Ski Tour: Biathlon e le fette di salame

Ski Tour Biathlon copertina bandiere
Signor_Darcy

La recensione del nuovo gioco della Tea Time Production, ambientato nel fantastico mondo del più sorprendente degli sport invernali.

Giochi collegati: 
Ski Tour: Biathlon
Voto recensore:
7,1

"Nello stesso giorno. Dalla stessa valle. È davanti!"
Dario Puppo

Ski Tour Biathlon skeeple
C'è da dire, prima di tutto, che ci sono alcune parole che mi basta leggerle perché mi si spenga il cervello e far sì che non capisca più niente. Tra queste parole quelle più efficaci sono senza particolari dubbi salsiccia, polenta e biathlon.

Tutto questo per dire che quando, nel novembre del 2019, la svedese Tea Time Production (Tribes: Early Civilization) ha lanciato la campagna Kickstarter di un gioco sul biathlon, come un qualsiasi Fry nei meme, ho aderito nel tempo di un poligono di Dorothea Wierer.

(Molto tempo dopo avrei scoperto che il gioco è una corsa su percorso variabile basata sul tiro di dadi e, sia pure in minima parte, sulla loro gestione; c'è poi, volendo, una componente di poteri variabili.)

Per farla breve, un bel mattino di maggio mi arriva a casa fresco di stampa il gioco e niente, l'attesa della prossima stagione si fa un un po' più lieve.

Poligono a terra

Ski Tour Biathlon percorso lungo
Il percorso lungo proposto dal regolamento
Come detto, Ski Tour: Biathlon è un gioco di corsa con percorso modulare; ma le analogie che possono nascere con un titolo come Flamme Rouge finiscono qui – perlomeo da un punto di vista della meccanica. I giocatori, fino a cinque, controllano un singolo biatleta di una delle nazionali disponibili; vince ovviamente il primo a tagliare il traguardo, con gli altri che continuano perlomeno fino a determinare il podio. Giocando in due se ne usano due, simulando una sorta di alleanza estemporanea per portare a vincere uno dei due.

Le cinque nazionalità base – Norvegia, Germania, Russia, Francia e Svezia: senza particolari dubbi i Paesi più pregni di cultura del biathlon  – presentano una plancia giocatore sempre uguale, divisa in due parti. A sinistra c'è lo spazio per lo stoccaggio dei dadi, che sono il motore di gioco per entrambe le fasi; a destra gli indicatori di energia (stamina) e i bersagli per le sessioni di tiro. In basso ci sono gli spazi per i gettoni sciolina, in grado di dare aiuti consistenti in certi frangenti di gara proprio come sci più o meno preparati possono decidere una gara.

Proprio il bordo sagomato delle plance per accogliere questi gettoni è la parte più delicata dei componenti, tanto che ben presto ci si trova a non usarli nemmeno più. (Per il resto la qualità del cartone è buona, con qualche patema durante la defustellazione. Un po' meno curati gli skeeple in legno leggero, sbreccati quasi tutti – compreso quello dorato, stretch goal che sostituisce la medaglia che fa da segnalino primo giocatore. Pazienza.)

Ski Tour Biathlon dadi tiro
Dadi tiro
Sul retro delle plance ci sono altre cinque nazioni, alcune importanti per la storia del biathlon – Italia, Finlandia, Austria –, altre per il mercato di Kickstarter – Stati Uniti, Regno Unito –, tutte sbloccate durante la campagna. In questo caso l'autore, l'esordiente Tobias Olsson, ha pensato bene di introdurre delle interessanti variazioni al sistema di gestione dei dadi, della sciolina e dell'energia – ci torno poi, perché forse quest'ultima è la cosa più elegante del gioco. Se da un lato la cosa riesce in qualche modo a differenziare la condotta di gara (i finlandesi per esempio sono più fallosi al tiro ma – giustifichiamola così – sono bravi a sfruttare le ricariche), dall'altro crea qualche fastidio perché giocoforza una squadra blu – a ogni colore sono associate due nazioni, non necessariamente sulla stessa plancia – esclude l'altra. Forse dieci plance – e altrettanti skeeple – avrebbero fatto la gioia degli appassionati e, chissà, anche di quelli che a giocare si trovano finanche in dieci.

