Bella recensione. Personalmente lo adoro, lo trovo divertente e leggero al punto giusto. Qualche consiglio su un titolo simile non app driven?
Rieccoci qua con la nostra rubrica american, a parlarvi di un titolo che mi ha conquistato da subito, appena provato, tanto da metterlo immediatamente sul podio dei miei dungeon crawler preferiti: sto parlando del "sommo" Chtulhu Death May Die (CDMD d'ora in poi). Questo titolo è stato ideato da due ottimi autori, Eric M. Lang, game designer poliedrico e ideatore di ottimi strategici e Rob Daviau, altro autore duttile con tendenze più american e che stimo molto: ama associarsi ad altri per lo sviluppo di nuovi titoli e in questa circostanza sono convinto che abbia temperato il determinismo tipico di Lang con una buona dose di alea.
Il gioco è edito da CMON ed è un simil dungeon crawler a scenari, cooperativo puro da 1 a 5 giocatori, che implementa meccaniche di punti azione, tiro dadi, scenari variabili, poteri variabili. Attualmente sono uscite e disponibili in retail già due "stagioni" di questo gioco (pack di episodi), numerosi pack di Grandi Antichi (Chtulhu e Hastur inclusi nella prima stagione, gli altri da acquistare a parte) e una terza stagione è in arrivo tramite crowdfunding, assieme ad un nuovo stand-alone chiamato Fear of the Unknown.
Il setup richiede di aprire una delle scatolette incluse nel box che racchiudono il materiale specifico per l'episodio che si vuole intavolare (ce ne sono 6 per ogni stagione) e che indicheranno come comporre le tessere dello scenario e dove piazzare i mostri e gli oggetti iniziali (niente mappa da scoprire quindi), qual è l'obiettivo tematico e quali sono le azioni speciali richieste per completarlo.
Le azioni base dei personaggi, chiamati Investigatori, sono sempre il movimento fino a tre caselle, lo scambio di oggetti con un altro investigatore nella casella, la cura di punti Vita o Tensione (vedremo poi) solo se la casella non è occupata da nemici e l'attacco. Il combattimento, sia per l'attacco degli Investigatori che dei nemici, viene effettuato attraverso il lancio di dadi custom che possono presentare quattro simboli differenti, a volte anche associati: punto esclamativo (attacco andato a segno), senza icone (nullo), girandola (può rappresentare un successo con determinate abilità attive) e tentacolo (avanzamento nella track follia). I tre dadi base sono neri, mentre quelli che otterrete potenziandovi avranno una diversa distribuzione dei simboli e non presenteranno lati col tentacolo.
Durante la partita la sanità mentale di questi atipici eroi scenderà quindi inevitabilmente la china, avvicinandoli alla morte ma rendendoli anche più forti, in un crescendo di mazzate, esplosioni ed emozioni. Anche i nemici (dai cultisti, ghoul, vampiri del fuoco e chi più ne ha più ne metta), pure vulnerabili, non saranno da meno e continueranno a spawnare a ripetizione. finché, se si porta a termine l'obiettivo di scenario, inevitabilmente giungerà a dar loro manforte il Grande Antico selezionato ad inizio partita; ognuno di essi è caratterizzato da abilità ed evoluzione peculiari: hanno tutti tre "fasi" in crescendo di difficoltà, perché le loro abilità e i malus che infliggono agli Investigatori si sommano, e sono invariabilmente fortissimi. A questo punto bisognerà convergere contro il Grande Antico e sparare tutto ciò che si ha nel tentativo di abbatterlo, in puro stile "last one standing", poiché basterà la sopravvivenza anche solo di un eroe per garantire la vittoria. In questa fase finale è spesso necessario decidere di sacrificarsi, facendo quanto più danno possibile e portandosi quanti più mostri con sé, allo scopo di permettere ad un altro giocatore di finire il dannato Orrore Cosmico di turno.
Sei scenari con obiettivi anche molto differenti, mostri e Grandi Antichi con abilità e alleati peculiari, tanti personaggi diversi (sopratutto in edizione ks) garantiscono al gioco un'ottima dose di immersività e rigiocabilità, peraltro potenzabili con le numerose espansioni già elencate. Insomma, un titolo che un buon americanista a mio avviso dovrebbe avere in libreria!
Bene, anche questa puntata della rubrica è terminata, quindi ci vediamo alla prossima!
Un saluto dal vostro Americalberto, magari ci si becca al Modena Play