Questo gioco mi ha sempre incuriosito, peccato non ci sia una versione italiana....... ho paura che non riuscire ad apprezzarlo. Sopprattutto per il mi gruppo...
Il titolo espande con diverse novità il gioco base discostandosi nettamente da Battlestar Galactica da cui traeva ispirazione, ma mantenendo sempre i tempi di gioco sotto le due ore. Vediamo se le tante novità riescono nell’intento.
Ambientazione
Ora, però, a complicare la vita dei poveri umani presenti, c’è anche la Corporazione - la quale, avendo subodorato i remunerativi utilizzi dell’agente patogeno alieno, lavora nell’ombra per portarne indietro un campione, vivo o morto.
Materiali
I materiali sono in linea con quelli del gioco base ovviamente: e quindi spartani, rudi ed essenziali - come un avamposto spaziale deve essere, d’altra parte. In particolare abbiamo due nuovi mazzi task per partite con giocatori dispari (tre, cinque, sette) e pari (quattro, sei); due nuovi personaggi con i relativi schermi; nuovi eventi; una plancia evacuazione ed una plancetta voto per l’evacuazione; tre dadi gialli della Corporazione; nuove carte status; carte e segnalini minaccia e una serie di altri segnalini. Insomma, parecchie cosette nuove; ma la qualità rimane poco superiore alla sufficienza.
Regolamento
Chiaro e ben fatto, sebbene unito con il gioco base presenti davvero un nutrito numero di regole e cose da spiegare.
Il gioco
Trattandosi di un’espansione non mi soffermerò sul gioco base: do per scontato che chi sta leggendo conosca già Dark Moon senza espansione. Vediamo invece le numerose novità aggiunte con Shadow Corporation.
Innanzi tutto, prima di ogni missione (task), il giocatore di turno deve tirare dietro il proprio schermo due dadi gialli (i cui valori vanno da zero a meno tre) e mostrarne uno. Tali dadi rappresentano l’interferenza della Corporazione e in ben cinque casi su sei andranno a modificare in peggio la difficoltà della missione.
Inoltre ora sarà possibile indire una votazione per amputare un giocatore. Come per le altre votazioni del gioco, si vota con i dadi e, in caso di maggioranza positiva, il giocatore amputato perde definitivamente un dado (arto).
L’ultima aggiunta non opzionale dell’espansione è la più importante, ed è la nave per l’evacuazione. Si tratta di una nave che permette ai giocatori di imbarcarsi e fuggire dalla base. Per salire sulla nave e farla partire è necessario votare per ogni persona da autorizzare e, infine, anche per la partenza. Si tratta di una fuga non obbligatoria che può anche essere inibita da una task inserita nel mazzo dopo che si è arrivati all’evento finale. Se però i giocatori dovessero far in modo di riempire la nave e farla partire, il gioco finirebbe subito con la vittoria degli Infetti (in caso ve ne sia almeno uno a bordo), o degli umani in caso contrario.
Il primo è quello delle minacce della Corporazione. Si tratta di un’ulteriore carta segreta assegnata ad inizio partita in cui è descritto uno tra quattro possibili compiti che il giocatore dovrebbe svolgere prima della fine del gioco. Sono compiti disfunzionali alla fine del gioco per la fazione umana e che attirano inevitabilmente i sospetti su chi li porta a termine. Tuttavia, se il gioco dovesse terminare con la risoluzione dell’ultimo evento, la fazione degli umani non vince nel caso in cui tali compiti non siano stati correttamente svolti da tutti i giocatori che ne fanno parte.
Gli Infetti invece non devono necessariamente compiere quanto indicato nella loro carta e possono anche fare uno degli altri compiti solo per generare confusione, poiché essi sono numericamente prestabiliti e, nel caso che se ne siano fatti più di quanti ce ne sono in gioco, il sospetto cade inevitabilmente su tutti quelli che hanno intrapreso un compito in eccesso.
