Confermo! Gioco divertentissimo anche per i grandi! Ho fatto parecchie partite , sempre in due giocatori. I piccini impareranno a fare i loro calcoli, pur di vincere.... infatti ogni mossa va soppesata anche in funzione agli avversari, e alle nostre successive....
In Tortuga Gourmet, titolo per 2-5 giocatori dalla durata contenuta (20-45 minuti), siamo pirati che scorrazzano per i Sette Mari alla ricerca del tesoro più grande: gli ingredienti migliori per soddisfare il palato dei capitani più esigenti.
Se come cuochi non soddisferemo le richieste… Beh, sappiamo tutti come andrà a finire, no? Arghhh!
Il gioco in breve
Scopo del gioco è fare punti combinando gli ingredienti giusti per preparare deliziose pietanze alla ciurma.
Per prima cosa si mescola il mazzo delle carte ingrediente e con esse si costruisce un’area di gioco circolare, composta da dodici isole (12 mazzetti con 7 carte ognuno), posizionati come i numeri di un orologio.
Ogni giocatore riceve due carte ricetta fronte-retro: sul davanti ci sono le ricette del valore di 3 e 6 punti e l’elenco degli ingredienti necessari a completarle; sul retro i tris di ingredienti che valgono 2 punti e le carte spaiate che, invece, ne fanno perdere uno. Ebbene, sì: se gli serviamo un ingrediente solo, la ciurma non sarà per niente contenta e ne farà cibo per pesci!
La meccanica è semplice ed immediata: a turno ognuno gioca una carta da mano e naviga tra le isole, cioè muove la propria carta in senso orario o anti-orario del numero di passi indicato (cioè, la mette di fianco all’isola scelta sul bordo esterno); poi la carta giocata va coperta nella dispensa (mazzo degli scarti). È sempre possibile consultare la dispensa e vedere che ingredienti contiene, ma personalmente preferisco la variante “Pirati smemorati”, in cui ricordare cosa si è preso.
Quando attracca su un’isola, il giocatore prende la carta ingrediente visibile (in cima al mazzetto) e la aggiunge alla propria mano. Gli ingredienti sono particolari: grog, alga, cosciotto, pesce ed un frutto non ben identificato (ancora non ho capito cosa sia…); a essi si aggiungono l’ingrediente segreto (jolly), il doblone (che vale un punto), e le isole solitarie ed affollate, che permettono di andare dove si vuole.
Si continua così finché non si esauriscono uno o due mazzetti, in base al numero di giocatori. È possibile utilizzare la variante “Pressure test” (Bastianich docet!) ed allungare la partita, aumentando il numero di mazzetti da terminare.
A quel punto, ogni giocatore rivela le proprie carte ricetta e prepara le pietanze, cioè raggruppa gli ingredienti per comporre le ricette. Tutti i tris avanzati diventeranno le “Polpettine Henry Morgan”, del valore di 2 punti; tutti gli ingredienti spaiati, verranno gettati ai pesci e ognuno porterà un malus di -1 punto.
Chi ha più punti, come sempre vince.
Considerazioni
Benché sia pensato per bambini, si è rivelato divertente anche per gli adulti ed è un buon filler fine-serata, anche grazie al formato tascabile, comodo e maneggevole.
Le carte sono di buona qualità ed hanno disegni chiari e funzionali. Sulle carte ricetta troviamo nomi pirateschi sfiziosi, che fanno il verso a vere ricette: dagli “Involtini Prima-vela” ai “Bucanieri all’Amatriciana” per finire all’”Ahrrosto al Grog”!
Il regolamento è compatto e di facile lettura.