
Ma scusate il voto recensore non sarà micca zero?
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Ambientazione
Il gioco di Yedo (nome medioevale della odierna città di Tokyo) rappresenta la lotta che intercorre fra più clan (giocatori) per accaparrarsi la stima, e quindi il prestigio che deriva dal divenire il clan preferito, del nuovo Shogun Hidetada Tokugawa salito al potere dopo la morte del padre.
Il Gioco
Per fare questo (ottenere più punti prestigio possibili) occorre risolvere determinate missioni, rappresentate dalle carte, divise per colore. Infatti ogni colore rappresenta la difficoltà della missione: a partire dalle più semplici di colore verde fino alle più difficili di colore nero. Fra queste è presente la missione delle missioni: uccidere lo Shogun, che, una volta portata a termine, fa concludere il gioco immediatamente anche prima dell'ultimo turno.
Nelle carte missioni, molto esaustive con anche un breve resoconto storico della stessa, sono indicati gli elementi occorrenti per la buona riuscita della stessa e le eventuali ricompense.
Tali elementi possono essere sia equipaggiamento specifico, sia miglioramenti del proprio clan, sia la necessità di avere un proprio discepolo appostato nel luogo/luoghi giusti.
Vari segnalini armi e miglioramenti possono essere infatti acquistati o tramite un'asta iniziale o comprati direttamente sul tabellone.
Il tabellone rappresenta la città di Yedo divisa in due settori. In quello che circonda la città vanno piazzati i vari miglioramenti e le carte ottenibili durante la fase d'asta mentre la parte centrale raffigura il cuore della città stessa diviso in quartieri. Ogni quartiere fornisce determinate azioni da svolgere o benefici da ottenere per lo più tramite pagamento.
Il turno di gioco si svolge principalmente in due fasi. Una prima fase d'asta, che coinvolge tutti i giocatori contemporaneamente, e una seconda fase di piazzamento, da svolgere singolarmente rispettando l'ordine di gioco.
Nella fase d'asta è il primo giocatore di turno a selezionare l'oggetto dell'asta tra miglioramenti e carte varie. dando inizio all'asta. Colui che se l'aggiudica paga il bene acquistato e il gioco riparte con un altro giro d'asta a cui parteciperanno i giocatori rimasti fino a che tutti non avranno ottenuto almeno un beneficio.
La fese successiva prevede invece il piazzamento dei propri discepoli nei vari quartieri della città allo scopo di compiere una missione o per conseguire il beneficio offerto da quartiere stesso.
Nel fare questo occorre prestare attenzione al movimento della guardia cittadina che, spostandosi tra i quartieri, arresterà tutti i discepoli presenti nella sua zona di arrivo.
Considerazioni
Il gioco, pur non rappresentando una novità assoluta per quanto riguarda le meccaniche presenti, è un buon esempio di gestionale con una discreta interazione tra i giocatori, fra la fase d'asta iniziale e la successiva fase di piazzamento. Le regole sono facilmente assimilabili e la curva di apprendimento è piuttosto veloce. Le strategie da poter usare sono diverse anche se una parte del successo dipende dalla fortuna nella scelta delle carte dei vari tipi. Il fattore aleatorio è comunque abbastanza gestibile attraverso una adeguata scelta strategica.
Lo reputo un buon gioco, soprattutto per coloro che come me sono affascinati dal medioevo orientale e dalle sue vicissitudini storiche.
Le carte missioni aiutano molto nel creare la giusta immersione nel mondo simulato con un testo scritto che ne illustra gli scopi. Il portarle a termine, soprattutto nel caso delle più complesse, dà una grossa soddisfazione: bisogna infatti programmare attentamente ogni singola mossa, cercando, ove possibile, di avere anche qualche alternativa pronta nel caso qualche cosa non vada per il verso giusto!
A rompere la propria pianificazione intervengono talvolta, infatti le carte evento, alcune delle quali veramente deleterie, che potrebbero frustrare alcuni tipi di giocatori. Io le ritengo invece ritengo indispensabili se si vuol godere appieno del gioco. Anche nella vita sono gli imprevisti peggiori quelli che, se affrontati nel modo giusto, danno più soddisfazione nel superarli.
Il gioco presenta comunque due livelli. Uno per principianti (livello Geisha) e uno per esperti (livello Shogun), la cui differenza principale è nella presenza di carte dall'effetto più o meno devastante per le strategie dei giocatori.
L'interazione tra i giocatori è presente, non solo nella fase d'asta iniziale ma anche nel piazzamento dei "lavoratori": molte volte ci si può pestare i piedi a vicenda. Per non parlare della presenza della Guardia Cittadina che con i suoi spostamenti non sempre prevedibili, crea un ulteriore elemento di disturbo per l'esecuzione dei nostri piani.
Insomma un gioco che consiglio caldamente per l'atmosfera che riesce a creare pur senza far urlare al miracolo e per la giocabilità indipendente dal numero di giocatori. Le partite sono sempre tirate e molte volte si vincono con un minimo scarto.
La pianificazione gioca un ruolo fondamentale, quindi se siete appassionati di tutti questi elementi è il gioco che fa per voi.
Se invece ritenete frustrante stare ad aspettare la carta giusta o una combinazione di piazzamenti a voi favorevole, potreste trovarlo ripetitivo e forse anche noioso.
Gioco che scala molto bene a seconda del numero di giocatori anche se più si è più aumentano le possibilità di darsi fastidio.
Regole chiare e meccanica fluida.
Buona componentistica, tabellone veramente grande e carte (specie quelle missione) molto dettagliate.
Non una novità assoluta.
Alcuni componenti come le tessere piuttosto delicati e facilmente rovinabili.
Abbondante testo nel gioco ma che non influenza la partita.
Nel numero massimo di giocatori potrebbe durare abbastanza.
Ma scusate il voto recensore non sarà micca zero?
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sono recensioni vecchie: nel passaggio al nuovo sito hanno perso il voto.Ma scusate il voto recensore non sarà micca zero?
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