Lo spazio profondo di Warhammer 40k è un luogo accogliente e amorevole. L’umanità è spezzata tra gli adoratori di un Dio imperatore che sopravvive grazie a sacrifici di carne quotidiani e una parte è votata ai dei del Caos che portano malattie e guerre ovunque arrivano. Gli elfi sono ultra razzisti e vedono tutti gli altri come poco più che scarafaggi, i funghi si sono evoluti, hanno messo le gambe, pesano tre quintali e hanno zanne lunghe una spanna, inoltre se provate a fare un viaggio interstellare facilmente si finisce all’inferno.
In un contesto del genere non vi viene voglia di prendere una corazza esageratamente grossa, farvi una cintura di teschi, salire su una nave spaziale che sembra una enorme cattedrale gotica e lanciarvi su un campo di battaglia che vi condurrà a una prematura morte certa? La risposta è: “OVVIAMENTE SI?”.
Da dove arriviamo?
In principio fu Starcraft, prima un videogioco dal successo planetario e successivamente
boardgame uscito nel 2007 molto apprezzato ma riservato a una nicchia discretamente ridotta. Ai tempi il gioco risultava bello, con
tante possibilità strategiche ma macchinoso. Con le sue sottofasi e le razze
asimmetriche e un flusso di gioco legnoso, per il pubblico di massa era difficilmente ricevibile.
Dal 2007 ad oggi sono passati quasi vent'anni ma per il mondo dei boardgame sono stati importanti come due ere geologiche.
Forbidden Stars nasce dalle ceneri di Starcraft (sempre il gioco da tavolo), si è preso quello che c’era di buono (molte cose) come punto di partenza e da lì i designer hanno fatto una grande opera di ammodernamento decisi a smorzare gli spigoli più duri del gioco per renderlo più armonioso, cambiarlo a dovere per non pubblicare un semplice clone, adattandolo a un universo che con le guerre ci va a nozze.
Unboxing e Setup
Aprendo la scatola troviamo
- dodici plance fronte retro, che andranno a comporre la vostra mappa di gioco;
- quattro plance giocatore riepilogative delle razze;
- i dischetti per tener conto delle risorse;
- i token Forgia/Deposito/Supporto/Prosperità;
- i token obiettivo;
- sedici dadi guerra;
- le carte guerra/miglioria/evento;
- il manuale delle regole e compendio;
- tantissime miniature delle vostre unità;
- miniature delle città/bastioni/fabbrica da condividere.
Tutto questo ben di Dio, nella migliore tradizione della Fantasy Flight Games è buttato a caso in una scatola che per fortuna è stata pensata abbastanza grande per farci stare tutto senza farvi bestemmiare ogni volta che dovete ritirare.
Lo scopo del gioco è abbastanza semplice: su dei pianeti occupati dai vostri nemici ci sono delle vostre unità tenute in ostaggio, espandetevi nei pianeti vicini, armatevi fino ai denti e andate a riprenderli. Vince il primo giocatore che recupera tanti obiettivi quanti sono i giocatori al tavolo, o chi ne avrà di più al termine dell’ottavo turno.
Di materiale c’è né veramente tanto e fin dalla prima occhiata si vede che Forbidden Stars è un gioco che può essere intavolato un numero elevato di volte prima di diventare noioso.
La partita inizia scegliendo una razza e creando l’universo di gioco, ogni persona al tavolo prende il pianeta di appartenenza e altre due tessere spazio, le si posizionano, posiziona gli obiettivi che gli altri giocatori dovranno prendere, e le sue armate e città iniziali. Il gioco presenta
tre tipi di strutture, le
fabbriche necessarie per produrre nuove unità, le
città che indicheranno il vostro livello tecnologico e saranno un prerequisito per le unità e le migliorie più avanzate e infine i
bastioni, elementi difensivi e necessari per proteggervi da un attacco orbitale.
Il setup è snello, ci vuole davvero poco per iniziare la partita. Una volta composta la mappa di gioco si nota subito come lo spazio per espandersi sia molto poco, ogni tessera spazio è divisa in quattro con due o tre pianeti, su ognuno è indicato quante risorse può produrre da 0 a 3 e se ha eventuali bonus mentre le aree rimanenti saranno spazio vuoto dove potremo posizionare le nostre navi. Alcuni pianeti avranno vicino il simbolo Forgia/Deposito/Supporto/Prosperità, andando a ottenere risorse dai pianeti otterre anche il relativo token. Questi rispettivamente sono
- la forgia: si spende per ottenere alcune migliorie avanzate;
- il deposito: sono 2 materiali;
- supporto: vi servirà nelle battaglie come armate extra;
- prosperità: un bonus spendibile come uno dei tre precedenti.
