
Io Killa, dopo l'esperienza con il preordine di First Martians, non preordinerò mai più giochi dalla Portal. Prima attenderò qualche recensione. Questi fanno playtestare i giochi a chi li preordina, li sistemano e poi li vendono ai negozianti.
I giochi con le quattro X di Explore, Expand, Exploit più Exterminate garantiscono emozioni memorabili. Alien Artifacts cerca ambiziosamente di condensare le stesse sensazioni usando esclusivamente carte e tempo di gioco contenuto.
La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole ed in nessun modo ha valore di recensione.
Alien Artifacts, di Marcin Senior Ropka e Viola Kijowska, è un gioco di carte di peso medio da 2 a 4 giocatori, tempo stimato in 60 minuti che si basa su combo di carte per creare un motore di gioco con cui dovremo portare alla vittoria il nostro impero interstellare.
Il turno del giocatore consiste obbligatoriamente nell'effettuare una azione tra le 7 disponibili, usualmente si associano a spendere Risorse per costruire le basi del proprio impero. Ogni carta Risorsa è formata da due righe di simboli ed un numero al centro; quando dovremo spenderne per pagare un costo attiveremo una sola delle due righe. Il numero al centro, che va da 1 a 4, è utilizzato solamente durante i combattimenti. Infine non potremo avere in mano più di 3 carte Risorsa e giocarne più di 2 per singola azione .
Le tre azioni più comuni ci permetteranno di costruire Astronavi, Tecnologie oppure Pianeti per il costo di 5 risorse del simbolo corrispondente, ogni carta è a doppio uso; logistico e operativo:
Per concludere rapidamente la panoramica sulle azioni possibili sarà anche possibile spendere soldi per acquistare carte dai mazzetti corrispondenti, preparare risorse per il turno futuro, commerciare in risorse per fare soldi, rimuovere i danni che gli altri giocatori hanno causato alle vostre strutture, far partire un offensiva con tutte le proprie astronavi, attivare le proprie tecnologie sul lato operativo per produrre punti vittoria e per finire far produrre risorse ai propri pianeti sul lato operativo.
Appena il mazzo di pesca delle Risorse dovrà essere rimescolato il contatore dei turni avanzerà, al termine del prefissato numero di turni il gioco terminerà e il giocatore con più punti vittoria sarà il vincitore.
Già dalla lettura del regolamento ho capito subito che Alien Artifacts è la my cup of tea.
E quindi gioco top e degno successore di Race For The Galaxy? Io lo spero. ma non vi nascondo che ho qualche dubbio.
Un secondo punto, molto personale, l'azione che permette di mettere nuove carte non risorsa nella propria mano permette di prendere solo la prima carta del mazzo e con uno spreco di ulteriori soldi, che non sembrano una risorsa facile da ottenere, di andare a scavare nel mazzo. Se da una parte aumenta l'interazione indiretta sul rubarsi la carta in cima bisognerà vedere se ci saranno abbastanza tecnologie per limitare la possibilità di rimanere con solo spazzatura in cima ai mazzi. Usalmente nei giochi di carte preferisco sempre avere possibilità di scelta e di cercare nel mazzo ciò che mi serve, chiamatela sindrome da giocatore di Magic se volete, per abbassare l'influsso della fortuna.
Il terzo punto, probabilmente quello più importante, è l'effettiva presenza di interazione in Alien Artifacts. L'azione di combattere contro gli altri giocatori al tavolo sembra sconveniente rispetto attaccare un pianeta alieno. A parità di impegno di navi e contando l'influsso della fortuna sulla carta Risorsa girata dal mazzo mi pare che il divario tra le ricompense sia un pò troppo alto. Far perdere un punto vittoria e soprattutto piazzare segnalini blocco per inibire l'utilizzo delle carte degli imperi avversari è un sistema già utilizzato in altri giochi senza gran successo, in quanto può essere aggirato utilizzando un azione oppure soldi per attivare lo stesso la carta danneggiata. Insomma in un gioco di carte l'attacco deve essere soddisfacente e come è stato declinato mi pare poco appagante.
Infine non mi pare ci sia la ricerca della grande innovazione ma piuttosto la voglia di creare un gioco da solide basi già conosciute. Vedo qua e la spunti degli altri giochi di carte della Portal Games, un sistema di generazione risorse di Race For The Galaxy, i tasselli blocco da Manhattan Project e cosi via.
Nonostante tutti questi dubbi l'ho già preordinato e quindi acquisto sicuro per me, i potenziali pregi soverchiano ampiamente i dubbi. In definitiva non vedo l'ora di metterlo sul tavolo.
Killa_Priest Hype-O-Meter: 8.5
Io Killa, dopo l'esperienza con il preordine di First Martians, non preordinerò mai più giochi dalla Portal. Prima attenderò qualche recensione. Questi fanno playtestare i giochi a chi li preordina, li sistemano e poi li vendono ai negozianti.
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