Il secondo modulo opzionale è quello dell’uomo della Corporazione. Si tratta senza dubbio dell’aggiunta più impattante e complessa, ma anche della più bella. Infatti, tra le carte ruolo date ad inizio partita, si aggiungerà quella rappresentante l’uomo della Corporazione. Chi ricevere tale carta deve giocare in modo completamente diverso e può vincere da solo e in due modi specifici. La Corporazione, infatti, vuole impossessarsi del nuovo agente patogeno e per farlo necessità di una delle seguenti condizioni finali: o la presenza di un infetto a bordo della nave di evacuazione partita (condizione di vittoria degli Infetti in assenza dell’uomo della Corporazione) o, in caso di risoluzione da parte degli umani dell’evento finale, se uno degli infetti ha subito un’amputazione (in quanto anche così la Corporazione avrà un campione da analizzare). In entrambi i casi non saranno né gli uomini né gli infetti a vincere, bensì solo l’uomo della Corporazione.
Scalabilità
Come per il gioco base, anche questa espansione scala molto bene da tre a sette giocatori. Tuttavia, la probabilità che sia in gioco l’uomo della Corporazione varia al variare del numero di giocatori (è del 25% in tre giocatori, del 35% in quattro o cinque giocatori e del 50% in sei o sette). Per il resto trovo sia un titolo che dà il suo meglio in tanti, basando gran parte del suo fascino sulle meccaniche di sospetto e accuse reciproche.
Rigiocabilità
I moduli aggiuntivi, compresi i due opzionali, aumentano di molto la variabilità del gioco e la sua longevità. La nuova modalità di fine partita con la nave di evacuazione e l’uomo della Corporazione aggiungono tante possibili situazioni.
Originalità
Il gioco base prendeva alcune meccaniche dal predecessore Battlestar Galactica (inizialmente era nato come la sua "versione rapida"), ma già di suo comunque se ne discostava per tante meccaniche particolari. Con questa espansione la distanza diventa davvero tale da farne un gioco a sé e da restituire un’esperienza unica e appagante.
Interazione
Alta. Ora è possibile amputare e votare per evacuare un personaggio, oltre che mandarlo in quarantena. I dadi della Compagnia da lanciare ad inizio task aggiungono una nuova possibilità di bluffare e manipolare la riuscita delle missioni.
Profondità
Ora le possibilità sono di più, così come maggiore è l’imponderabilità di quello che può accadere. I giocatori alle prime partite saranno frastornati dalle possibili implicazioni delle azioni altrui, sempre che invece non si tratti solo di lanci di dado sfortunati. Non è un gioco strategico: le doti da mettere in campo sono prevalentemente tattica e bluff. D’altra parte le due cose appena citate sono necessarie in dosi massicce, ed è questo che è richiesto da questa tipologia di giochi.
Pregi e difetti
Il gioco implementa benissimo nuove meccaniche in quello che già di base era uno dei migliori titoli di bluff e ruoli segreti in circolazione. Le aggiunte si integrano benissimo sia per ambientazione che per fluidità di gioco: tutto fila liscio e la paranoia sarà ancora maggiore. La possibile presenza dell’uomo della Corporazione è una spina nel fianco di entrambe le fazioni, le quali si potrebbero ritrovare ad aver perso proprio quando pensavano di aver portato a casa la partita.
Conclusioni
Premesso che io era già un grande fan del gioco base, questa versione espansa di Dark Moon è davvero un titolo splendido. Si tratta di un gioco che non mancherà di divertire e far rosicare ad ogni partita.
Le possibili situazioni sono aumentate esponenzialmente rispetto a prima ed anche il solo sospetto della presenza dell’uomo della Corporazione: anche qual ora non sia realmente in partita, la sua minaccia è sufficiente ad alimentare paranoia e sospetto.
Ora le condizioni di vittoria sono numerose ed offrono molteplici strategie perseguibili da ogni giocatore. Più di una volta vi capiterà di essere certi della vittoria e invece ve la vedrete soffiare da sotto il naso da un giocatore insospettabile o giudicato erroneamente. Gli umani hanno vita più difficile; ma non perché per gli infetti sia stato aggiunto qualche aiuto, bensì semplicemente perché ora potrebbe esserci una terza fazione che vince da sola, a scapito di tutti gli altri.
Le amputazioni, l’evacuazione, le minacce segrete ed i nuovi eventi e task danno ulteriore pepe e variabilità ad un gioco già interessante e teso. Con la giusta compagnia sono sicuro che questo titolo entrerà prepotentemente nella lista dei preferiti, purché gli si dedichi qualche partita per sviscerarne a fondo tutte le numerose sfaccettature.
In definitiva se amate il genere e se avete apprezzato il gioco base, questo Dark Moon Shadow Corporation non potrà deludervi.