Quantum: gioco di dadi al posto delle astronavi

Adatto sia ai giocatori casuali sia agli hard gamer, Quantum è un gioco da tavolo con meccaniche di gioco semplici, ma profondo. Dotato potenzialmente di scenari infiniti, vediamo più da vicino questo gioco per alcuni astratto per altri perfettamente ambientato.

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Introduzione

Quantum, il gioco “coi dadi al posto delle astronavi”, è un gioco da 2 a 4 giocatori di Eric Zimmerman della durata di 60 minuti, pubblicato in Italia grazie al lavoro del team Asterion Press, che ha fatto molto parlare di se. Quantum è ambientato in un futuro post apocalittico: a seguito della scoperta del Quantum esadimensionale, anche noto come Quantum D6, il distorsore capace di piegare le leggi della fisica e rendere possibile ciò che è impossibile. Per alterare il futuro le potenze terrestri hanno distrutto il pianeta pur di ottenere fino all’ultima goccia di energia per alimentare il Quantum e solo pochi superstiti si sono messi in salvo su astronavi alimentate a Quantum. Nei panni di una delle quattro fazioni dell’umanità, lottiamo con le nostre flotte di navi per costruire cubi quantum con cui estrapolare energia dai pianeti dei nuovi sistemi scoperti.

Il gioco

Dopo aver composto la mappa ogni giocatore piazza un cubo quantum nel proprio pianeta di origine e lancia tre dadi che piazza nelle posizioni orbitali attorno al proprio pianeta di partenza. Il giocatore con la somma minore sarà il primo giocatore ed il gioco prosegue in senso orario a turni fino a che uno dei giocatori piazza l’ultimo cubo quantum sulla mappa decretando così la fine immediata della partita.

Sulla propria plancia ogni giocatore posiziona un dado di valore uno ad indicare il dominio ed un altro sempre di valore uno per indicare il progresso della ricerca.

Ogni turno si compone di due fasi: azioni e carte avanzamento.

Azioni

Ogni giocatore può svolgere fino a 3 azioni più l’abilità speciale di ognuna della proprie navi, le azioni sono ripetibili, a scelta tra:

  • Riconfigurazione: ripetere il tiro di una delle proprie navi;
  • Schieramento: collocare una delle proprie navi dal cimitero in una delle posizioni orbitali di un proprio pianeta;
  • Movimento/Attacco: si muovono le navi e, se possibile, si attaccano gli avversari;
  • Costruzione: piazzare un cubo quantum sulla mappa (richiede due azioni)
  • Ricerca: aggiungere uno al proprio dado ricerca;

Carte avanzamento

Completate tutte le azioni del proprio turno il giocatore riceve:

  • una carta sviluppo per ogni cubo quantum collocato durante il suo turno;
  • una carta se il dado di ricerca è arrivato a 6;

La risoluzione dei combattimenti è molto interessante in quanto agevola chi decide di attaccare. Il valore di ogni nave indica il numero di caselle di cui è possibile muoverla e anche la sua forza di attacco. Se durante l’azione di movimento con una nave raggiungo la casella in cui si trova un’astronave nemica si procede con l’azione di attacco. Ogni giocatore tira un dado e somma il risultato a quello della nave attaccante. Chi ottiene il risultato minore vince lo scontro (una nave molto veloce sarà quindi molto debole). Se a vincere è l’attaccante, la nave distrutta va nel cimitero delle astronavi dell’avversario, se a vincere è il difensore la nave dell’attaccante non viene distrutta ma si muove nella casella adiacente a quella in cui è avvenuto l’attacco. Chi vince un combattimento aumenta di uno il valore del dado di dominio e chi perde lo diminuisce.

Per poter piazzare uno dei miei cubi quantum sulla mappa dovrò avere alcune delle mie navi in posizione orbitale ad uno dei pianeti e la somma dei valori delle mie navi dovrà essere uguale al valore del pianeta su cui intendo costruire. Va da se che, richiedendo due azioni, sarà difficile muoversi e piazzare il quantum nello stesso turno, dando il tempo agli avversari di raggiungermi ed eventualmente attaccarmi.

Abbiamo detto che ogni nave ha quindi un’abilità speciale, attivabile una volta per turno, che forniscono scelte tattiche molto interessanti:

  • Stazione da Battaglia (dado da 1) si muove e attacca in una delle caselle adiacenti, potendo fare quindi due movimento/attacco nello stesso turno
  • Nave Ammiraglia (dado da 2) può trasportare con se una nave che si trovi in una casella circostante durante il proprio movimento per poi scaricarla in una casella circostante a quella di arrivo.
  • Distruttore (dado da 3) può attivare il potere warp e scambiarsi di posto con un’altra nave sulla mappa dello stesso giocatore.
  • Fregata (dado da 4) può trasformarsi in un dado da 3 o in un dado da 5
  • Intercettore (dado da 5) può muoversi diagonalmente quando si muove
  • Ricognitore (dado da 6) può effettuare un’azione di riconfigurazione gratuita.

Considerazioni

Con meccaniche semplici e funzionali, scenari potenzialmente infiniti e regole semplici da imparare, Quantum è un gioco profondo, unico nel suo genere che si adatta bene sia a giocatori più casuali che agli hard-gamer.

I pareri sull’ambientazione sono molto discordanti, c’è chi sostiene di vedere i dadi trasformarsi in navi, chi lo vede come un freddo e asettico astratto. Il nostro punto di vista sta un po’ nel mezzo, non abbiamo mai detto, “sposto l’intercettore”, bensì “sposto il 5” ma sia il regolamento, ed ancor più le carte comando aiutano a rendere un gioco perlopiù astratto ad avere un’ambientazione che consente di giustificare ogni regola. L’imprevedibilità del Quantum esadimesionale permette di dare logicità anche ad un piccolo ricognitore che si trasforma in una stazione da battaglia improvvisamente.

Le mappe inoltre sono molte e molto varie alcune probabilmente più valide di altre.. non è mai troppo consigliabile permettere ad un giocatore di agire indisturbato tant’è che il gioco premia di più chi attacca gli avversari, in tal senso alcune mappe che rendono difficoltoso l’incontro tra i giocatori, riducono un po’ la tensione data dai combattimenti.

In conclusione il gioco a noi piace molto per il rapporto durata/profondità e per la variabilità tra una partita e l’altra, anche se giocate sulla stessa mappa.

Elementi di Sintesi

  • Dipendenza Linguistica: Le carte comando presentano tutte alcune righe di testo. Essendo edito in italiano il problema non sussiste.
  • Incidenza Aleatoria/Strategica: Nonostante si lancino dei dadi, e in alcuni casi la sorte può favorire o ostacolare, il gioco ha una buona componente strategica. L’interazione diretta fa si che le nostre strategie vadano continuamente riviste e adattate.
  • Scalabilità: Ottima. A noi il gioco piace molto sia in due, che in quattro. Le diverse mappe permettono partite con impostazioni molto diverse.
  • Componentistica: Dadi belli grandi, tessere in cartone spesso. Carte di bassa qualità che necessitano bustine protettive. Una volta imbustate le carte però non stanno più nell’apposito spazio dell’inserto in plastica.
Pro:
  • Gioco molto longevo e vario;
  • Durata della partita contenuta;
  • Dadi grandi e tessere robuste.
Contro:
  • Per qualcuno molto astratto;
  • Carte di scarsa qualità
  • C’è una percentuale di aleatorietà da tenere in considerazione.
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