Ambientazione
Assolutamente elementare, il gioco prevede la presenza di quattro cucchiai, ciascuno fissato a un angolo della plancia di gioco (che raffigura un piatto di spaghetti) e quattro forchette di diverso colore (giallo, verde, rosso, blu).
Ogni forchetta è collegata attraverso un filo (spaghetto) del suo stesso colore a uno dei cucchiai.
Ovvio che sarà una gara a chi mangia di più.
Il Gioco
Nella fase di preparazione si fissano le forchette ai cucchiai e si "spargono" i 4 fili colorati (spaghetti) sul piano di gioco.
La plancia è bucherellata e, una volta sparsi gli spaghetti, occorre inserire in ogni buchino uno degli ingredienti.
La forma degli ingredienti è tale per cui gli spaghetti si andranno ad avvolgere via via attorno ad essi così da creare delle complicanze al riavvolgimento dello spaghetto sulla forchetta.
Il primo giocatore lancia il dado, su cui sono raffigurati i vari ingredienti + un jolly, quindi, a seconda del simbolo ottenuto, decide quale ingrediente con quel simbolo prelevare dalla plancia di gioco, in maniera tale da liberare il più possibile lo spaghetto del proprio colore ed evitare di aiutare gli altri.
Una volta estratto un ingrediente i giocatori devono girare la propria forchetta, così da riavvolgere attorno ad essa lo spaghetto del proprio colore.
Durante il gioco gli spaghetti possono liberarsi da un ingrediente ma, solitamente, andranno ad ancorarsi su un altro.
Vince il gioco chi per primo riesce a riavvolgere tutto lo spaghetto attorno alla propria forchetta.
Da bambina ho amato questo gioco.
E' stato a lungo pubblicizzato in TV ed esisteva anche un gioco simile durante la trasmissione di "Bim Bum Bam" (lavaggio del cervello??).
E' ovviamente indirizzato ai bambini ed è abbastanza divertente. C'è un principio di competitività e il gioco ha anche un pizzico di strategia: occorre cercare di avvantaggiare solo sé stessi, quindi anche l'ordine di estrazione degli ingredienti è importante.
Forse un po' troppo poco longevo: alla lunga diventa noioso.
I materiali non sono eccellenti e soprattutto gli ingredienti tendono a rompersi facilmente nella fase di inserimento ed estrazione dalla plancia.
Occorre avere un po' troppa fortuna: il gioco ha un po' di strategia ma fondamentalmente le azioni sono dettate dal dado.