Lord of the Fries

Eccomi qua felice di aver acquistato un giochino potenzialmente ottimo. Casa Cheapass, autore lo stesso di Give Me the Brain, grafica identica. In realtà ne avevano una sola copia (a ben 15 Euro) e sia io che The Goblin l'avevamo adocchiata, ma giustamente lui ha detto: "Ho già l'altro, questo prendilo tu così poi quando ci vediamo...". Che culo, il gioco è una mezza bufala!

Ma veniamo alle astute meccaniche. Ogni giocatore ha un tot di carte ed il primo che le finisce ha vinto. Bene.
In realtà, noi siamo degli zombie senza cervello che lavorano in un ristorante (l'ho già sentita questa...) e dobbiamo assemblare i menù richiesti dai clienti. In gioco c'è una carta menù nella quale sono riportati vari piatti, e le carte che abbiamo in mano sono degli ingredienti. Il giocatore di mano decide se scegliere un menù casuale o selezionarlo direttamente (oltre alla ovvia differenza che gli consente di liberarsi delle carte che desidera, la scelta del menù determina anche l'eventuale pescata di carte).

Il primo di mano, che ha scelto il menù, tenta di soddisfarlo giocando carte dalla sua mano, ma se non riesce a completarlo passa la mano in modo che il giocatore seguente possa tentare l'impresa. Tutti quelli che non sono riusciti a giocare carte sul menù dovranno o passare una carta a sinistra (nel caso di un menù scelto da un giocatore) o passare una carta al primo di mano (nel caso di un menù casuale). Non appena un giocatore termina le carte in mano il gioco finisce e tutti "pagano" le carte in mano; quindi si procede con un'altra mano. Al termine - di solito si fa una mano per giocatore - chi ha fatto meno punti vince.

Se l'idea dello scarto non è poi un gran che, quella del menù è abbastanza simpatica, soltanto che alla fine si tratta di un semplice gioco di scarto, con qualche idea in più, dove la variabile fortuna è a dir poco devastante.
Per la cronaca, l'unico utilizzo del d6 è quello legato alla scelta dei menù, cosa che al limite potreste fare con un qualche altro sistema.