Le Saghe di Conquest è un'autoproduzione italiana di due grafici torinesi, in cui i giocatori rappresentano dei personaggi delle terre di Conquest nel tentativo di portare a termine una missione che viene assegnata segretamente all'inizio del gioco. Il regno di Conquest è rappresentato su un'ampia mappa che indica i principali luoghi di interesse, i punti di incontro e le locazioni da visitare per portare a termine i propri compiti.
Ogni personaggio ha un proprio valore di combattimento e parte con un equipaggiamento base costituito a secondo dei casi di animali e/o oggetti al seguito. Un aspetto interessante ed originale è la gestione dello stato sociale dei personaggi, determinato dal valore dell'equipaggiamento posseduto. Nel gioco, infatti, a secondo del proprio stato sociale sarà più o meno possibile effettuare determinate azioni come accettare un'offerta di lavoro, avere accesso alla reggia, etc.. con ovvie conseguenze a secondo di cosa sia richiesto dalla propria missione.
La missione da completare è strutturata in passi successivi che devono essere portati a termine in ordine; ogni volta che un passo della missione viene completato, il giocatore riceve un segnalino di Bonus Missione ed un premio in denaro. Il primo giocatore che completa tutti i punti della propria missione è il vincitore. Le missioni sono molto varie e mettono in risalto lo spirito umoristico del gioco; non è detto ad esempio che si debba fare necessariamente qualcosa di eroico, ma può capitare di dover aprire una locanda trovando ed acquistando il terreno, portandovi mucche e maiali più un cuoco e magari invitare il Re all'inaugurazione! Oppure potreste trovarvi a dover preparare una pozione di invisibilità reperendone gli ingredienti e collaudandola poi sugli altri giocatori...
Nel proprio turno, i giocatori muovono, agiscono e determinano un evento casuale. Il movimento avviene lanciando 1D10 e non prevede costi differenziati per i tipi di terreno diversi, ma impone delle limitazioni: ad esempio, si può entrare o uscire dalla città solo attraverso le porte, si può attraversare un fiume solo passando sui ponti; è anche possibile acquistare un cavallo per muovere lanciando due dadi anziché uno solo. Successivamente si ha la fase di azione, in cui il personaggio può interagire con gli incontri, siano essi semplici personaggi non giocatori o mostri erranti o altri giocatori con i quali fare scambi o commerciare. I personaggi non giocatori sono molto importanti poiché in genere servono sempre per la propria missione, oltre ai mercenari che possono essere utili anche in combattimento; ad esempio, spesso occorre consultare il Veggente per avere indicazioni su dove recarsi, o il Mercante per acquistare e vendere oggetti e animali, o un Curatore per guarire da un veleno oppure occorre semplicemente averne uno come seguace per portarlo da qualche parte.
Il combattimento può avvenire come necessità per la missione o semplicemente per guadagnare denaro o oggetti e può essere sia nei confronti dei Mostri Erranti che contro altri giocatori. E' la parte forse più dettagliata del gioco, anche se comunque non complessa, in quanto prevede anche la possibilità di assestare la mitica "Lorda Balorda" che è una sorta di colpo critico.
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Le Saghe di ConquestScritto da the_goblin il 20/11/2003
Voto recensore:
6,7Pro:
Le Saghe di Conquest è semplice, divertente e non lungo da giocare, adatto un po' a tutti, anche ai meno esperti. La sottile vena di umorismo che pervade le missioni, in stile Brancaleonesco, unita alla dettagliata storia del Regno di Conquest, forniscono le basi per un'ambientazione che non è comune per un gioco da tavolo. La varietà di missioni ed i numerosi personaggi offrono una buona garanzia di rigiocabilità in cui le partite saranno sempre diverse. Inoltre, il gioco si presta con potenzialità enormi a modifiche, espansioni, varianti, aggiunte... anche fatte in casa! Infine, una citazione speciale va alla realizzazione, di eccellente qualità: tutti i componenti di gioco (un po' meno le pedine ma in particolare i disegni, la scatola e la mappa) sono ad altissimi livelli, impensabili per un'autoproduzione. In particolare è una vera e propria chicca la foto miniaturizzata degli autori sui segnalini dei Bonus Missione!
Contro:
Il gioco può apparire un po' troppo semplice per giocatori esperti che magari si aspettino un nuovo Talisman, che non troveranno la stessa profondità ne Le Saghe di Conquest. Ad esempio, ci si potrebbe aspettare che ogni personaggio non giocante abbia una qualche abilità o valore, mentre il più delle volte non è così e servono solo se richiesti dalla propria missione. Analogamente, i personaggi stessi sono differenziati solo per il loro valore di combattimento ma non hanno abilità particolari che li rendano veramente diversi. Infine, si potrebbe osservare che l'interazione fra i giocatori è un po' limitata, anche se non assente.Accedi per scrivere un commento
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