RailRoad Ink: un contorno frizzante

SergiNS, BoardGameGeek

Qualcuno lo chiama in modo semplicistico "roll and draw". Io ci aggiungerei due fasi: rolla, impreca, ingegnati e poi disegna

Voto recensore:
7,0

Ecco a voi le mie impressioni personali dopo aver giocato innumerevoli partite a questo titolo uscito ad Essen 2018 ed immediatamente acquistato, che mette a sedere per una mezz’ora circa da uno a sei (teoricamente infiniti) giocatori da otto anni in su.

Le regole

Railroad Ink dadi
Railroad Ink dadi
La meccanica di gioco si spiega in un lampo: ogni turno vengono lanciati i quattro dadi, poi tutti i giocatori in contemporanea devono disegnare sulla propria scheda tutti e quattro i percorsi facendo in modo che siano obbligatoriamente collegati a qualcosa di già presente sulla scheda (o prestampato, o disegnato precedentemente dal giocatore).

I percorsi da disegnare rappresentano strade o ferrovie, che non possono mai toccarsi tra di loro, a meno che non sia uscita la faccia del dado che rappresenta la stazione che funge proprio a questo scopo.

Durante la partita possono essere usati anche tre percorsi speciali scelti fra sei disponibili, massimo uno per turno, che aiutano a fare i collegamenti.

Alla fine del settimo turno si conteggiano i punteggi. La maggior parte dei punti si effettua collegando in una stessa rete il maggior numero possibile di uscite prestampate. Poi fa punti anche la strada più lunga, la ferrovia più lunga e le caselle centrali della scheda su cui si è disegnato, mentre fa punti negativi ogni strada senza uscita o binario morto.

Espansioni

Il gioco è edito in due versioni: scatola blu e scatola rossa. Il gioco base sopra descritto è incluso in entrambe le versioni, poi in ogni scatola c’è una coppia di espansioni.

Nella scatola blu c’è l’espansione Fiumi che aggiunge un terzo percorso da disegnare e incastrare insieme alle strade e alle ferrovie, e Laghi che aggiunge gli specchi d’acqua con i porti che rubano spazio ma aiutano a collegare i percorsi tra di loro.

Nella scatola rossa c’è l’espansione Meteora che colpisce e cancella in modo randomico una casella sulle schede giocatori, e Lava che occupa spazio vitale e potrebbe anche cancellare ciò che hai già disegnato.

Impressioni

Premetto che questo titolo centra in pieno i miei gusti, ma cercherò di essere obbiettivo nelle valutazioni che farò.

Railroad Ink scheda giocatore
Railroad Ink scheda giocatore
Materiali – La scatola è di ottima fattura con una bellissima chiusura magnetica. Le schede giocatore hanno delle grafiche carine e riportano un utilissimo riepilogo delle facce dei dadi. I pennarelli sono molto carini, ma hanno il difetto di essere un po' troppo fragili, la punta tende a danneggiarsi se usata con violenza.

Ambientazione – Non pervenuta. Ma poco importa, il bello sta nel riuscire ad incastrare tutto, sperare nell’uscita di un determinato dado che sistematicamente non avverrà e maledire il giocatore che ha tirato i dadi.

Scalabilità – Il gioco può essere giocato indifferentemente da qualsiasi numero di giocatori, volendo anche più dei sei indicati sulla scatola, in quanto basta un foglio a quadretti e una penna per aggiungere giocatori. Da considerare che forse in 50 persone è difficile che tutti possano riuscire a vedere i dadi tirati! Anche in solitaria è divertente.

Profondità – Non è banale come sembra! Ogni volta devi decidere dove mettere un percorso, facendo i conti su cosa potrà arrivare nei prossimi turni, cercare di non chiudersi troppo, fare attenzione che ci siano sempre strade e ferrovie aperte per metterci i prossimi percorsi, pianificare quando usare i pezzi speciali che potrebbero risolverti la partita o farla naufragare nel fallimento.

Strategia/Tattica – La tattica la fa da padrona dato che bisogna ottimizzare quello che si ha a disposizione, ma bisogna dire anche che il bravo giocatore cerca di costruirsi una strategia di lungo termine verso il secondo o terzo turno e la adatta a quello che esce con il tiro dei dadi.

Espansioni – Il gioco base è già molto soddisfacente e non si sente assolutamente il bisogno delle espansioni. Certamente ogni tanto può essere carino provare qualcosa di più impegnativo aggiungendo una delle varianti. Per un nuovo acquisto consiglio la scatola blu.

Rigiocabilità – Molto alta, ogni partita è una cosa diversa. Lo propongo spesso un po’ a tutti al termine di una serata ed in genere mi viene sempre richiesto “ne facciamo un’altra?”. In più come dicevo si può sempre cambiare usando una delle varianti.

Prezzo – Non mi sembra di aver mai visto un gioco ad un prezzo più basso, a meno che non si tratti di un mazzo di carte. Assolutamente sconsigliato farsi prendere dall’euforia (come ho fatto io!) ed acquistare entrambe le scatole, a meno che non si abbia molte occasioni di giocare in più di sei giocatori.

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Commenti

la produzione è ottima sia come qualità che come prezzo. Il gioco in se però l'ho trovato trascurabile; un solitario di gruppo in stile tombola dove la capacità di gestire la componente puzzle deve fare i conti con l'alea. Se fosse un giochino da smartphone sarebbe bello, invece è un gioco da tavolo che trasforma una serata in compagnia nell'ora della verifica al liceo, tutti chini a fare il compitino. Per me è no

Segnalo la scarsa qualità dei pennarelli. I miei dopo 2 partite già non scrivono più.

Segnalo la scarsa qualità dei pennarelli. I miei dopo 2 partite già non scrivono più.

i miei vanno bene, nonostante che io li usi anche per fare disegni sconci sulla mia plancia durante il gioco..

Il gioco mi è piaciuto ma ho trovato pessima l'ergonomia dei pennarelli. Le punte troppo grosse rendono difficile disegnare simboli e numeri sulle plance. Ovviamente si possono comprare pennarelli migliori, però...

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