Bel gioco, ma un po' troppo complesso e lungo in rapporto a quello che offre. Comunque divertente e gradevole nel complesso, migliora Starcraft senza purtroppo abbandonarne alcuni difetti.
Componentistica schizofrenica: la parte in plastica (miniature) è carina, efficace, e più robusta di quanto sembrerebbe, anche se le bandierine per la fanteria sono una scelta poco felice, e saremmo stati tutti più felici senza gli scomodi stand in plastica per le astronavi. E la componentistica in cartone, nonostante le belle immagini, è proprio mal progettata: le carte in particolare si confondono tra di loro perché dotate tutte di un retro simile e che non contiene nulla di utile a distinguerle le une dalle altre (bastava banalmente scriverci il nome del tipo di carta...mah). In più, per quanto il colpo d'occhio finale resti notevole, la mappa è un po' troppo geometrica e (s)quadrata per i miei gusti.
Per quanto riguarda le meccaniche, la parte migliore è il misto di pianificazione e bluff negli ordini, che ricorda, oltre ovviamente a Starcraft, anche la parte migliore del vecchio Trono di Spade. Asimmetria light nelle 4 razze, tutte divertenti e ben caratterizzate. Buona longevità a causa delle varie complessità nelle meccaniche generali e di fazione.
Pollice verso per il (frequente) combattimento: la meccanica del mazzo di combattimento da upgradare, che si porta dietro da Starcraft, è oggettivamente scomoda e odiosa; e la gestione stessa dello scontro è lunga, poco intuitiva e resa più complessa del necessario da testo piccolo e icone minuscole e poco friendly sulle carte, che tuttavia non aggiungono poi grande profondità. Il risultato è un misto di tattica e bluff, che però spesso risulta troppo ingarbugliato e aleatorio, oltre che noiosetto. Chi non partecipa poi rischia di stare 20 minuti a guardare gli altri calare carte e spostare segnalini. Un altro (fallito) tentativo di sostituire la semplicità e immediatezza del dado con un sistema che vorrebbe essere più moderno e raffinato, ma che non vale assolutamente il suo prezzo in termini di tempo/complessità.
Tempi di gioco tollerabili, ma eccessivi per il respiro e l'atmosfera (comunque limitati) che il gioco restituisce: un gruppo mediamente allenato può cavarsela forse in 4h per una partita a 4, ma per questo gioco 3h sarebbero state l'ideale (e in 3 giocatori sarebbe stato giusto 2h invece che 3h, ecc. ecc.): la colpa è soprattutto del combattimento e dello smanazzamento/rimescolamento continuo dei mazzi di carte.
Mappa piccola e ottima distribuzione degli obiettivi sul campo assicurano, anzi obbligano, una interazione serrata e continua con gli altri giocatori. Il gioco resta quindi dinamico, nonostante tutto.
Pro: ambientazione sempre ricca, ben integrata nelle meccaniche; componentistica in plastica carina (ma v. sotto); bella meccanica di piazzamento degli ordini; continua e rapida interazione tra i giocatori; longevità.
Contro: combattimento inutilmente complesso, lungo, macchinoso e noioso; componentistica brutta/poco pratica, specie quella in cartone; tempi di gioco troppo lunghi per quello che offre il gioco.