Poligono in piedi

Ski Tour Biathlon plancia Italia
La plancia dell'Italia durante il poligono
Detto ciò, due parole sul gioco. Ogni giocatore dispone di dieci dadi di formato ridotto coi quali deve gestire sia la fase di sci, sia i poligoni. Ogni round si compone di due parti: una prima fase in comune in cui tutti i giocatori contemporaneamente lanciano la metà arrotondata per eccesso dei dati disponibili e li piazzano sulla plancia: i dadi da uno a quattro vanno nelle rispettive colonne; i cinque vanno nella colonna con più dadi se c'è posto, altrimenti tornano in riserva; i sei vanno negli spazi riservati in cima alle colonne con dadi, oppure nella colonna dello sprint.

Segue un giro di singoli turni individuali a partire dal primo giocatore (che cambia a ogni round): si prendono gratuitamente tutti i dati da una delle quattro colonne di dadi, compreso l'eventuale sei nel solo caso in cui la colonna sia piena. Si possono inoltre aggiungere altre colonne, compresa quella dello sprint, pagandole un punto energia ciascuna. Il numero di dadi così raccolti indica di quante caselle si deve muovere lo skeeple o, nel solo caso si trovi nella casella col poligono, quanti tiri può effettuare; non è possibile muoversi e sparare nello stesso round.

Ski Tour Biathlon staffetta
Esperimenti di staffetta (prima frazione / frazioni intermedie / ultima frazione)
Per tutta la sua lunghezza il tracciato (che può essere formato a gusto personale, avendo solo l'accortezza di non mettere due poligoni troppo vicini – non entro nei dettagli, ma metto qualche foto) si snoda in due corsie parallele: già solo questo dovrebbe far intuire come il gioco migliori all'aumentare del numero dei giocatori. Il movimento ha qualche regola dedicata, ma ben presto si entra nel meccanismo; riassumo brevemente: non si può cambiare corsia una seconda volta nello stesso turno, a meno di non effettuare un sorpasso; non ci si può spostare in diagonale, a meno di non entrare in una zona bianca (la corsia esterna delle curve: vedetela come una parabolica ghiacciata); ogni qualvolta si entra o si transita per una casella già occupata si spende un punto energia.
Ski Tour Biathlon gara in notturna
Gara in notturna
Se nella casella immediatamente dietro allo skeeple del giocatore attivo c'è n'è un altro, questo può sfruttare la scia (draft) e riprodurne i medesimi movimenti e pagarne eventualmente i medesimi costi energia. La stessa cosa vale inoltre per skeeple terzi dietro a quello in scia. Tutto ciò però non avviene se il giocatore attivo effettua uno sprint: in questo caso lascia tutti semplicemente sul posto. Non mi dilungo su salite e discese; mi limito a dire che le prime – se il movimento comincia in una casella rossa – costringono a usare un dado in meno e le seconde, se su una casella verde ci si accoda a un avversario, consentono di superarlo gratuitamente.

A latere, va da sé che quanto detto – l'energia da spendere per sopravanzare gli avversari, le scie, due sole corsie, i sorpassi in discesa – suggerisce come l'interazione, pure parecchio sentita, segua di pari passo la scalabità e dia il suo meglio al crescere del numero dei giocatori.

Cinqueee! Cinqueee! Cinqueee!

