Ve lo avevamo già detto durante
i report da Essen: Cerberus è senza dubbio il titolo giusto da tirar fuori dopo uno dei molti pranzi e cene che ci si prospettano in questo periodo. Perché dura poco, ha una grafica accattivante, possono giocarlo assieme il nonno ed il nipotino e perché avrete la possibilità di gettare vostra suocera tra le fauci del famelico cane a tre teste.
Cerberus è un gioco per 3-7 giocatori dai 10 anni in su della Origames, la cui scatola riporta 45 minuti di durata che per esperienza personale si raggiungono solo se dopo la partita si gioca la rivincita, la bella e la bella della bella.
Il Gioco
In Cerberus ciascun giocatore impersona un'anima in fuga dagli inferi sulle cui tracce si è però messo Cerbero, il demoniaco cane a tre teste; collaborando si dovranno superare i pericoli del percorso facendo attenzione al pericolo più grande di tutti: i nostri compagni di sventura. Le barche ormeggiate sullo Stige non hanno posto per tutti e solo i primi potranno sperare di salvarsi, mentre chi verrà catturato per lenire la sua pena aiuterà Cerbero nella sua missione mettendo i bastoni tra le ruote ai superstiti in fuga.
Dopo aver assemblato il tabellone secondo il
livello di difficoltà preferito (ci sono più plance per aumentare la variabilità del percorso, ciascuna delle quali inserisce regole aggiuntive), ciascun giocatore piazza la propria pedina all’inizio del percorso, mentre la pedina di Cerbero viene posta immediatamente dietro di queste.
Al proprio turno ciascun giocatore gioca una carta dalla propria mano più una ed una sola carta azione aggiuntiva prima o dopo la carta del proprio mazzetto. Le carte giocate hanno svariati effetti, previo il pagamento di un costo, se necessario, che vanno dal far muovere il nostro meeple o quelli avversari, far aumentare o diminuire la rabbia di Cerbero o pescare carte azione extra.
La rabbia di Cerbero di cui sopra è il timer che stabilirà in che momento Cerbero partirà al nostro inseguimento; ogni azione che fa aumentare la sua rabbia fa muovere il dado di uno spazio sul tracciato o ne fa aumentare il valore. Quando il dado raggiunge l’ultimo spazio del tracciato, la pedina di Cerbero avanza di tante caselle pari al valore del dado, catturando le pedine che raggiunge.
I giocatori catturati diventano quindi dei traditori per il resto del gruppo, continuando a giocare con il dorso delle carte azione del proprio mazzo, facendo muovere non più la propria pedina ma quella di Cerbero.
Una volta che una pedina raggiunge l’ultima plancia del percorso, si rivela la barca delle tre presenti, che si trova in prima posizione, quella sarà l’unica barca utilizzabile per fuggire ed il numero di spazi liberi indica il numero esatto di superstiti che devono occuparla per fuggire. Si continua a giocare fino a quando la barca non può partire, decretando la vittoria dei superstiti, o fino a quando Cerbero non cattura tutti; in questo caso gli ultimi catturati hanno perso e i primi traditori sono i vincitori.
Considerazioni
Il gioco aveva già convinto durante la prova di Essen ed ha mantenuto le sue aspettative anche nelle partite domestiche. Il gioco ha dalla sua una
gran semplicità e gli effetti, seppur molti sulle carte azione extra - diverse se si sta giocando come fuggitivi o come traditori - sono resi molto chiari da una
buona simbologia e dall'esaustiva carta di riepilogo. La meccanica di finta collaborazione lascia la porta aperta a
grandi bastardate da parte dei giocatori che devono
essere però in grado di collaborare, sempre tenendo presente il proprio tornaconto fino a quando non si crede di poter scappare. Abbiamo notato che in una partita in molti giocatori se si resta troppo presto da soli contro tutti è molto difficile vincere, quindi il
timing con cui provare a chiudere la partita, dando in pasto a Cerbero gli altri giocatori, è fondamentale. Si devono provare a stringere alleanze che sono però assai flebili e facili alla rottura e soprattutto si deve fare molta attenzione a chi giocherà dopo di noi, perché potrebbe tirarci qualche tiro mancino contro cui non potremo difenderci.
La scalabilità è buona, per quanto abbiamo preferito giocarlo col range centrale di giocatori, in solo 3 persone il bello dell'esperienza di finta collaborazione e tradimento si perde un po' e in 7 si rischia di avere un downtime, seppur minimo, e di non avere molto controllo sulla propria partita. I materiali sono pregevoli, illustrazioni simpatiche, meeple sagomati molto carini e il Cerbero di legno fa la sua bella figura: abbiamo apprezzato particolarmente la particolarità di aver inserito nella scatola gli achievements tipici dei videogiochi: sui lati interni della scatola ci sono vari obiettivi da provare a raggiungere e da marcare con un adesivo una volta completati.
Cerberus secondo noi è un buon titolo da mettere sotto l'albero in previsione delle imminenti feste, purtroppo non si trova ancora in italiano, ma il gioco è indipendente dalla lingua (carta di riepilogo e nomi delle carte azione a parte).