Abbiamo potuto provare Booo! al Festival des Jeux di Cannes lo scorso febbraio, quando il titolo è stato rilasciato sul mercato francese. Non del tutto una novità, quindi, questo titolo per due-sei giocatori della durata di trenta minuti che richiede ai giocatori di sfruttare il pensiero procedurale, utilizzando una meccanica che ci ha ricordato molto quella di Ricochet Robots.
Il gioco
in
Booo! i giocatori sono degli
aspiranti fantasmi spaventatori e, in un castello scozzese, cercano di battere gli altri fantasmi in velocità per spaventare gli ignari occupanti del castello. Dopo aver creato il piano di gioco e aver piazzato il fantasma al centro del tabellone, si prende uno dei segnalini
visitatore, il quale va posizionato in una zona del castello stabilita dall'intersezione di righe e colonne riportate sul retro del segnalino stesso - tale posizione può variare di partita in partita. Nel momento in cui il visitatore è posizionato, tutti
simultaneamente cercano di visualizzare il percorso grazie al quale il fantasma può raggiungere il malcapitato. Il fantasma può
passare per i corridoi e attraversare i muri passando attraverso quelli di un solo colore (per esempio, nell'immagine a fianco il fantasma passa solo attraverso muri bianchi).
Ci sono inoltre dei segnalini aggiuntivi che permettono di passare atraverso le botole, oppure di
cambiare il colore utilizzato per il movimento. Nel momento in cui un giocatore crede di aver visualizzato il percorso grida "Bu!" e annuncia il colore utilizzato. Se la risposta è corretta, il giocatore vince il segnalino
visitatore e prende un segnalino
muro del colore corrispondente a quello utlizzato nello spostamento (dalla riserva o dal giocatore che lo possiede). Nei turni successivi quel giocatore non potrà più passare attraverso muri di quel colore.
il gioco termina quando un giocatore ha spaventato cinque turisti o ha quattro muri di fronte a sè (vincendo la partita); oppure quando si esaursiscono i segnalini visitatore: in questo caso vince chi ha di fronte a sè più segnalini muro e turista.
Prime impressioni
Quando ci siamo seduti al tavolo
credevamo di trovarci di fronte ad un gioco per bambini, non solo per il
7+ riportato sulla scatola, ma per i colori molto accesi, per la pedina del fantasma che ricorda Baldovino di
Fantascatti e per i
disegni molto cartoneschi dei turisti.
Il gioco però, come è facile intuire dal breve riassunto qui sopra, è molto tosto. Il regolamento è semplice ma visualizzare le strade tutto, fuorché facile. La meccanica, per chi come noi considera Ricochet Robot un capolavoro, è sicuramente stimolante - ma non per il target cui è proposto il gioco. Inoltre, la mappa - tra colori accesi e linee volutamente storte per ricordare un castello sghembo - non aiuta. Se si aggiungono inoltre i segnalini speciali (senza i quali alcuni schemi sarebbero irrisolvibili) e gli impedimenti dati dai segnalino muro di fronte a sé, la sfida diventa veramente ardua.
Non un brutto gioco, insomma; ma di certo non un gioco per famigile e bambini.