Choco Challenge è un gioco per 3-5 giocatori della durata di circa 15 minuti a partita, ideato da Federico Latini ed edito in Italia da Dv Games.
Titolo di deck building e push your luck, vincitore del premio Gioco Inedito 2020 durante il progetto di Lucca Comics chiamato Lucca Changes; vediamo di cosa si tratta.
Grafica e materiali
All'interno della piccola scatola di Choco Challenge troviamo 110 carte, suddivise in alcuni mazzi da separare a inizio partita:
- 36 carte Ingrediente (21 farciture e 15 aromi);
- 20 carte Dolce;
- 13 carte Strumento da cioccolatiere, di tre tipologie diverse;
- 1 carta Primo Giocatore;
- 40 carte Base, divise in cinque set da otto carte, che formano la mano iniziale dei giocatori.
Le carte sono leggermente sottili e vista la tipologia del gioco, sarà quasi obbligatorio proteggerle con le bustine.
I disegni sulle carte non fanno gridare al miracolo, estremamente semplici, ma fanno il loro lavoro e sono comunque gradevoli da guardare.
Regolamento e flusso di gioco
Al centro del tavolo si piazzano scoperte le carte Dolce, suddivise per valore in punti, e gli Strumenti da cioccolatiere.
A questo punto si è già pronti ad iniziare.
Come nel più classico dei deck building, il primo giocatore inizierà a estrarre carte dal suo mazzo di pesca, le piazzerà davanti a se e deciderà quando fermarsi.
Nel momento in cui dovesse pescare due carte uguali, il suo turno terminerebbe; in caso contrario, se le carte fossero tutte diverse, potrebbe passare alla fase di acquisto.
La fase di acquisto è particolare: ogni carta vale una moneta e il numero di carte girate nel turno ti permette di acquistare una carta specifica.
Ovvero: se ho girato quattro carte potrò acquistare solamente l'ingrediente che si trova nella posizione numero quattro della fila di acquisto, non le precedenti nè le successive.
Solo se ho estratto sette o più carte differenti, potrò acquistare una e una sola carta in qualunque posizione dal mercato.
Le carte così comprate finiranno negli scarti che, però, verranno rimischiati nel mazzo all'inizio di ogni nostro turno.
Sarà possibile inoltre acquistare carte Dolce, che hanno un valore variabile da 4 a 9 e sono presenti nel gioco in quantità differenti (ad esempio, abbiamo cinque carte di valore quattro e una sola di valore nove).
Il costo delle carte è anche il valore in punti a fine partita e i Dolci non vanno mai mescolati nel mazzo, a differenza di ingredienti e aromi.
Ma a proposito di fine partita, quando termina il gioco?
La fine della partita viene attivata in due casi:
- se termina il mazzo ingredienti;
- se terminano tre mazzetti Dolce.
In entrambi i casi si termina il turno del giocatore attivo.
E gli Strumenti da Cioccolatiere? Molto semplicemente servono ad evitare di "sballare". Quando peschi un doppione, puoi scartare uno Strumento per scartare anche la carta che ti farebbe concludere il turno.
Una minima differenza rispetto ad altri giochi del genere è che il turno del giocatore attivo influenza anche gli altri partecipanti al tavolo.
Dopo che si è effettuato un acquisto e finito il turno, si confronta il numero di carte estratte con quelle di tutti gli altri giocatori: coloro che abbiano estratto, nel loro precedente turno, più carte del giocatore attivo, potranno pescare la prima carta coperta del mazzo ingredienti.
Viceversa, se ne avessero estratte meno, potrebbero prendere uno Strumento da Cioccolatiere.
Al termine della partita chi ha più monete (ovvero punti) disegnate sulle carte in suo possesso è il vincitore.
Considerazioni
Il gioco è estremamente semplice e lineare, divertente da giocare ma, forse, un po' poco longevo.Si tratta comunque di un titolo che, seppur con i suoi limiti, risulta innovativo in alcuni aspetti e che ben si presta a un fine serata o per attirare al tavolo qualche neofita.
L'idea che tira in ballo i giocatori durante il turno degli altri è buona e realizzata discretamente bene, oltre a far sì che il gioco si differenzi dalla miriade di titoli di questa tipologia.
Di contro, però, questo porta il giocatore attivo a voler sempre estrarre più carte possibili, perchè è decisamente più conveniente rischiare di sballare piuttosto che concedere agli avversari di pescare carte, che sono pur sempre punti in più a fine partita, a prescindere dall'effettiva utilità della carta che pescheranno.
Un'altra chicca del gioco è che il dorso delle carte ha due colori diversi e ci permette di capire se quello che sta per essere scoperto o pescato al buio sia un ingrediente o un aroma, in maniera tale che potremo regolarci sulla mossa da fare, rendendo così il gioco un po' più vario, tattico e interessante, evitando di lasciarlo completamente in balia della sorte.
Conclusioni
Come detto è un ottimo introduttivo e un buon riempitivo di inizio o fine serata che, magari solo due o tre volte l'anno, il suo compitino lo svolge in maniera egregia.
Non è sicuramente un titolo per esperti, anzi, è probabilmente meno che un family, ma mi sento di consigliarne l'acquisto, visto anche il costo esiguo, sia a chi ama le due meccaniche contenute all'interno del gioco sia a chi ama la tematica che, è vero, non si sente in maniera particolare, ma che i disegni, seppur semplici, richiamano in maniera ottimale.
E ora scusatemi, ma mi è venuta voglia di mangiare un dolce al cioccolato!