Sostanzialmente i pianeti sono pochi, quelli davvero interessanti pure meno, e ognuno può contenere un limitato numero di armate. Forbidden Stars non è un gioco dove ci si espande a lungo e ognuno fa il suo fino alle fasi finali, qui ogni territorio è conteso e ogni azione è una dichiarazione di guerra.
Gli ordini nascosti
Ogni turno inizia con una fase “Pianificazione”, dove a partire dal primo giocatore e successivamente a turno tutti gli altri decideranno tutte le azioni che eseguiranno le loro armate. Gli ordini li potremo dare attraverso quattro token, ognuno presente in duplice copia, che andranno posizionati con la faccia rivolta verso il basso, al centro della tessera spazio in cui sarà eseguita. Se un altro giocatore vorrà operare sul nostro stesso settore andrà a posizionare il suo ordine, sempre coperto, sopra il nostro e cosi a seguire fino a quanto tutti avranno posato quattro token.
Finito, inizia la
fase “Operazione” dove sempre a turno ogni giocatore potrà seguire un suo ordine:
- schieramento: si spendono i materiali prima per reclutare nuove truppe/navi e successivamente si potranno costruire strutture tra Fabbrica/Città/Bastioni, non più di uno per pianeta. L’ordine di queste due azioni non è casuale, non si può costruire una fabbrica e utilizzarla per produrre unità nello stesso turno.
- strategia: il giocatore può spendere i materiali/token per comprare una miglioria ordine, una migliora combattimento o entrambi. Il vostro mazzo per il combattimento sarà formato dal numero fisso di cinque coppie di carte, con questa azione potrete andare a comprare due carte uguali e sostituirle ad un altro duetto. Successivamente si posiziona il token sopra il mazzo degli eventi per ricordarci a fine turno quante carte pescare.
- dominio: si ottengono le risorse dai mondi posseduti e si può utilizzare l’abilità unica della fazione
- avanzata: si muove verso un nuovo sistema ed eventualmente si inizia un combattimento. Ogni giocatore può fare un solo combattimento per turno.
Il combattimento è uno degli aspetti più importanti del gioco, arrivando dall’universo di Warhammer sarebbe stato blasfemo non fosse stato a base di dadi e infatti ne avremo da tirare un bel po’, con un massimo di otto a giocatore. Ogni dado presenta due icone scudo/fucile/aquila.
Sulla scheda riepilogativa della fazione troverete il valore di attacco, di vita e morale di ogni unità. Il combattimento è semplice, ma non banale, e soprattutto l’alea è meno rilevante di quanto si possa pensare. Prima del combattimento terrestre è possibile fare un bombardamento spaziale se l’area da invadere non è protetta da un Bastione. Se la pioggia di bombe non basterà a far piazza pulita sarà il momento di scendere a terra e sfoderare i fucili.
Pescate cinque carte dal vostro mazzo combattimento, schierate le truppe entrambi i giocatori prendendo tanti dadi in base alle unità, si lanciano e si guarda il risultato. Ognuno somma i fucili/scudi/aquile, e sceglie quale carta giocare. Le carte avranno altre icone scudo/fucile/aquila da sommare a quelli già presenti oltre a due effetti speciali legati a determinate truppe o condizioni e non sempre utilizzabili.
A questo punto ogni giocatore subisce un numero di danni pari al numero di fucili avversari, meno il proprio numero di scudi e sceglie quali armate verranno colpite. Ogni unità può subire un numero specifico di ferite, se una viene colpita ma non uccisa, la si corica di lato e non è più utilizzabile in combattimento ma tornerà in piedi a fine scontro.
Se ci sono ancora unità in campo non si rilanciano i dadi ma si gioca una nuova carta e le nuove icone ed effetti si sommano a quelle precedenti e si rifà il controllo fucili/scudi e relativi danni. Se dopo tre turni ci sono ancora unità in entrambe la fazioni il vincitore sarà il giocatore che ha schierato il maggior numero di aquile.
Una volta che sono stati girati tutti i token degli ordini e svolti tutti i combattimenti inizia la terza fase “Aggiornamento” dove si dove si ripristinano le unità ferite che tornano attive, si ottengono le risorse dai pianeti conquistati e soprattutto per ogni token strategia utilizzato durante la fase precedente si pesca una carta evento e si scegli quale utilizzare. Queste indicano anche come muovere una tempesta Warp, queste sono delle barriere (inizialmente) invalicabili, che si posizionano tra le varie tessere spazio, spostandole potreste creare numerosi problemi di movimento ai vostri avversari, nonché fargli saltare i piani previsti per il turno successivo.
Come gira tutto questo?
Forbidden Stars è un gioco snello con poche regole ma con una profondità strategica notevole. Il setup è veloce, con persone che sanno cosa fare in poco più di dieci minuti sarete pronti a iniziare la partita.
