Una delle migliori sorprese di questa edizione di Essen 2017: snello, pieno di combo e tattico al punto giusto. Gran bel gioco per la fascia che ricopre.
Titolo autoprodotto nel 2010 in Giappone dall'autore Masato Uesugi, Paper Tales ha beneficiato di una nuova edizione (e una distribuzione anche in Europa) grazie alla Catch Up Games che all'ultima fiera di Essen ha presentato questo titolo di draft per 2-5 giocatori della durata di 30 minuti che promette epiche battaglie fantasy, che in realtà resteranno sullo sfondo.
Il Gioco
- Reclutamento: ogni giocatore drafta una mano composta da 5 carte, scegliendone una e passando le altre al giocatore alla propria destra (o sinistra a seconda del turno in corso);
- Schieramento: ogni giocatore può posizionare davanti a sé 4 unità (5 se è stato costruito l'edificio adatto) pagandone il costo. Le carte vanno posizionate in una griglia 2x2 e se hanno un effetto che si attiva alla loro entrata in gioco, si risolve in questo momento.
- Guerra: i giocatori confrontano la forza delle proprie truppe nella riga frontale con la forza delle truppe dei giocatori alla propria destra e alla propria sinistra: chi ha la forza superiore ottiene 3 punti vittoria per ogni guerra vinta.
- Rendite: i giocatori ottengono soldi in base alle rendite dei propri personaggi.
- Costruzione: i giocatori possono costruire o migliorare una carta edificio se dispongono nel proprio reame (tra edifici già costruiti ed unità) delle risorse necessarie. Ogni edificio fornisce abilità al giocatore che lo ha costruito.
- Invecchiamento: ogni unità nel nostro regno con uno o più segnalini su di essa muore e viene eliminata dal gioco, dopodiché ogni unità rimasta riceve un segnalino invecchiamento.
Alla fine del gioco si sommano ai punti ottenuti durante la partita tramite guerre ed altri effetti i punti forniti dagli edifici costruiti e dalle carte con abilità che si attivano alla fine della partita e chi ha collezionato più punti vittoria è il vincitore.
Considerazioni
Volendo segnalare alcuni difetti che abbiamo riscontrato parliamo innanzitutto dei materiali: il gioco si compone quasi esclusivamente di carte (più una plancetta segnapunti e 5 token) e a nostro gusto le illustrazioni sono proprio bruttine. Avranno i loro estimatori ma su di noi non hanno avuto grande attrattiva. Inoltre nel gioco, pur essendoci più strategie percorribili che preservano la longevità, si intravede da subito una grande macrostrategia dalla quale non si può prescindere: la guerra. I punti forniti dalle battaglie sono tanti e non possono essere ignorati, siccome mancano delle carte (tranne una che va comunque giocata al primo turno e sulla quale si deve pianificare tutta la partita) in grado di fornire così tanti punti da ribaltare il risultato finale. Si sente la necessità di un'espansione che abbiamo visto, sulla pagina facebook del'editore, essere in fase di playtest. Segnaliamo infine una leggera dipendenza dalla lingua e non sappiamo se sia in previsione un'edizione italiana.
Per gli amanti del genere draft e combo di carte è comunque un gioco valido, con abbastanza originalità da essere giocato ed apprezzato.