Oggi vi parlerò di un gioco di carte che è riuscito ad arrivare finalista per il teutonico premio dello
Spiel Des Jahres, nell’edizione 2015. Infatti vi propongo
The Game Spiele… so lange du kannst! (ovvero
Il gioco: gioca finché puoi!), gioco di carte cooperativo di Steffen Benndorf da uno a cinque giocatori edito dalla
NSV. Ne esiste una versione italiana a opera della
DV giochi. Mentre scrivo ho sulla scrivania la versione tedesca del gioco.
Ambientazione
“Ti prego, facciamone un’altra.” [Chiunque a cui abbia fatto provare il gioco]
In The Game siamo violentemente scaraventati e fatti immedesimare in… giocatori che giocano a carte al gioco The Game. Ambientazione inesistente: non ce n'è una nemmeno di facciata: la scatola si presenta con un teschio rosso e nero e il nome del gioco, basta.
Il gioco
“Non toccare quella pila o ti ammazzo.” [Chiunque giochi una seconda partita]
Dentro la compatta scatolina troviamo un regolamento, 98 carte (dal 2 al 99), quattro carte mazzo (due crescenti e due decrescenti) e le sei carte dell’espansione On fire (dopo circa trenta partite ancora non ho sentito il bisogno di imbustare queste carte). Il gioco è molto semplice: le quattro carte mazzo vengono messe scoperte in tavola mentre ogni giocatore riceve sei carte (sette in due giocatori, otto in solitaria) e nel proprio turno deve giocarne almeno due, (tre in solitaria), rispettando il senso dei mazzi su cui gioca, ovvero su un mazzo crescente dovrò sempre giocare una carta maggiore, indipendentemente di quanto sia maggiore, dell’ultima che ci era stata giocata, e viceversa. Alla fine del proprio turno si reintegra la mano di carte.
I giocatori vincono se riescono a finire il mazzo di carte, mentre
il gioco vince se, in qualsiasi momento, un giocatore non può giocare le proprie carte. Le uniche altre regole da sapere sono che si può parlare tra giocatori (ma non dirsi che carte si hanno in mano) e che può contravvenire alla regola del senso del mazzo e quindi “tornare indietro” giocando una carta esattamente di 10 inferiore o superiore. Ad esempio, su un mazzo crescente posso giocare un 36 sopra un 46 per poi tornare a dover rispettare il senso di gioco del mazzo. Le regole sono davvero tutte qui e quindi lascio un po’ di spazio anche per la piccola espansione inclusa nella scatola, ovvero
On fire.
In On fire si sostituiscono le carte 22, 33, 44, 55, 66 e 77 con le carte dell’espansione, che riportano gli stessi numeri ma sono blu - anziché rosse - e aggiungono la seguente regola: se si gioca una carta dell’espansione, essa deve essere “coperta”, ovvero si deve giocare sopra un’altra carta, entro la fine del turno del giocatore alla propria sinistra; se ciò non avviene la partita è immediatamente persa.
Considerazioni
“E allora non gioco e perdiamo?” [Risposta alla frase precedente]
Ho comprato The Game praticamente a scatola chiusa, più che altro per avere un giochino di carte, veloce e soprattutto cooperativo. Alla prima lettura del regolamento mi aveva lasciato abbastanza freddo, e poco interesse suscitò al tavolo mentre spiegavo le poche regole. Facemmo tre partite di fila.
The Game è un gioco con una dinamica semplice dietro, ti frustra e tu ci vuoi rigiocare, è divertente e scala bene in qualsiasi numero: anche come solitario non è male. La vera sfida sta nel fare le scelte giuste comunicando con gli altri il minimo indispensabile; può non sembrare, ma più si parla più si facilita il gioco (stando in silenzio rasenterebbe l’impossibile), quindi starà al gruppo autodisciplinarsi per darsi il livello di rigidità più consono. Il fatto poi che ogni giocatore conosca solo le proprie carte ti obbliga a fidarti delle valutazioni dei compagni.
Le prime partite sono difficili da vincere, poi lo saranno sempre meno e allora basta aggiungere le sei carte della mini espansione e per poter tornare felicemente a perdere. Se gli si vuole muovere qualche critica potremmo dire che
verso la fine il gioco è sempre più stretto e si tratta solo di capire cosa hanno gli altri in mano senza dirselo; inoltre, la grafica forse non è indovinatissima per un gioco senza ambientazione, in quanto potrebbe rischiare di non attirare giocatori non abituali con quel teschio e i colori così cupi. A parte questo,
The Game l’ho trovato adatto a qualsiasi gruppo di giocatori in cerca di un
passatempo da pochi minuti ma non banale, ma anche i giocatori occasionali ne rimangono colpiti; la vera sfida è riuscire a limitarsi a una partita sola per sera.