Ski Tour Biathlon poligono Germania
Cinque tedesco (almeno per gioco)
Tutte le regole del movimento non valgono sulle tessere poligono, che del resto presentano una corsia unica. Quando uno skeeple raggiunge la casella di tiro si ferma e, dal round successivo, può cominciare a sparare secondo le modalità che descrivo a breve, mettendoci tutti i turni necessari. Al termine del poligono si devono compiere giri di penalità da tre caselle per ogni numero dispari di errori (un giro per uno o due errori, due giri per tre o quattro errori, tre giri per cinque errori: non molto elegante, né attinente alla realtà; ma necessario per motivi di bilanciamento).

L'energia è indicata da cinque segnalini cuore su altrettante colonne che, almeno nelle plance base, presentano una prima casella verde seguita da una gialla, una rossa e una blu (il regolamento suggerisce di partire da quella gialla nel caso di gare brevi, tipicamente con due soli poligoni invece che quattro). Il colore delle caselle ha influenza sia nella gestione dei dadi – per ogni cuore sul blu bisogna scartare cinque e poi sei dai dadi lanciati – sia soprattutto in quella del poligono; ogni bersaglio dei cinque da colpire è infatti associato a una di queste colonne: il tiro viene provato con il dado personalizzato del colore dell'energia corrispondente (dal dado verde che ha cinque risultati "colpiti" e uno "mancato" al blu, che ha due bianchi e quattro neri). Infine, quando il giocatore deve pagare energia, ma non può abbassare ulteriormente uno dei cuori, è costretto a stramazzare al suolo e abbandonare la gara.

Sprint

Ski Tour Biathlon segnalini sciolina
Sciolina
Accenno brevemente ai gettoni sciolina: degli otto in dotazione a ogni colore il giocatore ne può scegliere sei e disporseli nell'ordine voluto (o casualmente, come suggerisce l'autore su bigigì, soprattutto alle prime partite).

Una volta per round si può utilizzare uno dei gettori esterni, risolvendone tutti gli effetti nel caso ce ne sia più di uno: ciò può generare qualche dubbio in alcuni casi (per esempio col gettone che permette di riprovare a colpire due bersagli mancati, che va giocato dopo il primo errore), ma nulla di insormontabile. In generale i gettoni permettono di usare delle ricariche, avere sprint o colonne di dadi gratuite, usare un dado virtuale in più o uno in meno – cosa che può essere utile per esempio se non si vuole arrivare addosso a un giocatore, oppure se per qualche motivo si vuole restare fermi pur dovendo prendere dadi dalla plancia.

Al netto di qualche minima complicazione, quello dei gettoni sciolina è un'aggiunta strategica – nella doppia scelta iniziale – e tattica – nell'utilizzo – che da un lato aumenta la profondità del caso riducendo al contempo gli effetti dell'alea (che si fa sentire, non vi stupirà) in talune circostanze finanche cruciali; dall'altro prova come detto a rinforzare l'ambientazione, pur in una maniera del tutto astratta.

(Poi nulla vieta di voler riprodurre una situazione reale, scegliendo – o addirittura mischiando – i segnalini a piacimento.)

Inseguimento

Ski Tour Biathlon preparazione sprint
Preparazione per una sprint tra Paesi nordici
Il regolamento, al netto di qualche eccezione, è tutto sommato semplice e peraltro è scritto in una maniera tanto concisa quanto impeccabile nei contenuti, sebbene qualche esempio in più avrebbe giovato, soprattutto per la fase di movimento.

Detto tra le righe della scalabilità (buona, non ottima), dei materiali (buoni, non ottimi) e dell'eleganza (buona, non ottima), un accenno va fatto anche all'ergonomia. Per quanto straordinariamente evocativi (non esagero), i dischetti per il poligono sono davvero piccoli e, peraltro, contati: un paio di riserva forse in qualche fustella un po' di posto l'avrebbero trovato; anche i cuori di legno per l'energia non sono enormi e, se uno fa poca attenzione, qualche casino lo può combinare; della sagomatura delle plance ho già detto, mentre da notare è anche come in caso di assembramenti – cosa che nel biathlon si può fare, tranquilli – trovare posto in una singola casella (quelle del giro di penalità, per esempio) per tutti gli skeeple può richiedere qualche accorgimento.

