Ambientazione
Dal retro di copertina:
"Alla fine del XIII secolo, dopo il suo leggendario viaggio in Cina, Marco Polo torna a Venezia portando con sè uno scettro magico, sottratto all'imperatore Qubilai Khan. Si tratta del RUYI, un oggetto dagli indicibili poteri, oggi nascosto da qualche parte a Venezia..."
The Ruyi, non è propriamente un gioco come siamo abituati a concepirlo. Si pone a metà tra una visita guidata ed una caccia al tesoro.
Il "manuale" o "guida" se così volgiamo chiamarli, è un piccolo quaderno, ove sono racchiuse 60 storie sulla città di Venezia... Ma ogni storia è stata divisa in tre parti, e disposta a casaccio all'interno del libro, così che, risulta impossibile decifrare i racconti senza un codice guida.
Ed ecco che qui comincia la vera partita.
Il Gioco
Le istruzioni ci invitano ad inviare tramite cellulare un SMS (ad un semplicissimo numero, per tanto nessun costo aggiuntivo...) per comunicare il proprio nome (o quello della propria squadra) e la chiave numerica del libro.
Dopo pochi istanti verrà inviato il primo cifrario con cui si potrà comporre la prima storia, ove ricercare il luogo dove "investigare" e l' enigma da risolvere.
La caccia ha inizio!
Ogni qual volta un enigma viene svelato, si ricevono i codici per poter comporre la nuova storia, e procedere con l'indagine.
Considerazioni
Premetto che io per primo, da buon giocatore, non sapevo come poter presentare al meglio questa "piccola avventura", in quanto, non siamo propriamente di fronte ad un vero gioco, quanto ad una caccia al tesoro, abbastanza semplice, che ha però il pregio di fare vivere una bellissima esperienza, visitando una città magica quale è Venezia.
Ci conduce attraverso calli sconosciute e alla ricerca di sculture e curiosità che magari nel solito tour della città non sono mai comprese, e devo ammettere che per un veneto, innamorato di Venezia, quale sono io, mi sono mergavilgiato, che dopo tante visite ci fossero ancora luoghi così sconosciuti e misteriosi che ancora non avessi visto.
Ok... forse la magia del Ruyi, non esiste, ma la caccia lungo calli e campielli... rendono magico questo gioco...
Comunque, gli enigmi presentati sono molto semplici, per tanto non aspettatevi di far sfoggio delle vostre doti da detective, quanto piuttosto armatevi di una buona piantina dettagliata e di un buon paio di scarpe comode perché qui si cammina... soprattutto se sbagliate strada!
L'esperienza è comunque molto appagante, si passa un bel pomeriggio di gioco-visita, scoprendo lati nascosti e storie perdute di una città senza tempo.
Porta il gioco al di fuori delle solite scatole.
Possibilità di rigiocare più volte seguendo nuovi percorsi, o in sfide tra più persone.
Azzeccatissima idea, nel comporre una visita a tappe, che vengono svelate di volta in volta.
La domanda più frequente sarà :" Bene e ora dove si va???"
Disponibile anche un livello avanzato di difficoltà.
Se preso nella giusta ottica, non ci sono difetti di nessun genere, forse il tempo base di gioco, è a mio avviso errato, o comunque dipende da dove cominciate a giocare, io ed il mio gruppo siamo partiti da Piazza San Marco e il primo enigma era in tutt'altro luogo.
Per chi volesse provare quest'avventura consiglio di arrivare in treno a Venezia, e comiciare da lì. Se invece siete di quei giocatori pignoli, pretenziosi e saccenti, non aperti alle nuove esperieze o peggio... ancora pigri, lasciate stare, risparemierete soldi, tempo, e fatica.
Questo gioco si affronta con sipirito di avventura e voglia di camminare! :-)