Rokugan: The Legend Of The Five Rings RPG d20 System Companion

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Rokugan Campaign Setting
Voto recensore:
0,0

Premessa
Il manuale oggetto di questa recensione è la conversione dell'ambientazione della Leggenda dei 5 Anelli al popolare (ed ormai onnipresente) sistema d20 di D&D 3a edizione. A tal proposito va detto che il manuale "Rokugan" in sé non è autosufficiente e per giocare è necessario possedere sia i tre manuali base di D&D che l'espansione "Oriental Adventures", tutti editi dalla Wizard of the Coast.

Ambientazione
Il Rokugan è il mondo in cui è ambientata la "Legend of the 5 Rings" (di seguito "L5R"), una sorta di trasposizione fantastica di un giappone feudale fantasy in cui samurai, ninja e shugenja (una sorta di stregoni nipponici) convivono con creature mostruose, demoni e numerose razze senzienti non umane. Questo mondo da fiaba giapponese costituisce l'ambientazione di un famoso gioco di ruolo edito dalla Alderac Entertainement Group ed ispirato all'omonimo gioco di carte collezionabili. Questo GdR è nato parecchi anni fa ed utilizza un sistema di gioco originale basato sull'uso dei dadi a 10 facce.

Il Gioco
Il limite maggiore di questo gioco, nella sua incarnazione d20, è l'enorme mole di manuali che il master è costretto ad acquistare e studiare per poter arbitrare. E' necessario infatti leggere i tre manuali base di D&D (cosa già di per sé abbastanza gravosa), l'espansione "Oriental Adventures", il qui recensito "Rokugan" e probabilmente dare una letta almeno a qualche altra espansione specifica della L5R (come ad esempio l'utile mostruario "Creatures of Rokugan").
Viceversa lo sforzo da parte dei giocatori è minimo, perchè chi sa giocare a D&D fantasy "classico" può giocarci tranquillamente senza possedere o leggere nessuno dei manuali sopracitati (a parte il solito "Manuale del Giocatore" di D&D).

Altri problemi intrinseci della masterizzazione in questa ambientazione d20 sono la mancanza cronica di avventure già pronte per essa (esistono solo poche mini-avventure edite dalla stessa AEG), problema comunque facilmente risolvibile con un po' di impegno se ci si accontenta di adattare qualcuna delle numerosissime (ed ottime) avventure pubblicate per il sistema gemello che utilizza il d10: sostanzialmente si tratta solo di fare un po'di lavoro manuale per convertire le statistiche di gioco, comunque nulla di complicato per un master esperto.

Giocando a questa ambientazione per un pò di mesi, mi sono pian piano reso conto di preferirla allo stesso D&D fantasy ed anche al gioco originale. Infatti essa dimostra di mantenere pienamente lo spirito di L5R con tutto il suo mondo feudale, lo stretto codice d'onore dei samurai, la suddivisione in caste sociali, le guerre fra clan e tutti quegli aspetti originali che rendono l'ambientazione di L5R una di quelle più profonde e dettagliate disponibili. Allo stesso tempo eredita interamente lo spirito dell'avventura, del combattimento mortale e della scoperta di creature mostruose sempre nuove caratteristiche di D&D, fondendo assieme i due aspetti in maniera inaspettatamente gradevole. E' un po' come giocare ad un D&D con un'ambientazione piuttosto realistica (per quanto può esserlo un mondo fantasy) e molto più profonda.

Un altro inaspettato vantaggio di questo sistema di gioco è dovuto alla relativamente limitata presenza della magia nel mondo del Rokugan, fatto che da una parte restituisce alla magia quel tocco di "speciale" e di spettacolare che mancano decisamente in D&D classico (in cui la magia è davvero banalizzata) e dall'altra facilita il compito di master e giocatori che non sono più costretti ad imparare a memoria il funzionamento di centinaia e centinaia di incantesimi per poter gestire il gioco. In Rokugan, infatti, è accessibile ai giocatori una sola classe dotata di poteri magici: gli shugenja, i quali riuniscono in sé le capacità offensive dei maghi e quelle curative dei chierici, avendo però accesso ad un limitato numero di incantesimi, come gli stregoni di D&D. E, per quanto incredibile, questo rende il gioco molto più facilmente gestibile, anche agli alti livelli, rispetto a D&D classico.

Resta da dire, però, che per godere appieno di questo gioco è necessario un minimo di sforzo da parte dei giocatori per entrare un po' nella mentalità dell'ambientazione, che comunque è ancora relativamente poco conosciuta da noi occidentali.

Considerazioni
I puristi del gioco L5R in versione originale (quella D10 per intenderci) sicuramente storceranno il naso alla vista di questa conversione, in quanto il gioco originale della AEG era ampiamente orientato al gioco di ruolo puro mentre il sistema d20 di D&D è notoriamente più portato per gestire al meglio la parte "combattimenti" dei GdR. Tuttavia, dopo averlo provato estensivamente devo dire che, con mia estrema sorpresa, il sistema d20 si adatta a questo gioco molto meglio di quello che mi sarei aspettato. Infatti, per quanto il d20 sia meno realistico dell'originale sistema della AEG, i combattimenti si giovano veramente tanto dell'introduzione del nuovo regolamento di D&D che, in tali frangenti, è decisamente più realistico e godibile (per quanto anche notevolmente più complesso).

Pro:
Ambientazione originale ed intrigante, molto realistica e dettagliata.

Immediata giocabilità da parte di chi conosce già il sistema d20.

Combattimenti molto realistici e godibili anche agli alti livelli.
Contro:
Necessità da parte del master di acquistare e studiare numerosi manuali.

Richiede un certo sforzo da parte dei giocatori per entare nella mentalità dell'ambientazione.
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