ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco
QUANTUM
Lancia i tuoi scout a lungo raggio, sposta la tua flotta, conquista pianeti e stazioni orbitali, cerca di usare il prima possibile tutti i tuoi quantum. La storia ti ricorderà? Chi sarà degno della leggenda?<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Lo scopo del gioco è quello di utilizzare tutti i propri quantum. Ovvero dei cubetti di controllo. Il gioco verte tutto sui dadi. I dadi sono astronavi diverse a seconda del numero che mostrano, ad esempio un 1 è una battlestation, un 6 un scout. La forza delle astronavi è inversamente proporzionale alla capacità di movimento, uno scout muoverà molto più di una interceptor, ma sarà anche molto meno potente in attacco. Ogni astronave ha una sua abilità (spostamento speciale, scambio posizioni, trasporto, modifica del numero, etc.)<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Il tabellone è formato da tessere con pianeti, ogni pianeta ha 8 spazi contigui, di cui solo quelli ortogonali sono considerati adiacenti.
Nel turno un giocatore compiere 3 azioni + le azioni speciali delle sue astronavi. Le azioni possibili sono:
- Riconfigurare
- Muovere
- Muovere e attaccare
- Costruire
- Ricerca
Quindi un giocatore riceve carte speciali (speciali azioni, veti, poteri vari).
Riconfigurare vuol dire semplicemente che il giocatore ritira il dado astronave accettandone la nuova “configurazione”.
Muovere vuol dire semplicemente prendere dei dadi dal cimitero (quindi astronavi distrutte) e posizionarle su un pianeta in cui ci sia un nostro quantum.
Muovere e Attaccare serve per spostare le nostre astronavi. Una astronave può muovere al massimo una volta per turno e si muove ortogonalmente di tanti spazi quanto il valore del dado. Per attaccare occorre entrare nello spazio di una astronave avversaria. Questo vuol dire che una battlestation per attaccare spende tutti i suoi punti movimento. Attaccare è semplice: d6+valore dell’astronave. Il totale più basso, vince. Se vince l’attaccante, l’astronave in difesa viene distrutta e si guadagna un punto dominazione, se vince il difensore l’astronave dell’attaccante deve retrocedere. Ogni 6 punti dominazione si piazza un proprio quatum su un pianeta.
Costruire è l’anima del gioco, non si creano le astronavi ma quantum. Ogni pianeta ha un numero, se un giocatore ha esattamente quel numero sommando le sue astronavi in orbita ortogonale, posiziona un quantum su quel pianeta. Ogni pianeta ha più spazi, ma un giocatore non può avere più quantum sullo stesso.
Infine ricerca: ovvero un giocatore tira un dado e se ottiene 6 o più guadagna una carta speciale. Ogni tentativo concede un bonus +1 al tiro, ma quando si ha un successo i bonus vengono tutti persi.
Infine il giocatore prende 1 carta speciale tra 6 scoperte sul tavolo. Ce ne sono di due tipi, poteri da usare una sola volta e poteri permanenti.
Prime Impressioni
Il gioco ha buone idee, le astronavi coi valori di attacco e velocità, la fase costruire. Assicurano una buona dose di profondità per un gioco di questo tipo. Però l’azione di Riconfigurare è un po’ troppo randomica, non conosco le carte speciali, ce ne saranno per dare una certa strategia all’azione, spero, però tutto rimane molto stocastico. Le abilità delle astronavi danno un tocco in più, sono perlopiù poteri strategici che cercano di dare alternative quando la sorte è avversa. Potrebbe però non bastare a rendere tutto meno frustrante. Rimane un titolo molto interessante per partita lampo.
Il gioco è una riedizione di Master Planets, un’autoproduzione, che però non aveva quantum ed era meno edulcorato.
Scheda su Boardgamegeek | Link al regolamento
