La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione.
Il buon vecchio Uwe, preso dalla frenesia di sfornare giochi a getto continuo (manco fosse Knizia), ricorre alle buone idee di un ex playtester esordiente, che aveva già creato le precedenti promo del gioco.
A dir il vero La festa per Odino non è stato un gioco che ho apprezzato subito alla prima partita; ma col tempo, come un rumore di fondo, è andata crescendo la voglia di rigiocarci, fino ad arrivare a conquistare un posto nella ludoteca ed un discreto numero di partite in due giocatori.
Quindi quando ho visto questa espansione, mi sono chiesto cosa potesse andare ad aggiungere a un gioco già abbastanza mastodontico di suo? Beh… si potrebbe rispondere tutto e niente.
Come per il base, l'espansione è pensata per un pubblico di 1-4 giocatori assidui, dai dodici anni in su; è basata su piazzamento lavoratori e tessere per creare degli schemi - o composizioni?
Riassunto di gioco
Più che di modifiche al regolamento originario, bisogna parlare di aggiunte e modifiche alla componentistica del gioco apportate da questa prima espansione (è ovvio che ce ne saranno altre); pertanto troveremo nell’ordine:
- un altro porta-risorse dove sarà possibile sistemare le nuove merci, che saranno a forma di U - erbe aromatiche/maiali, corna/utensili - oppure rettagolari 5x2 - cavalli e pelli/vadmal (quest’ultimo è un tipo di tessuto grezzo ricavato dalla lana usato all’epoca);
- una nuova plancia delle azioni componibile a seconda del numero di giocatori, suddivisa in tre plance a doppia faccia che vanno a sostituire quella del base, e che sono comprensive di azioni nuove o modificate;
- sei edifici unici che verranno distribuiti ad inizio partita, uno per giocatore;
- quattro nuove plance esplorazione a doppia faccia (A-D) che possono sostituire le isole del base o essere aggiunte (due o quattro); nel caso di partite in tre o quattro giocatori viene raccomandata quest’ultima opzione;
- una seconda plancia ovale dove sistemare le tessere speciali forgiabili con un costo in spade inferiore a nove - è stata aggiunta una nuova azione che riguardo solo queste tessere. In generale sono state aggiunte sei nuove tessere speciali;
- una nuova plancia per le navi dove andranno posizionate le otto tessere piccola migrazione, che permettono di effettuare la migrazione anche con le baleniere e occupano un solo spazio del banchetto;
- un’ulteriore striscia di montagna;
- sedici gettoni punti vittoria.
Mentre quello che cambia in sostanza nelle regole e nelle azioni è quanto segue:
- la riproduzione dei cavalli segue le stesse regole di mucche e pecore. I maiali figliano ogni turno, pertanto la tessera non possiede un lato gravida;
- è stata aggiunta una quinta colonna di azioni che richiede l’utilizzo dell’ultimo vichingo rimasto al giocatore o degli ultimi due. Se si sceglie questa opzione è possibile giocare anche una carta occupazione;
- non sarà più possibile utilizzare il legno per migliorare il dado nella caccia o nella pesca: si dovranno utilizzare solo le carte armi;
- sono aumentati gli spazi azione che permettono di ricevere le plance esplorazione, di effettuare migrazioni (come abbiamo visto anche con le baleniere), di saccheggiare e di costruire baleniere;
- c’è una nuova azione che permette di scartare una carta occupazione dalla mano per due monete o tre nuove carte;
- ogniqualvolta si dovrà giocare una carta occupazione, sarà possibile scartarla per ricevere in cambio un gettone punto vittoria.
Prime impressioni
Come cambiano i tempi: una volta i giochi di Rosenberg erano completi e perfettamente oliati e, soprattutto, non avevano bisogno di espansioni correttive. Se da un lato si può obiettare che questa espansione non cambi nulla o quasi perché, in termini di regole, non ci sono grosse variazioni, dall’altro l’aver deciso di sostituire completamente la plancia delle azioni con una modulabile a seconda del numero di giocatori rivoluziona completamente il gioco - e non solo in termini di scalabilità, ma anche di strategie applicabili.
Avrò fatto al massimo un paio di partite in quattro giocatori e
non è che mi avesse convinto granché la soluzione adottata delle plance aggiuntive, che permettevano di copiare un’azione da due delle quattro colonne scelte a caso ad inizio partita.
Quindi ben vengano i cambiamenti; ma tutto ciò mi lascia un po' di amaro in bocca, perché adesso La festa per Odino mi dà la sensazione di essere un gioco manchevole in pieno stile Fantasy Flight - mai senza espansione. E, anche se lo gioco con piacere, quasi esclusivamente in due, sento il bisogno necessario di prendere questa espansione, perché rappresenta un miglioramento sostanziale nella scalabilità e, presumibilmente, anche un correttivo di tante altre piccole sbavature.