Come sempre, i giochi che recensite mi attirano molto!
Ad Essen 2015 il titolo che più di tutti ci aveva colpito, e che ancora oggi rimane in alto nella nostra classifica di gradimento e tra i giochi più giocati della nostra collezione, è stato sicuramente Hack Trick. Per questo motivo quest'anno avevamo tra i nostri "sorvegliati speciali" Vikingdoms, astratto per due giocatori prodotto sempre dalla Mind Fitness Game per mano dello stesso autore: József Dorsonczky.
Vikingdoms riprende le regole di un vecchio gioco dell'autore - Six making -, aggiungendo però nuove condizioni di vittoria che rendono il gioco ancora più profondo.
Il Gioco
Al proprio turno il giocatore può scegliere tra:
- piazzare una delle proprie pedine in uno spazio vuoto della mappa;
- muovere una delle proprie pedine sopra un'altra pedina già posizionata formando una truppa.
Quando si sceglie di muovere, il giocatore è libero di prendere dalla cima della pila un qualsiasi numero di pedine, di qualsiasi colore esse siano; va tenuto presente che ogni gruppo di pedine si muove in modo diverso a seconda del numero di pezzi da cui è composto (a prescindere da quanti pezzi si decide di spostare), secondo i movimenti degli scacchi:
- una pedina da sola si può muovere soltanto in una casella adiacente;
- una pila composta da due pedine si può muovere orizzontalmente o verticalmente di quanti spazi si vuole (come la torre);
- una pila composta da tre pedine si muove a "L" (come il cavallo);
- una pila composta da quattro pedine si può muovere diagonalmente di quante caselle si vuole (come l'alfiere);
- una pila di cinque pedine si può muovere orizzontalmente, verticalmente e diagonalmente di quante caselle si vuole (come la regina).
I giocatori si alternano nel posizionare o muovere le pedine fino a quando, applicando la regola d'oro del gioco che obbliga un giocatore che può formare una pila di sei pedine con in cima una pedina del proprio colore a farlo, uno dei due sfidanti riesce a vincere la manche. Quel giocatore sceglie quindi una delle due tessere in palio (accoppiate e visibili sin da inizio partita) e la aggiunge al proprio villaggio, assegnando l'altra all'avversario. Durante questa azione, in base ai simboli sulle tessere, si possono prendere prigionieri, ovvero rimuovere pedine all'avversario, ottenere una tessera speciale nave che fornisce abilità ai giocatori o ancora perdere una tessera che viene rubata dall'avversario se si collezionano due simboli rivolta.
Considerazioni
Questo profondità dà al titolo una rigiocabilità infinita, due sfidanti che approcciano Vichingdoms scopriranno di partita in partita nuove finezze dovendosi adattare al setup sempre casuale. E altresì vero che un giocatore esperto per lo stesso motivo riuscirà sistematicamente a vincere un giocatore alle prime armi.
Una nota di merito va sicuramente ai materiali di qualità, belli da vedere e splendidamente funzionali. La scatola è piccola e compatta e all'interno la proporzione tra gioco e aria é di 9 a 1. Le stesse fustelle hanno pochissimo spazio inutilizzato, segno di una grande cura da parte dell'editore. Il regolamento occupa una paginetta, ma è chiaro ben scritto e ricco di esempi.
Lodevole lo sforzo di cercare di ambientare il tutto con l'idea di vichinghi che vadano a razziare villaggi per stabilire il miglior capoclan, ma l'ambientazione è solamente un pretesto, per quanto azzeccato, e il gioco rimane fondamentalmente un astratto. Come abbiamo detto, Vichinghi riprende la meccanica di Six making quindi, se state cercando originalità e già conoscete il predecessore, qui trovate solo un miglioramento che riteniamo comunque molto valido. Adoriamo la durata del gioco che, in proporzione alla profondità che regala, è assolutamente eccezionale: una partita dura al massimo quindici minuti, permettendo più e più sfide nel corso della stessa serata.
Anche quest'anno, quindi, József Dorsonczky con noi ha fatto centro; pur essendo meno proponibile e immediato di quel piccolo capolavoro che per noi rimane Hack Trick, Vikingdoms è un gioco di tutto rispetto dedicato a giocatori più assidui e che abbiano voglia di dedicare al gioco tutto il tempo che necessita per poter essere apprezzato al meglio.
Segnaliamo infine un bug che abbiamo riscontrato. La Giullaressa è imbattibile.