Bentornato e bella recensione
Eccoci qua a parlare di questa novità di Play 2019 portata in italiano da Playagame Edizioni. Un gioco fino a 4 giocatori destinato ad un pubblico familiare o di giocatori occasionali, con una durata contenuta, entro l’ora. Nonostante la semplicità del titolo non bisogna sottovalutare le sfide tattiche che ogni turno presenta.
Una rapida panoramica
Una partita si articola in quattro turni.
All’inizio di ciascuno di questi, ogni giocatore, segretamente, sceglierà una carta obiettivo fra le tre a sua disposizione.
Il turno si svolge poi in senso orario ed ogni giocatore potrà effettuare una delle due azioni possibili:- Esplorare – si sceglie una tessera Terra fra quelle disponibili e la si aggiunge alle due già in mano, poi si posiziona una di quelle in mano al centro del tavolo facendo combaciare i disegni. Facoltativamente è possibile spendere uno dei propri quattro segnalini per sostituire una risorsa stampata su una tessera qualsiasi, oppure per aggiungere un porto.
- Attraccare – si prende la tessera Nave del proprio colore e la si posiziona sul tavolo, facendo finire immediatamente il turno. Questa azione è disponibile solo dopo che i giocatori hanno posizionato almeno sei tessere terra con l’azione Esplorare.
Al termine di ogni turno si passa al conteggio dei punti. Si scopre la propria carta obiettivo che riporta sulla sinistra i requisiti che deve avere l’isola e a destra la modalità di calcolo del punteggio. A partire dal giocatore che ha effettuato l’azione Attraccare si potranno mettere le proprie casette sulle isole che soddisfano i requisiti e incamerare i conseguenti punti vittoria. Su ogni isola non può esserci più di una casetta per colore, quindi ogni giocatore può sfruttare ogni isola una volta soltanto a partita.
Dopo aver calcolato i punteggi, vengono ridistribuite le carte obiettivo tra cui scegliere e si riparte per un nuovo turno. Al termine del quarto turno vengono sommati ai punti già accumulati quelli della propria nave, che farà guadagnare un punto per ogni porto presente nelle otto tessere che la circondano. Vince chi ha più punti vittoria.
Considerazioni
Il gioco si presenta con una grafica molto accattivante che attira lo sguardo e fa soffermare anche il passante. I disegni sono veramente ben fatti e la simbologia utilizzata è ben nitida, visibile anche se nell’ambiente c’è poca luce. Non è da meno la cura nei dettagli ed neii materiali: il cartone delle tessere è bello spesso, le carte sono telate e di buona qualità, le casette hanno forme diverse in base ai colori per venire incontro alle esigente dei daltonici, tutti gli elementi di gioco sono funzionali allo scopo. Il titolo presenta al suo interno anche una piccola caccia al tesoro per sbloccare elementi extra, ma su questo non vi dico di più!!!
Il titolo funziona bene con qualsiasi numero di giocatori da due a quattro. È presente anche una versione in solitario che ci vedrà contrapposti ad un giocatore virtuale ,“Alexis”, l’ideatore del gioco, le cui mosse saranno guidate da un particolare mazzo che ne determinerà anche gli obiettivi e le modalità di calcolo dei punteggi.
Sicuramente il gioco è pervaso da una forte alea, data dalle tessere disponibili e dalle tre carte tra cui scegliere il proprio obiettivo. L’autore ha mitigato tale casualità aggiungendo sempre la possibilità di scegliere tra tre opzioni differenti, ma se la dea bendata non ci è propizia potrebbero capitare dei turni in cui non si riesce a fare gran che. Il grosso della sfida è nel saper fare ogni turno una buona programmazione tattica valutando bene le isole già sfruttate, che non sono più disponibili, e quelle ancora in formazione che presentano già delle buone aderenze con gli obiettivi tra cui dobbiamo scegliere. Infine, la scelta dell’azione Attraccare sarà decisiva per stabilire quando finisce ogni singolo turno, così da passare al conteggio dei punti.
Considerando la casualità delle carte obiettivo, la possibilità di usare la modalità avanzata e la variabilità con cui si vengono a formare i vari isolotti, ritengo che la rigiocabilità sia molto alta senza che subentri la noia. Come scritto in apertura, mi sento assolutamente di consigliare il titolo ad una famiglia o a dei giocatori non abituali. In alternativa, lo vedo bene nella collezione di un giocatore incallito per usarlo come introduttivo per nuovi amici, al posto per esempio di Carcassonne (che ha la meccanica del contadino che resta indigesta a molti primi giocatori).
Ecco così spiegato il motivo di un voto tanto alto ad un gioco che non è un capolavoro assoluto, ma che centra a pieno il suo obiettivo di posizionarsi in una fascia medio-bassa, con il grande pregio di poter essere utilizzato per avvicinare nuovi giocatori al tavolo con le sue grafiche azzeccate e le sue meccaniche semplici, ma non banali.