Questo gioco ha una gran bella copertina :p
Gioco ad ambientazione Western del prolifico Pfister (autore di Mombasa), da 2 a 4 giocatori e della durata indicativa di 75-120 minuti. In questo caso devo dire che la durata risulta corretta se non addirittura sovra-stimata. Infatti con giocatori esperti e veloci una partita in 4 sta tranquillamente anche sotto le due ore.
Materiali
Regolamento
Sebbene si tratti di un gioco con molte regole e regoline il manuale è scritto benissimo, organizzato in maniera chiara e con tutti gli esempi necessari. Anche con una sola lettura non lascia spazio a dubbi e ha come unica difficoltà l’enorme quantità di azioni disponibili da spiegare e ricordare. Fortunatamente la grafica aiuta tantissimo (diversamente non sarebbe giocabile). Credo si tratti, tra i giochi che conosco, del titolo con la miglior iconografia, ben fatta e chiara, e la maggiormente necessaria a giocare.
Ambientazione
Great Western Trail ci porta nel west a fare la parte di allevatori di bestiame. Durante i diversi turni di gioco (il numero è variabile) dovremo spostare la nostra mandria lungo le strade raffigurate sul tabellone fino a portarla a Kansas City. Lì la venderemo caricandola sul treno che la consegnerà alle varie città che ne fanno richiesta. Il tutto per soldi e, soprattutto, punti vittoria. Questo verrà fatto una media di 5-7 volte a partita ricominciando ogni volta a spostare la mandria (raffigurata dalla nostra mano di carte-mucca) dal punto di partenza (in basso a destra sul tabellone) fino a Kansas City.
Il gioco in breve
Finito di fare una di queste due cose si reintegra la mano di carte (generalmente raffiguranti mucche) al massimo concesso.
Il cuore del gioco è nelle tante possibili azioni che gli edifici permettono. Tutto ruota intorno allo scartare carte mandria dalla propria mano per ottenere soldi, per migliorare la propria mandria, per acquistare nuovi aiutanti o per costruire e porre sulla mappa propri edifici. Ogni giocatore parte con lo stesso set variabile di 10 edifici che, una volta costruiti, oltre a rendere soldi per il pagamento eventuale del transito altrui, permettono tutta una serie di azioni speciali e forniscono punti a fine gioco. Inoltre si parte con una serie di carte uguali per tutti che rappresentano la propria mandria ed hanno valori piuttosto bassi. Durante la partita si potranno acquistare nuove carte con valori migliori e di diversa tipologia. Il tutto perché, arrivati a Kansas City, si potranno vendere solo carte-mucca nel numero di una per tipo. Questo è il motivo per cui si cercherà, durante la strada, di fare in modo di avere il maggior numero di mucche diverse in mano e possibilmente di valore maggiore. Arrivati a Kansas City infatti tali carte verranno scartate tutte e frutteranno il loro valore in soldi. Inoltre il totale finale permetterà di mettere un proprio dischetto su una città lungo la ferrovia (idealmente dove consegneremo la mandria) che tanto più lontana (e quindi di valore maggiore) sarà, tanti maggiori benefici e punti darà.
C’è anche un treno da incrementare e spostare lungo la ferrovia per pagare meno gli spostamenti e ottenere alcuni bonus e punti. Non è il caso di descrivere le oltre 30 possibili azioni che gli edifici permettono e che vengono incrementate dall’utilizzo degli aiutanti che grazie ad alcune azioni è possibile assumere e mettere sulla propria plancetta giocatore. Basti aggiungere che oltre a tutto ciò è anche possibile giocare delle carte obiettivo che, a fine partita, se risolte, daranno ulteriori punti (negativi se non si portano a termine).
Il gioco è molto profondo e contiene una componente di costruzione del proprio mazzo fondamentale ai fini della vittoria. Le carte ciclano spesso in mano per via delle tante azioni che le fanno scartare e ripescare a fine turno.
Scalabilità
Buona. Il percorso sulla mappa è sempre lo stesso ma varia sensibilmente al variare degli edifici che vi si costruiscono e delle disgrazie (casuali) che si pescano e pongono lungo di esso. Di fatto durante la partita i giocatori interagiscono soprattutto nella ferrovia e nel costruire edifici che sono dazi per gli altri ed azioni bonus per se stessi. Sicuramente il gioco dà il suo meglio in 4 giocatori ma diviene anche più complesso e spietato da gestire. La durata è variabile ed è determinata da una track che scorre ogni volta che si arriva a Kansas City. Ritengo che il gioco sia comunque ottimo in qualunque numero di giocatori.
Rigiocabilità
Interazione
Oltre a darsi fastidio con gli edifici sulla mappa c’è anche una forte competizione sulla ferrovia con i propri treni. Inoltre la fine della partita è influenzata dai giocatori e dalle loro mosse durante il gioco ed ha una grande importanza. Chiudere “in faccia” agli altri può essere determinante e saper leggere quanto manca alla fine del gioco è una variabile fondamentale per la vittoria. Inoltre le carte mandria e gli aiutanti sono presi da un pool comune e non infinito né sempre uguale. Pertanto comprare le cose giuste è importante anche per levarle agli altri.
Originalità
Francamente le meccaniche di base non sono particolarmente originali ma il prodotto finale e la loro interazione danno vita ad un gioco che non riesco a trovare simile a nessuno di quelli che ho giocato fino ad ora (e ne ho provati davvero tanti). Il modo particolare di spostarsi sul percorso e di consegna della mano di carte è originale e funziona bene.
Profondità, strategia e tattica
Eleganza e fluidità
A dispetto delle tante regole e azioni fattibili il turno è molto semplice e si limita a spostarsi, fare un’azione e ripescare le carte usate. Tutto scorre in modo estremamente fluido ed elegante pur trattandosi di un gioco sicuramente molto impegnativo.
Pregi / Difetti
Come già scritto il gioco scorre bene, permette tante possibili strategie e tante finezze. Il tema è abbastanza originale ed anche le meccaniche sono amalgamate in modo particolare ed unico. I materiali sono buoni e robusti e l’iconografia rasenta la perfezione. Per gli amanti dei gestionali profondi e appaganti questo può rappresentare un titolo davvero apprezzato e unico nella propria collezione.
Proprio per la complessità e profondità del gioco questo Great Western Trail potrebbe non piacere a chi ama approcci più tattici e semplici. Inoltre la gestione del proprio mazzo e l’interazione poco diretta possono rappresentare meccaniche e limiti che non sempre sono apprezzati da tutti. Altro problema è rappresentato dalle mille icone che spiazzano all’inizio, per quanto siano chiare e ben fatte. Non è un vero e proprio difetto ma i punti vittoria si calcolano solo a fine gioco, il che rende difficile capire chi sta vincendo e questa cosa può non piacere…