Ambientazione
Uno dei giochi più antichi e con il maggior numero di versioni in circolazione. Tradotto praticamente in tutte le lingue, è l'essenza del capitalismo.
Ogni giocatore parte con un piccolo capitale e dovrà cercare di incremetarlo. La vittoria finale arriderà al primo che raggiunge una determinata somma o a chi evita il fallimento (della serie: ne resterà solo uno!).
Il Gioco
La casualità è in parte imperante: il giocatore tira 2 d6 e si muove sul tabbellone, la casella dove arriva determina le sue opzioni. Se il terreno non ha un proprietario, può essere comprato, se, invece, è già di qualcuno, si paga un pedaggio.
I terreni sono divisi in gruppi (contraddistinti da un colore), chi ha tutti i terreni di un tipo, può iniziare ad edificare case e persino alberghi, in modo da esigere pedaggi sempre più onerosi.
"Probabilità" ed "Imprevisti" condiscono il tutto insieme alla casella "Prigione" dove potrete passare fino a tre turni rinchiusi dentro.
Considerazioni
Che dire, è vero che la possibilità di effettuare scambi ed accordi per raggiungere i terreni necessari all'edificazione è molto divertente e da profondità al gioco, ma la fortuna nell'atterrare su una casella o su un'altra è determinante per gli esiti finali della partita, non per niente il terreno più costoso - e dal pedaggio fantastiliardario - si chiama Parco della Vittoria.
Personalmente lo considero un gran gioco, soprattutto per il suo passato e l'influenza che ha avuto, ma oggi è decisamente superato a favore di meccaniche migliori.
Ne esistono comunque tante di quelle versioni da perderne il conto. Tra le più famose:
la clasica nella scatola rettangolare o quadrata, la pocket, quelle degli anniversari (50 e 60 anni), la junior, Guerre Stellari, Disney e anche Il Signore degli Anelli.