quello base a noi stufò presto: vincemmo alla terza partita e ci sembrava che bene o male dipendesse tutto solo da cosa pescavi. Questo forse dà qualche scelta in più. Se capita l'occasione lo proverò.
Oggi parlerò di una nuova versione di un gioco di carte del quale avevo già parlato qualche tempo fa, ovvero The Game Spiele… so lange du kannst!, ora nella nuova versione The Game Extreme. Casomai The Game non vi fosse bastato.
Ambientazione
“Vabbe', ormai a The Game si vince sempre, quanto sarà mai più difficile questo?!” - uno che sta per perdere.
Questa volta…. No niente: ancora nessuna ambientazione, saremo nuovamente giocatori che giocano a carte, ma questa volta le carte sono blu.
Il gioco
“Ah.” - sempre lo stesso, con ancora mezzo mazzo da completare
La struttura base del gioco non cambia: nella scatola troveremo centodue carte e un regolamento. Per una spiegazione più approfondita delle regole del gioco base rimando alla precedente recensione del gioco base. In sostanza il gioco è un cooperativo nel quale i giocatori dovranno giocare a turno carte dalla propria mano, almeno due, su quattro pile comuni, cercando di svuotare la propria mano e esaurire le carte del mazzo per sconfiggere il gioco.
Le carte comando con il simbolo del fulmine sono di tre tipi:
- stop: il tuo turno termina immediatamente:
- teschio: devi coprire la carta teschio entro la fine del tuo turno;
- 3!: devi giocare esattamente tre carte nel tuo turno.
Le carte comando con il simbolo infinito sono invece quattro, e i loro effetti si applicano fino a quando rimangono sulla cima della pila. L’unico modo per interromperle è giocarci una carta sopra; i quattro tipi sono i seguenti:
- muti: i giocatori non possono comunicare in nessun modo;
- 10 sbarrato: non si può andare in senso contrario alla pila (crescere sul decrescente e viceversa) usando la regola “trucchetto” che permetteva di farlo giocando una carta superiore o inferiore di esattamente dieci;
- monopila: nel proprio turno un giocatore può giocare le carte solo su una delle quattro pile
- pesca solo 1: alla fine del turno i giocatori, anziché reintegrare la propria mano fino a sei carte (sette in due giocatori e otto in solitario) pescano solo una carta.
Considerazioni
“Eh, ma allora #@!!!?%xxx#” - io alla terza carta sfiga di fila che gioca il giocatore alla mia destra.
The Game era stata una vera rivelazione per me e i miei amici: partite su partite, ogni volta che uscivo non potevo non portarlo, ero arrivato al punto di tenere la scatolina nella tasca del giubbotto anziché nell’armadio con le altre scatole. Ma dopo un po’ l’affiatamento tra giocatori forgiato nel fuoco di mille partite (semi cit.) ha la meglio sul Gioco e le vittorie iniziano a essere più delle sconfitte, fino a diventare l’unico, o quasi, finale delle partite.
Di fatto non ho più consigliato a nessuno il gioco base: basta avere questo e ignorare i simboli comando per avere la versione precedente, per poi inserire i simboli una volta diventati abili - con pochi euro, grazie all’extreme è come portarsi a casa un gioco con l’espansione inclusa. Il rovescio della medaglia è che questi simboli essendo presenti sulle carte stesse aumentano l’incontrollabilità della partita, creando combinazioni letali davanti alle quali si può solo ammettere la sconfitta, frustrando in maniera meno “positiva”. Detto questo consiglio assolutamente questo gioco a tutti i possessori del vecchio The Game stufi del vincere troppo spesso, ma anche a chi cerca un gioco facile da spiegare e difficile da vincere, ideale per aprire o chiudere una serata ma anche da proporre a amici e parenti non giocatori.