Tutte piccolezze, comunque: i difetti di Ski Tour: Biathlon non stanno certo qua.

Gare da scartare

Ski Tour Biathlon dadi
Piace anche ai tedeschi
Il giochino dei dadi è la meccanica principale del gioco e val la pena spenderci due parole.

L'idea dell'autore, presumo, era quella di fornire uno strumento per dosare la forza delle azioni tenendo debitamente conto dell'alta aleatorietà del biathlon (condizioni metereologiche, fatica accumulata, vento, materiali, carabine "pesanti" da ultimo poligono e quant'altro); in questo senso, la tabella dei dadi funziona: non è facile riuscire a fare un'azione – sia di movimento o di sparo – a piena forza, ossia con cinque dadi e ancora meno è facile riuscirci nel momento in cui serve davvero.

Ancora, tenersi la plancia piena di dadi, magari accumulandone in più colonne, implica tirarne meno nei turni sccessivi, così da dare luogo a un micro-bilanciamento a breve termine sicuramente apprezzabile.

Il rovescio della medaglia, al netto di parecchi tiri da scartare – soprattutto i cinque – che però ci stanno, è la relativa carenza di scelte nella gestione dei dadi: il posizionamento è obbligato – con l'eccezione dei soli sei, come detto, comunque sottoposti a dei vincoli; e anche la scelta dei dadi da scartare per eseguire l'azione lascia in alcuni casi poche alternative. Il tutto a servizio, va detto, di un gioco che pur nel suo essere pseudo-simulativo – o quantomeno sufficientemente ambientato – vuole essere estremamente semplice e davvero rimanere alla portata dei giocatori casuali, soprattutto pensando a quei Paesi di cui prima in cui il biathlon è sport tra i più seguiti.

Ski Tour Biathlon poligono
Poligono
Rimane comunque un meccanismo tutto sommato orginale e di assimilazione tutt'altro che proibitiva; magari non avrà una gran profondità, ma di sicuro fa il suo.

Fette di salame

Un gioco sul biathlon, che non è uno sci di fondo in cui si spara, bensì un sport in cui i due fondamentali hanno pari importanza, deve riuscire a valorizzare entrambe le parti.

Si può dire che Ski Tour: Biathlon, grazie alla sua struttura in cui su una base comune contemporanea si innestano alternativamente le due azioni possibili, a suo modo e per il pubblico a cui si rivolge, ci riesce.

Certo, con poche tessere, solo venti; ma tranquilli: Olsson sta già chiedendo consigli per una futura espansione.

 

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Commenti

Gioco interessante dalle meccaniche originali e dal tema accattivante: mi hai fatto venire una gran voglia di provarlo! Complimenti per la recensione e per il voto!!!

Doppio post scusate

Me lo ricordo in kickstarter, è interessante.

La meccanica di sparo è solo di dadi colpito/mancato?

Non appena hai pubblicato l'articolo il gioco era presente sui mercatini di Facebook! Ti sfruttano per alzare i prezzi! Comunque sei il migliore!

Recensione molto bella e sentita! Ma quindi la prossima sarà su salsiccia e polenta?

Azy01 scrive:
La meccanica di sparo è solo di dadi colpito/mancato?

sì; ma ambientata molto bene con la meccanica della stamina che dice quale dado utilizzare.

Tullaris scrive:
Recensione molto bella e sentita! Ma quindi la prossima sarà su salsiccia e polenta?

Quasi quasi...

Sembra veramente un gioco molto tematico. Non ho idea di come giri meccanicamente (dovrei provarlo), ma l'ambientazione c'e' tutta ed ho scoperto cos'e' il biathlon e la sua storia.Come al solito complimenti per l'articolo.

non si fa così ... adesso lo voglio provae,  e per me provare spesso equivale a comprare :\

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