Cronberg

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La cosa particolare di questo gioco è che, allo scopo di farsi conoscere, l’editore lo ha dapprima messo a disposizione in Rete all’indirizzo www.kronberger-spiele.de sotto forma di file pdf e, solo successivamente, lo ha anche commercializzato in scatola, per di più in due diverse versioni: quella medievale (Cronberg appunto) e quella tropicale chiamata Bonobo Beach (ma il gioco è esattamente lo stesso). Come se non bastasse sul sito trovate anche una versione per PC, anch’essa gratuita (9 Mb di file circa)!

Il tabellone raffigura una città medievale, con le mura perimetrali di forma esagonale e che fungono anche da segnapunti. La superficie cittadina, invece, è “tagliata” da una rete di stradine che hanno l’effetto di creare un certo numero di caselle di forma triangolare. Buona parte di esse raffigurano un Parco segnato con un “x2”, mentre le altre riportano il simbolo di un Moschettiere o uno Stemma Araldico.

Il cuore del gioco sono le 28 tessere, di forma romboidale e che, posate sul tabellone, coprono esattamente due caselle. Ogni tessera riporta, in corrispondenza dei quattro angoli interni, dei valori numerici come ad esempio 4/8/4/8 oppure -3/-6/-3/-6. Queste tessere vengono mischiate assieme ed impilate accanto al tabellone. Ogni giocatore deve munirsi di 5 segnalini colorati: uno da usare come segnapunti, gli altri quattro da utilizzare durante la partita.

Al proprio turno il giocatore deve effettuare un’azione scegliendo fra: pescare la prima tessera della pila e posarla sul tabellone oppure mettere in gioco una delle sue pedine. In questo secondo caso il piazzamento è valido se, adiacente alla pedina, c’è almeno una casella triangolare libera. Unica eccezione: se una delle caselle è un Moschettiere che non può essere coperto da una tessera, allora il piazzamento non è concesso.

Se, dopo il piazzamento di una nuova tessera, un segnalino si trova completamente chiuso da tessere, la sua posizione viene valutata semplicemente facendo la somma algebrica dei valori ad esso adiacenti. Il giocatore segna il punteggio e ritira il segnalino così da poterlo riutilizzare. Può capitare che non tutte le caselle adiacenti siano state coperte, ma allo stesso tempo non sia possibile piazzarvi sopra altre tessere. In questo caso il segnalino rimane sul tabellone fino a fine partita a meno che non sia rimasto scoperto un simbolo Moschettiere che lo fa ritornare al proprietario, ma senza fare punti.

La partita termina quando nessun giocatore può effettuare una mossa valida. I segnalini rimasti sul tabellone vengono valutati tendendo conto che gli Stemmi Araldici scoperti trasformano in positivi i valori numerici negativi e i Parchi raddoppiano il risultato della somma (positiva o negativa che sia). Dopo aver aggiornato il segnapunti vince il totale più alto.
Pro:
Il pregio maggiore è sicuramente quello che si può provare il gioco, ad un livello graficamente valido, prima di decidere se acquistare la versione commerciale o meno. Per il resto si tratta di un onesto giochino di piazzamento che può interessare chi fosse alla ricerca di un prodotto molto semplice e di breve durata e dove la fortuna ha un certo sopravvento sulla tattica.
Contro:
Il meccanismo di base è già visto ad esempio in Isis & Osiris o, prima ancora, in Auf Heller und Pfennig/Kingdoms di Reiner Knizia. Quest’ultimo, tuttavia, risulta superiore dal punto di vista tattico e, svolgendosi su tre manche, risulta anche un po’ meno dipendente dalla fortuna. Il mio consiglio è: stampate su normalissima carta in b/n e a bassa risoluzione e fate una decina di partite di prova. Solo a quel punto decidete se acquistare la scatola, realizzare la versione a colori o nessuna delle due cose.
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