Giocando con Mamma e Papà 1: Bicchieri Sprint

Quando la famiglia è ludica, si gioca insieme. Ed allora presentiamo anche il punto di vista di Mamma e Papà per questo ottimo gioco per bambini, in cui fanno da padrone colpo d'occhio, rapidità e bei materiali.

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Voto recensore:
8,0

Il gioco in breve

Per 2-4 giocatori da 6 anni in su, durata 15 minuti. Nella scatola, in un comodo separatore, ci sono 4 set di 5 bicchierini, 24 carte ed un campanello.

La meccanica è semplice: ognuno ha un set uguale di cinque bicchierini colorati. Ogni turno viene rivelata una carta che riporta cinque oggetti nei colori dei bicchieri, lo scopo del gioco è sistemare i bicchierini in orizzontale o verticale a seconda delle carte. Chi le sistema più rapidamente senza errori suona il campanello ed ottiene la carta. Vince chi ha più carte alla fine della partita.

Bicchierini

Secondo Mamma

Il gioco, benché sia rivolto ad un target di età più alto, a Benny (3 anni e mezzo all’epoca) è piaciuto molto ed ora lo propone lei ad amici (nostri) giocatori.

Basato sui colori, sviluppa rapidità e colpo d’occhio. All’inizio era ovviamente più lenta e dovevo farle notare quando i bicchieri si mettevano in orizzontale o verticale, ma col tempo è diventata bravissima, anche più veloce di me! In genere non facciamo la partita completa, ma una versione casalinga a chi arriva prima a 5 o 10 carte.

L’ostacolo più grande è, come spesso accade coi bambini, il voler vincere ad ogni costo, soprattutto quando si tratta delle sue carte preferite! Col tempo, piano piano, stiamo lavorando sull’aspetto di accettare la sconfitta. Ho notato che quando le propongo un gioco nuovo, l’ipotesi che non vinca lei non è proprio messa in conto!

Componenti

Secondo Papà

Il gioco non è pensato per i 3 anni, ma la casualità ha voluto che le capitasse anzitempo perché abbiamo un tesoretto di giochi per bambini da centellinare, comprati quando erano in offerta e nascosti.

Il gioco le è piaciuto subito per i componenti e per la soddisfazione che ne ha ricavato a giocarlo. All’inizio glielo ho spiegato in una variante in solitario inventata al momento, in cui lei doveva riuscire a riprodurre correttamente la sequenza di colori sulle carte; quelle con cui ha avuto più difficoltà erano quelle verticali strutturate ad albero.

Man mano che cresceva e acquistava familiarità siamo passati a quella competitiva, lasciandole un certo vantaggio per vincere perché ha 4 anni e stiamo ancora lavorando sulla gestione della sconfitta.

È uno dei suoi giochi preferiti, è in grado di spiegarlo da sola e lo propone spesso agli amici di mamma e papà che vengono a casa, perché vige il rituale con gli amici giocatori: prima un gioco per piccoli e poi quello dei grandi.    

Lo consigliamo perché

  • sviluppa colpo d’occhio, rapidità di movimento e coordinazione
  • conoscenza dei colori
  • è accattivante, con oggetti di uso comune
  • è portatile, adatto per le vacanze
  • si spiega facilmente
  • con un po’ di accorgimenti, si può giocare con bambini sotto i 6 anni

Nota: al momento solo nell’edizione tedesca dell’Amigo esiste una versione mini da due che può essere combinata con il base per portare a 6 il numero di giocatori.

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Commenti

Trovo questo gioco interessante e divertente, mi piace il tema occidentale mybkexperience

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