Le poche regole permettono al gioco di essere
facilmente assimilabile fin dalla prima volta che ve lo troverete davanti anche se vi serviranno più partite per capire come funziona al meglio ogni razza. Rispetto ad altri
wargame tutto è ridotto all’essenziale, i movimenti sono intuivi senza particolari limitazioni, le navi hanno solo tre valori e tutte fanno tutto, non ci sono divisioni in cargo, incrociatori o bonus specifici. I quattro ordini mostrano la volontà di creare un
gameplay che non richieda di passare troppo tempo sulle regole, ma permetta di entrare subito in battaglia.
Forbidden Stars è un gioco stretto, dove i vostri avversari saranno sempre a portata di attacco, non ci sono territori cuscinetto, solo le tempeste Warp possono proteggervi e nelle fasi avanzate non basteranno manco più loro.
La scelta di dove costruire le vostre strutture sarà di vitale importanza, perché oltre a erigerle dovrete anche difenderle. Nel caso un vostro pianeta venga conquistato la struttura presente cambierà il proprietario, in un gioco dove i turni sono pochi e le risorse non abbondano, rubare una fabbrica o una città è estremamente vantaggioso.
Le migliorie, sia del mazzo e sia degli ordini, saranno un elemento fondamentale dalle vostra strategia e portano ad avere fazioni che partono simili ma che a fine partita saranno radicalmente diverse. Andando a potenziare il vostro mazzo combattimento potrete togliere coppie di carte scarse per sostituirle con altre più performanti. La scelta di cosa levare e cosa inserire sarà importante perché andrà a influenzare il vostro modo di approcciarvi alle battaglie. Potenziare gli ordini dà un vantaggio strategico importante a cui non potete rinunciare.
Forbidden Stars è un gioco dove è
fondamentale pianificare una strategia di lungo corso, escluse le tempeste Warp che possono essere un impedimento, dove vorrete andare e cosa dovrete difendere vi dovrà sempre essere chiaro. Allo stesso tempo
non si tratta di un gioco german dove è tutto calcolabile. Il combattimento, più di tutti può presentare numerosi colpi di scena, tanto le carte giocate quanto i dadi rendono ogni scontro pericoloso e anche una piccola battaglia non va sottovalutata. Inoltre
non aspettative gli enormi eserciti tipici Warhammer, qui le armate sono poche e ogni scontro lascia inevitabilmente dei pianeti esposti ad altre invasioni.
Anche l’ordine con cui piazzare in nostri ordini nella pila sarà fondamentale, prevedendo cosa piazzeranno gli avversari sarete in grado di ritardarne l’esecuzione.
Il gioco cambia molto a seconda di quante persone si siederanno al tavolo. In due funziona molto bene ma il gameplay è molto scacchistico, quale sistema verrà invaso per primo e cosa invaderete voi sarà prevedibile, resta comunque molto godibile soprattutto una sera in settimana dove non potete fare troppo tardi. In tre il gioco trova la sua configurazione migliore, la mappa è più grande tutto è molto meno pianificabile e dinamico. Inoltre capire come gestire la pila degli ordini sarà di importanza cruciale, intuire le intenzioni dei vostri amici e anticiparli durante il posizionamento degli token sarà estremamente soddisfacente, sarà possibile creare situazioni a tappo dove un giocatore perde un turno perché non ha ordini disponibili da scegliere. Le battaglie sono lunghe ma sempre interessanti perché chi vince e chi perde sarà sempre per tutti importante vista l’estrema vicinanza di ogni settore. Anche le tempeste Warp muovendosi di più portano più stravolgimenti da un turno al successivo.
In quattro secondo me diventa troppo lungo, bisogna considerare che stiamo parlando di un titolo che tra persone che conoscono le regole richiede comunque un'ora per giocatore. In due va benissimo, in tre è lungo ma gestibile, in quattro il rischio di fare le ore piccole è concreto.
Le razze
Spacemarine: possono passare 40'000 anni ma in fondo gli umani sono sempre gli stessi. Sono una
specie arrogante, la società si basa sulla paura e su un populismo xenofobo, vivono una religione piena di dogmi imposti da burocarati, odiano tutte le altre razze e sono fedeli al Dio imperatore. Entità tenuta in vita solo per questioni di potere e ha passato tutta l’esistenza a combattere tutto quello che poi è diventato. Gli Spacemarine hanno una
difesa molto forte, facilmente per le battaglie più difficili punteranno ad arrivare al terzo turno e a vincere con un valore più alto di morale. Prendere un loro pianeta protetto da un bastione sarà una impresa notevole, di contro sono la fazione con
maggiori problemi di mobilità.
