Don Quixote

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Premessa
In questo gioco i partecipanti si sfidano nella costruzione del proprio principato.
All’inizio della partita scelgono un colore ed ottengono tutti i tasselli territorio del colore scelto, la plancia, che rappresenta il loro principato, ed un segnalino per tenere traccia dei punti vittoria accumulati nel corso della partita.
Ogni giocatore dispone in partenza di due castelli, identificati come il castello da 4 e quello da 6 punti, la cui disposizione è determinata casualmente all’inizio del gioco e uguale per tutti i giocatori.
La preparazione della prima fase di gioco prevede inoltre la selezione di 9 tessere territorio, che vanno scelte in maniera casuale tra quelle a disposizione nel proprio colore e poi disposte di fronte ad ogni giocatore, a faccia in su.
Esiste poi un mazzo di carte locazione che viene mescolato e messo al centro del tavolo. Questo mazzo è il motore del gioco, come vedremo più avanti.

Il Gioco
Ogni partita è suddivisa in tre round di gioco, durante i quali i giocatori dovranno piazzare, una ad una, le tessere scoperte sul proprio tabellone secondo l’ordine indicato dalla carta pescata dal mazzo. Ogni carta infatti contiene le “coordinate” che obbligano i giocatori ad utilizzare una delle proprie tessere esattamente nella locazione indicata.
In questo modo la costruzione del principato procede di pari passo per tutti i giocatori.
Dopo il primo round, in cui si pescano 9 carte e si piazzano 9 tasselli territorio, si procede con il secondo, che ne prevede 7, ed infine con il terzo round, che ne prevede 5, ma che obbliga a tenere l’ultimo tassello da parte, per giocarlo sull’ultimo spazio disponibile.

Alla fine di ogni round di gioco si attribuiscono i punteggi parziali, in base al conseguimento di alcuni obiettivi. Vince la partita il giocatore che, al termine dei tre round, avrà ottenuto il maggior numero di punti vittoria.
Obiettivo del gioco è quello di ottimizzare la disposizione dei tasselli all’interno del proprio principato, riuscendo così ad ottenere un buon punteggio in ognuna delle tre fasi.
Ma cosa c’è di preciso su questi tasselli? Sui tasselli sono presenti delle strade, con tanto di incroci e deviazioni, è quindi consigliabile cercare di creare dei percorsi contigui, ma rimane possibile il piazzamento di una tessera che interrompe una strada. Altri elementi presenti sui tasselli sono i cavalieri (il cui potere è indicato su uno scudo), i mulini e le chiese. Il gioco prevede che i giocatori cerchino di collegare fra loro i vari elementi tramite strade per ottenere punti.

Specificatamente alla fine di ogni round gli elementi che fanno guadagnare punti sono:
-I cavalieri collegati direttamente al castello
-I mulini e le chiese collegati tra loro
-I cavalieri a difesa del regno (ovvero le tessere contenenti un cavaliere collocato su uno dei bordi esterni della mappa)
Infine, solo al termine del terzo e ultimo round, viene assegnato ad un singolo giocatore un punteggio bonus speciale, determinato dall’esercito più grande, ovvero dal valore del gruppo più grande di cavalieri disposti su una strada contigua.

Considerazioni
Il gioco purtroppo manca di profondità e non permette una strategia a lungo termine. Ci si ritrova spesso a compiere scelte obbligate, dove ad essere determinante è la carta pescata al momento giusto. Alta, quindi, l'incidenza aleatoria.
Segnalo comunque la totale assenza di dipendenza linguistica ed una perfetta scalabilità da 2 a 4 giocatori.
Un basso livello di interazione e la struttura semplice ed intuitiva delle dinamiche di gioco, lo rendono perfetto per i nuovi giocatori o per chi ha voglia di un filler rilassante.

Conclusioni
Don Quixote non ha niente a che vedere con il nobile Hidalgo Spagnolo, ma ha in comune qualcosa con l’eroe nato dalla penna di Cervantes. Il cavaliere della Mancia era un uomo comune, dall’animo semplice, che aspirava ad essere un eroe, ma in vita sua non c’è mai riuscito.
Don Quixote è un gioco semplice e forse un po’ banalotto che aspira ad essere un classico e probabilmente mai lo diventerà.
Ma noi ci auguriamo che proprio grazie alla sua semplicità possa accendere nei cuori dei tanti Sancho Panza la passione per cose più grandi.

Pro:
Semplice e facile da spiegare.
Grafica accattivante.
Contro:
Bassa longevità.
Nessuna interazione.
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