Fantastic Gymnastics, ovvero di come sei sia la media di quattro e otto

Signor_Darcy

Il racconto di come un accrocchio di plastica con due tasti ha tenuto incollate decine di goblin.

Giochi collegati: 
Fantastic Gymnastics
Voto recensore:
6,0

"Butterò questo mio enorme cuore
tra le stelle un giorno.
Giuro che lo farò.
E oltre l'azzurro della tenda
nell'azzurro io volerò."

Francesco De Gregori, La donna cannone

 

L’Europa ha un cuore di cioccolato che si chiama Svizzera.

Il gioco in tutto il suo... splendore
La Svizzera ha un cuore di cioccolato che sapete come si chiama e che fa quelle palle di cioccolato col cuore morbido che parla quattro lingue.

L’Italia, invece, ha un cuore di cazzeggio che si chiama provincia di Cuneo e la provincia di Cuneo ha un cuore di cazzeggio che si chiama Dimensione Arcana – TdG Moretta.

Lì narra la leggenda che vi sia gente che passa le ore a lanciare salmoni e mangiare taco felici – gente che, per intenderci, considera Fantascatti un cinghiale. Il loro gran visir è, ovviamente, nostro signore delle Parade e proprio lui, un paio di tinte ai capelli fa, mi ha inviato a spese sue un pacco per una recensione: e chi sono io per dire di no a Shadows_Son?

Il gioco

(mi tocca)

In attesa di "Fantastics Orthopedics"
Proposto dalla Hasbro – e chi se no? – nel 2016, media voto bigigì 5,5, autore sconosciuto per pietà o paura (non è dato saperlo), rigorosamente Made in China, Fantastic Gymnastics si basa sulla meccanica di destrezza e io non ci credo che sto prendendo questa recensione seriamente.

Una volta montato il tabernacolo di plasticaccia, inserite le pile – capito Sandrino a cosa è servita la tua invenzione? – e fissata con lo sputo la pedana di atterraggio, siamo pronti per bestemmiare.

Scopo del gioco è quello di far roteare il ginnasta dandogli il ritmo col bottone giallo e poi, mentre questo vortica a tempo con la tua sacca scrotale, demolire quello rosso per farlo staccare dalla sbarra e possibilmente atterrare in piedi. Il regolamento consiglia di esibirsi due minuti a giocatore e vedere chi totalizza più punti, ma nulla vi vieta di giocare sul piano del lavandino e vedere chi riesce a centrare il cesso.

Fate vobis, insomma.

Una roba che nemmeno al Roland Garros
Degno di nota il retro del regolamento (esatto: è un foglio unico), che propone un tabellone a eliminazione diretta partendo dai quarti di finale. Immagino che otto siano le copie vendute nel mondo.

Componenti

(no, non è vero: ma il caporedattore vuole che tutte le recensioni siano organizzate con criterio)

La faccio breve: arrivo a Play col gioco sul fondo del borsone. Punti totalizzati in tutte le prove per la recensione: zero. Riconsegno il gioco a belli-capelli una volta entrati in hotel il giovedì sera, stanco per il montaggio dell’area Goblin, sudato e con l’alito allegro di chi per cena si è concesso una bruschetta olio e aglio, mentre aspettiamo che la nostra camera sia pronta. Lui lo prende, lo monta tutto contento, mi dice che non si ricorda bene come si fa, comincia a menare quel bottone giallo sempre più veloce, ma sempre a tempo – e chi cazzo sei, Portnoy? – e poi massacra quello rosso con un tempismo che nemmeno Mikaela Shiffrin quando affronta una tripla... e niente, cento punti così, irridendo tutto e tutti, pure col rotacismo.

Trento chiama...
Poi quelli di Trento ci vedono.

È la fine.

Tattica, strategia e altre cose che qui non troverete

Passano i tre giorni di fiera, passano i duemiladuecentocinquantuno giochi prestati, passa la meravigliosa fatica del Prestito e, mentre agli ordini del dinamico duo di Lodi i più volenterosi smontano tutto, al tavolo dove quelli del Visibility hanno appena finito di mettere via la mercanzia vedo che un tizio coi capelli fucsia ha appena tirato fuori una scatola.

Tempo mezz'ora e quel tavolo ha visto Christian fare proseliti.

...e Genova risponde
Con alterne fortune: Trento si è scoperta terra di ginnasti da tavolo, oltre che di pallavolisti, ma va detto che AndreaGot ha delle mani talmente grandi che è il ginnasta stesso a staccarsi dalla trave al momento giusto per paura di essere schiacciato; Cagliari ha fatto fatica, in primis perché Fantastic Gymnastics è troppo american per Pupina; Genova se l’è cavata abbastanza, ma con le braccine corte è più facile raggiungere il pulsante rosso; la redazione è invece rimandata a settembre: Sava senza infamia e senza lode; Gotcha già più a suo agio (del resto è un gioco cazzomannaggia); io che ci ho voluto riprovare e che ho confermato le mie prestazioni.

