Trovo che leggere subito le domande sia una grave pecca.
Abbiamo inoltre trovato che alcune ricostruzioni fossero,come dire, un po' stiracchiate.
senza dubbio divertente e fresco ma niente di spettacolare.
Se Agatha Christie avesse ideato un gioco da tavolo, sicuramente avrebbe immaginato la giovane Claire Harper come protagonista, sviluppando contorti casi in cui ogni piccolo particolare può essere determinante.
In Giallo, distribuito in Italia da MS Edizioni, è un titolo investigativo, da 10 anni in su, da 1 a 6 giocatori, probabilmente godibile anche con più partecipanti al tavolo.
La scatola contiene 3 diversi casi, Delitto a Villa Allister, L’Ultimo Atto, Le Ali della Vendetta ma, fino ad esaurimento scorte, il gioco viene venduto in bundle con un caso zero, l’affare MacGuffin, più breve e semplice, perfetto tutorial per familiarizzare con le meccaniche.
La durata di ogni caso può sforare tranquillamente le due ore, soprattutto in presenza di appassionati del genere che potranno cimentarsi in congetture e ipotesi più o meno verosimili. Ogni nuova informazione verrà accolta come determinante e darà il via a nuove teorie, modificando talvolta l’intera linea di indagine.
Trovo che la bellezza di questo genere di giochi sia infatti il lento dipanarsi della trama, accantonando il sistema di punteggio e le eventuali valutazioni finali (vero, Sherlock Holmes consulente investigativo?).
Ognuno dei casi presenta un’introduzione, un mazzo di carte indizio, alcuni documenti da consultare e la soluzione, custodita in una busta chiusa.
I componenti sono di buonissima fattura, con una menzione speciale per le carte, vero fulcro del gioco: numerate e illustrate con particolare gusto, possono rappresentare un luogo, un oggetto o una testimonianza dei tanti personaggi protagonisti del caso.
A turno, un giocatore potrà scegliere quale carta girare. Un luogo, generalmente, offrirà una panoramica e la possibilità di indagare più a fondo su alcuni oggetti evidenziati nell’illustrazione. Una testimonianza permetterà di conoscere meglio i nostri interlocutori, i rapporti tra essi, alibi e retroscena.
In più occasioni sarà necessario collegare tra loro alcune carte, per confermare o smentire alcune deduzioni, mentre alcune carte saranno inizialmente precluse, in attesa di alcuni eventi necessari a sbloccarle. Ho gradito moltissimo questi piccoli accorgimenti, che hanno reso più dinamica e accattivante l’indagine.
Il gioco prevede che vengano lette tutte le carte, ma un ingegnoso e, purtroppo, imperfetto sistema di punteggio premia, letteralmente, la velocità di risoluzione del caso, come già visto in Crime Zoom.
Nell’introduzione sono presenti un questionario relativo all'indagine e una griglia, che scandisce il tempo di gioco in intervalli. Dopo aver letto la trentesima carta, infatti, bisognerà rispondere alla serie di domande, operazione che si ripeterà dopo la quarantacinquesima e, infine, dopo la lettura dell’ultima carta.
In Giallo permette correzioni in corsa. È ragionevole supporre che, dopo le prime 30 carte, i giocatori avranno sviluppato una ricostruzione dei fatti che potrebbe subire stravolgimenti, dopo la lettura degli indizi nel secondo e terzo intervallo.
Ad ogni risposta corretta verranno assegnati 5, 4 o 3 punti, a seconda di quanto sarà stata veloce l’intuizione.
Questo meccanismo, tuttavia, pare essere l’unico difetto del gioco. Nelle fasi iniziali del gioco è molto importante valutare quale carta scegliere, seguendo un filo logico coerente fino alla lettura della 45esima carta, ma nella fase finale il tutto sarà quasi casuale e senza mordente.
Sembrerà di aver già capito tutto del caso e si potrebbe addirittura sottovalutare l’importanza di alcune informazioni scoperte troppo tardi. Il ruolo dell’investigatore di turno, spesso decisivo quando si è incerti su quale pista seguire in giochi come Sherlock Holmes Consulente Investigativo o Detective: sulla scena del crimine andrà completamente ad annullarsi, con conseguente azzeramento della libido ludica.
Terminate le carte e verificate un'ultima volta le risposte definitive, sarà possibile scoprire come si sono svolti i fatti leggendo la soluzione, descritta in maniera chiara e con richiami precisi agli indizi necessari alla risoluzione del caso.
Probabilmente, l’aggiunta di una house rule che riduca di 5-8 carte il limite degli intervalli potrebbe rendere più intrigante la sfida: la tensione di non poter leggere alcune carte e di non poter accedere a tutte le informazioni disponibili potrebbe regalare quel pizzico di brio e strategia che manca ad un buonissimo titolo, con casi validi, arzigogolati al punto giusto ma verosimili.
Nota a margine non richiesta: volete leggere un solo titolo di Agatha Christie? L'assassinio di Roger Ackroyd.
Trovo che leggere subito le domande sia una grave pecca.
Abbiamo inoltre trovato che alcune ricostruzioni fossero,come dire, un po' stiracchiate.
senza dubbio divertente e fresco ma niente di spettacolare.
Complimenti per il consiglio di lettura.
il più bel giallo della Christie in assoluto!
Complimenti per il consiglio di lettura.
il più bel giallo della Christie in assoluto!
Ne ho letti tantissimi, ma quello è insuperabile, a parer mio.
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