostri edifici e il movimento del prevosto.
Le differenze sono tante. Innanzitutto, sono stati eliminati i tracciati dei punti vittoria e dei favori e il doppio movimento balivo/prevosto.
Il gioco è diventato più snello, eliminando una risorsa (monete) e il balivo; anche l’introduzione della nuova fase per costruire residenze e monumenti velocizza la loro edificazione e, di conseguenza, il gioco.
Rispetto al precedente, trovo che il concetto di “coperta corta” non si avverta così tanto: non si sta in affanno per mancanza di denaro o risorse.
Prestampare l’edificio del favore con un costo (legno) lo rende accessibile subito a tutti e l’idea di far partire il prevosto sempre dagli ultimi due edifici rende più facile il loro utilizzo in partita.
Tirando le somme, la nuova versione è più tattica anziché strategica, la durata è più contenuta, ma nonostante tutti i cambiamenti resta forte l’impressione di giocare a Caylus.
Considerazioni
Il gioco mi è piaciuto molto, un’operazione di svecchiamento veramente ben riuscita che rende ancora più bello quello che già era un capolavoro.
Innanzitutto la variabilità e la rigiocabilità sono enormi, la molteplicità di edifici disponibili aumenta le possibilità. Questo durante le prime partite può lasciare un po’ spaesati, ma la grafica chiara e semplice rende facilmente intuibili le azioni possibili.
L’interazione è alta: tra spazi azione più “appetibili” e movimento del prevosto, non di rado la pianificazione può saltare.
I materiali sono ottimi: tabellone, segnalini e tessere in cartoncino resistente; risorse, casette e lavoratori in legno sagomato.
Il regolamento è esaustivo senza lasciare adito a dubbi e riporta la descrizione dei personaggi e degli edifici.
A mio parere, il gioco rispetto al titolo originale funziona meglio in due giocatori proprio perché le partite sono sempre diverse: nel primo Caylus due sfidanti che conoscessero bene il gioco potevano facilmente intuire la strategia avversaria; adesso, con l’aggiunta di elementi di variabilità e un aspetto più improntato sulla tattica, diventa meno prevedibile.
Consiglio il titolo a tutti giocatori amanti dei German, soprattutto a quelli che apprezzano l’interazione, e a chi non ha apprezzato l’originale per la grafica o il gameplay vecchio stampo. Lo sconsiglio a chi è un fan sfegatato dell’originale e non riuscirebbe a digerire modifiche importanti.