Zero.

Ormai è una piaga incontrollabile...
Ci ha provato perfino sua maestà il presidente, che, con tutta la flemma di chi è arrivato esausto a fine Play e si gode quei dieci minuti di pausa prima di cominciare a organizzare la prossima, si siede, lavora col pulsante giallo, svacca con quello rosso, si alza, mi guarda e mi ordina di dare un voto pessimo al gioco.

Non che non ci abbia già pensato da me.

Conclusioni

Se vogliamo trovare un merito a Fantastic Gymnastics è che è un incredibile aggregatore, che funziona perfino con gente che ben conosce la proposta attuale del mercato dei giochi da tavolo.

...tanto da colpire perfino i vertici
A Moretta – mi ha raccontato Christian – spopola; Trento intende comprarlo a sua volta e io, che per motivi geografici non mi appoggio a nessuna affiliata e dunque sono avulso da certe dinamiche, mi rendo conto che il grosso dell’attività in tali ambiti è far sì che la gente si senta a suo agio, si diverta, arrivi numerosa: in pratica vorresti giocare Specie Dominanti e invece riempi i tavoli con Just One.

Anche questo è Tana dei Goblin, insomma.

Senza ironie, per una volta, l’attività che queste persone fanno, l’entusiasmo che ci mettono, è davvero encomiabile; e prodotti come Fantastic Gymnastics sono spesso il piede di porco che permette a molta gente di entrare in questo mondo.

Ciò non toglie che sia un gioco terrificante.

 

 

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Commenti

Una recensione FANTASTICA ❤️

Grazie

È sempre un piacere leggere le mirabolanti recensioni del Signor Darcy.

Per fortuna non mi hanno costretto a provarlo :p

Lo consigliò Teooh in una sua minuta anni fa. Da allora non sono riuscito a far altro che capitomboli al ginnasta, similmente a quando lo smonto per metterlo via. Ci vorrebbe una guida strategica di supporto!

mi hai rimesso di buonoumore

Mi trovate in varie foto perché ero lì, ma la mia recensione si riassume in tre parole:

MI

SONO

RIFIUTATO

Si può resistere alla demenza, gente...

Già comprati. Due.

Ci vuole la versione eolica: con tutti i giri che ha fatto durante Play MUSE, avremmo accumulato energia sufficiente per tenere acceso il quartiere per un mese :D

Il merito più grande di questo gioco è averci permesso di leggere questa recensione! Grande Darcy!

Fantastica recensione e devo dire che alla fine Darcy centra il punto: questi giochi di plastica, destrezza e un po' di bestemmie, la stessa famiglia di Gino Pilotino per capirci, sono quelli che alla fine fine fanno sedere gli sconosciuti ai tavoli e li mettono a loro agio subito.

Nessuna regola da capire, nessun vero problema di prestazioni al tavolo se non un abilità manuale in cui nessuno si vergogna di sfigurare perché può dire allegramente "che gioco del ca..o!" ma intanto fa un altro giro!

A un Giocaosta di credo il 2019 o 2018 ci abbiamo fatto le 3 di mattina con ginnastica fantastica. Alla mattina successiva, ore 9.30, vedo Teooooh che lo monta e ci prova (credo che la sua recensione venga da quel giorno). 
E' una meravigliosa macchina perversa, che si fa schifo, ma quando ci provi non riesci a smettere finche sto stronzo non atterra in piedi. 
E non lo fa praticamente mai sto infame di ginnasta.

Agzaroth scrive:

Per fortuna non mi hanno costretto a provarlo :p

Recuperiamo alla prossima Gobcon 😬

Recensione divertente da leggere.

Direi che la cosa migliore è aver citato Mike Portnoy!!

È incredibile come stia venendo fuori sempre più spesso che i giocatori da tavolo sono anche metallari!!! :-)

Finalmente Darcy recensisce qualcosa di faceto in maniera seria

Ero stanco di vedere il contrario

 

😘

io ce l'ho... è dannatamente difficile... penso di essere riuscito a farlo atterrare 3 volte in 3 anni che ce l'ho... quando l'ho fatto sono rimasto sbalordito... !!! 

Una disamina spassosissima da leggere e scritta davvero molto bene! Lode all'autore e anche alla Tana dei Goblin tutta che può vantar penne di tale abilità.

ma oddio che bello vi ricordiate di quella follia ad Aosta!! L'avevo descritto come "IL GIOCO ASSOLUTAMENTE DA PROVARE" durante il primo giorno e appunto è diventato una sorta di maledizione per tutto l'evento dei 3 giorni! ahahahahhaha

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