Piracy

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Voto recensore:
0,0
Ancora un'altra visita ai Caraibi per giocare ai pirati!
Tuttavia, questo è un gioco molto più dettagliato e più complesso della maggior parte di altri giochi con questo tema.
La scatola, anche se relativamente piccola, è stipata di componenti.
Le regole sono abbastanza lunghe, otto pagine formato A4 stampate con carettere molto piccolo.
Sfortunatamente le regole sono espresse in maniera letterale, dal momento che sono state tradotte dal regolamento tedesco, e contengono alcune parole e frasi che non sono associate normalmente con le regole dei giochi da tavolo. Per esempio, "Drunken crew members" (membri della ciurma ubriachi) sono o "Wasted" (sbronzo) o "Steamed" (cotto). Ogni giocatore sceglie un porto come base e vi ci piazza sopra una casa nera.
Le case di color oro sono piazzate su tutti gli altri porti.
I giocatori ricevono un "Deck plan" (un ponte di comando), sul quale registrano la velocità della loro nave, la potenza di fuoco, le razioni della ciurma, un valore di terrore ed il carico trasportato nella stiva.

Piuttosto che girovagare per i mari attaccando tutto ciò che si ha in vista, ogni giocatore ha un numero di missioni da compiere.
Queste sono selezionate a caso tramite dei gettoni in cartoncino, le missioni iniziano in maniera semplice, e simili a questa: "Trasporta un documento dal tuo porto base a Gibilterra, e una volta completato guadagni 12 punti oro ed 1 punto terrore".
Più avanti nel gioco le missioni si fanno più difficili, come per esempio: "Distruggi tre porti qualunque, naviga fino ad un porto del continente Americano ed ottieni 23 punti oro ed 1 punto terrore".

Le battaglie sono risolte dal tiro dei dadi con l'aggiunta della potenza di fuoco della nave o il valore difensivo del porto.
Quando i porti vengono distrutti le case sopra di essi sono rimosse dalla mappa.
Infine i giocatori riducono di 1 punto le loro razioni e controllano il carico.
Se tutte le razioni sono state usate, poi la ciurma si ammutinerà, la qual cosa può avere effetti disastrosi sulla nave.
Inoltre a quanto detto sopra, può essere perso un tesoro della flotta e possono evadere i cacciatori di pirati.

Primo, riuscire nell'impresa di distruggere un porto ed approdare sul continente Americano, e riuscire ad andare in Europa mentre si cerca di evitare gli attacchi dei pirati. Secondo, girovagare per i mari provando a catturare ed affondare navi pirata.
Altri aspetti del gioco includono il catturare ostaggi Nobili, ottenere permessi per attaccare altre basi pirata, nascondere i tesori in modo che non possano essere rubati e regolare la velocità a seconda del valore del carico trasportato a bordo.
Il gioco termina quando un giocatore ha raggiunto quota 40 punti oro.

Il gioco è filato via abbastanza bene, anche se ognuno di noi era concentrato al raggiungimento della nostra missione, non c'è stata molta interazione e spesso ci dovevamo ricordare l'un l'altro di effettuare determinate azioni.
Poiché è necessario avere una buona scorta di razioni, per evitare l'ammutinamento, si è reso indispensabile visitare molti porti.
Sebbene inizialmente si possa commerciare, presto è diventato chiaro il fatto che per acquisire oro noi dovevamo distruggere i porti, ma così facendo abbiamo rischiato di danneggiare le nostre navi.
Siamo poi tutti stati d'accordo sul fatto che la complessità del gioco sia più adatta ai giocatori che preferiscono i vecchi giochi della Avalon Hill, piuttosto che i più semplici giochi europei.


[Autore recensione: John Humpries
Traduzione della recensione dalla rivista Games International a cura di Morpheus
www.gamesinternational.biz]
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