Grande Francesco!
Ci regali una Sintesi perfetta di un gioco fresco e tagliente. Che voglia... una di queste sere ci giochiamo?
Un viaggio Eklundiano tra le vicende degli antichi Vichinghi!
Gioco di Jon Marker, da 1 a 6 giocatori.
Esperienza di gioco in cinque giocatori.
La nuova avventura di un discepolo di Eklund, coautore dei suoi capolavori (Bios Origins e High Frontier), nel quale ci “tuffiamo” nei mari dell’anno mille, inseguendo l’epopea dei primi vichinghi, dalle nordiche lande scandinave sino all’esotiche coste dell'India.
Il gioco è, come tutti i prodotti della ION/Sierra Madre Games, studiato nei minimi particolari per rendere le azioni coerenti con l'ambientazione ma anche con la verità storica che l'autore vuole raccontare.
Mappa del mondo conosciuto all'epoca dei vichinghi, plance personaggio, token e navi di vari colori, monete e carte circolari. Qualità ottima (originale è la forma delle carte, circolari e non imbustabili).
Scelta delle plance personaggi della leggendaria storia dei vichinghi; ognuno ha un'abilità speciale, unica e valevole per tutta la partita; la plancia servirà per contenere i token delle fazioni (teocratici, russi, svedesi, jarldom) e le carte che verranno acquisite nel corso della partita.
Obiettivo del gioco: realizzare una delle quattro condizioni di vittoria al verificarsi di "evento" giocato da uno qualsiasi dei giocatori. A quel punto il gioco si interrompe immediatamente, decretando il vincitore.
Lo sviluppo del gioco avviene in un numero indefinito di round, nel corso del quale i giocatori, a turno, svolgono tutte le azioni a loro disposizione.
Sono disponibili cinque azioni, per turno, suddivisibili tra principali e speciali.
Principali:
Le carte sono di quattro tipi:
Le azioni speciali sono legate al possesso della maggioranza di token da parte di ciascun giocatore e si attribuiscono all’inizio del turno; le azioni speciali vengono giocate nei limiti del numero massimo di cinque azioni in luogo di una o più delle azioni principali.
Alla fine del turno si ripristina la mano di gioco sino a quattro carte e si ottiene una moneta per ogni tipo di token piazzato sulle carte o territori in gioco.
La spiegazione si presenta, all'inizio, intricata e complessa per le numerose informazioni da acquisire in poco tempo (tra azioni, poteri speciali, luoghi sulla mappa, condizioni di vittoria variabili), ma, ben presto (già dal primo round di gioco) e sempre di più nel corso della partita, la matassa si dipanerà velocemente.
Meccaniche (maggioranze, movimento su mappa, hand building, poteri speciali, diplomazia e un pochino di guerra), tutte ben amalgamate, semplici e ben ambientate con il contesto storico, mitologico e geografico del mondo vichingo.
La particolare aderenza con il tema e l'ambientazione rendono le meccaniche facili da memorizzare e da applicare nel gameplay.
Il gioco è, come tutti i prodotti legati a Eklund, un qualcosa di unico e diverso nel panorama ludico e una vera e propria immersione nella storia vichinga dell'anno mille.
Ci sono gli elementi tipici dei suoi giochi e dei Pax (per quelli che ho provato): condizioni di vittoria variabili, con possibile sudden death della partita, mercato delle carte (molto rilevante nel gioco), possibilità di accordi/alleanze; presenza di eventi che incidono sul gioco (che, in questo caso, danno benefici al solo giocatore che se ne serva).
Riguarda alla dinamica al tavolo, la strategia è assai aperta e dipende da tante circostanze variabili (mercato delle carte, condizioni di vittoria, grado di interazione scelto dai giocatori).
Titolo ad altissima interazione indiretta e diretta, con possibili ribaltamenti di gioco, da un round all'altro, che aprono nuovi scenari che sconvolgono le sorti di una partita apparentemente giunta all'epilogo. Occorre, pertanto, prestare attenzione alle strategie dei singoli giocatori che possono mutare nel corso della partita per seguire le diverse condizioni di vittoria.
Si avverte, forse, un pizzico di paralisi di analisi, per la notevole mole d’informazioni d’acquisire e immagazzinare nel corso della partita ma il gameplay fluido mitiga questo effetto. La partita si svolge velocemente, lasciando un'ottima impressione e fa venire voglia di rigiocare, anche grazie alla variabilità del setup e delle condizioni di difficoltà (da standard a eklundiana).
Grande Francesco!
Ci regali una Sintesi perfetta di un gioco fresco e tagliente. Che voglia... una di queste sere ci giochiamo?
Grazie Giovanni! Assolutamente sì, quando vuoi tu. Sono disponibile sempre.
Avevo grandi aspettative per questo titolo, ma le prime partite mi hanno deluso parecchio. Forse lo dovrei giocare con la giusta compagnia...
Deve essere molto carino..... Da provare
Sì, bella recensione, molto chiara e comprensibile, inoltre tocca gli aspetti importanti del gioco.
Per gusto personale non concordo con il voto, ma del resto Pax Viking non rientra esattamente nel mio genere. In ogni caso, vorrei riprovarlo con maggior consapevolezza, ho giocato solo una partita ed è poco per esprimere un giudizio sensato.
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