Orki: Gli Orki sono quello che succede quando fate la doccia in piscina senza ciabattine e poi non vi curate dei funghi per qualche decina di migliaia di anni. Nati in laboratorio per andare in guerra contro i Necrons, mezzi animali e mezzi funghi sono una specie incredibilmente brutale che trae forza dal proprio numero. Gli Orki hanno una capacità di avanzare superiore a tutti gli altri e tutte le carte combattimento presentano un simbolo fucile. Le loro possibilità di espandersi saranno estremamente pericolose soprattutto a inizio partita. Di contro le navi spaziali sono le più deboli tra tutte le fazioni.
Gli Eldar: sono una specie dotata di una vita lunghissima e si ritengono superiori a tutte le altre, sono fondamentalmente gli elfi del mondo di Warhammer 40k. Non sono una razza malvagia o mossi da sentimenti di odio, sterminerebbero gli umani da un pianeta semplicemente come un addetto alla disinfestazione eliminerebbe tutti gli scarafaggi da una casa. In Forbidden Stars hanno una mobilità tra lo spazio superiori agli altri e sono più propensi ai bombardamenti stellari inoltre le loro carte evento sono le più forti. Complessivamente sono la fazione più difficile da gestire tra le quattri presenti.
Spacemarine del Caos: più una società è soffocante e più è probabile che qualcuno voglia ribellarsi. In un universo dove il Caos non è un entità astratta ma una trinità reale e presente, facile che in molti abbiano deciso di affidarsi a loro. Gli Spacemarine del Caos hanno tradito i loro fratelli umani negli eventi della “Horus Eresy” e da allora sono in una guerra eterna. I
primi turni saranno
poco efficaci per poi diventare
devastanti nelle fasi finali della partita.
A differenza della loro controparte fedele al Dio imperatore, le armate del caos
hanno un attacco più forte e usano strategie da guerriglia con attacchi a sorpresa.
Le quattro razze presenti condividono le stesse regole di base ma sono molto diverse tra di loro e vi obbligheranno ad utilizzare strategie molto differenti. Anche gli Space Marine che sono tra le più semplici vi saranno richieste più partite per capire come utilizzarli al meglio.
A livello tematico il gioco si inserisce benissimo nel mondo di Warhammer 40k senza restarne sottomesso. I creatori avevano una idea chiara di cosa volevano realizzare e sono andati dritti per la loro strada e il risultato ha dato loro ragione. Chi conosce la lore potrebbero storcere un po’ il naso, perché non ci sono le battaglie epiche di eserciti enormi o perché il comportamento delle fazioni non è sempre pertinente. È bene ricordare che Forbidden Stars è un gioco ambientato nell’universo di Warhammer 40k, ma non è Warhammer 40k nella sua forma più conosciuta.
A livello di produzione il lavoro svolto va elogiato, sia le plance e sia le tessere spazio sono chiare e ben fatte. Le oltre duecento miniature regalano un impatto visivo notevole, Forbidden Stars è sempre un gran bel vedere.
Galaxy in Flames
Forbidden Stars è un gioco, come quasi tutti quelli dell’universo di Warhammer, che nasce con una struttura modulare, dove fin dall’inizio molto probabilmente si prevedevano future espansioni.
Nonostante il successo sia di critica e sia del pubblico, le armate extra non sono mai arrivate ma questo non ha fermato una community che in questo gioco ci crede davvero. Con una operazione se non unica sicuramente molto rara, è stata realizzata una intera espansione formata da quattro nuove razze, comprensiva di carte, plance, settori spazio, token e miniature 3d.
Saltuariamente gruppi di persone si organizzano per stamparlo con qualità professionale espandendolo come si sarebbe meritato portato nello scontro i Tirannidi, La Guardia Imperiale, i Necron e i Tau. Sfortunatamente il prezzo molto alto lo rende inaccessibile per molti, ma è incredibile e va elogiato il lavoro che c’è dietro.
Conclusioni
Forbidden Stars è un gioco stretto e cattivo ad altissima interazione, prende il meglio da un universo conosciuto e amato per adattarlo alle sue esigenze creando una esperienza longeva e soddisfacente.
Poche regole e un setup snello sono il preludio numerose battaglie dove la strategia è fondamentale e l’alea è meno influente di quanto si possa pensare.
La pila di ordini nascosti è intelligente e va ragionata per non farsi fregare da chi giocherà dopo di voi.
Le partite sono lunghe, anche troppo lunghe, ma appassionanti aperte a colpi di scena fino all’ultimo turno. Il gioco non scala benissimo, per due o tre giocatori è un esperienza che andrebbe assolutamente provata
I puristi di Warhammer 40k potranno storcere il naso davanti alle battaglie, per loro un po’ piccole, ma tutti gli altri si troveranno davanti un gioco appassionante in grado di tenerli impegnati davvero a lungo.