Giochi Totalizzanti

Giochi totalizzanti
TdG

Con questo piccolo articolo voglio solo esprimere una mia impressione riguardante una tendenza attuale nel mondo dei board games. Perdonatemi le generalizzazioni e i paragoni con i rapporti amorosi umani, le parole mi sono uscite dal cuore, non leggete quanto segue con atteggiamento troppo “german”.

Editoriale
Giochi

Mi sono reso conto che ultimamente stanno uscendo sempre più giochi totalizzanti. Sono titoli a cui non basta una botta e via od una sola avventura appassionante. Richiedono dedizione, un rapporto duraturo e impegnativo, per essere compresi e goduti. Non sono il corso di potenziamento muscolare di un mese che ti dà subito risultati, quali magari un ingrossamento dei bicipiti temporaneo, ma sono il corso di Yoga che ha bisogno di molto tempo e costanza, ma può arrivare a cambiarti il modo di vivere permanentemente. Se inizi la storia con loro e decidi di portarla avanti ti regalano un'esperienza indimenticabile.

Dividerei i  “giochi da sposare” in tre categorie, anche se alcuni rientrerebbero in più di una. Farò alcuni esempi, anche citando giochi non di recente uscita e giochi di futura pubblicazione:

  1. Giochi molto complessi e/o lunghi e/o costosi: Kingdom Death, Medioevo Universalis, Through the Ages. Sono quelli che con una o due partite ti permettono solo di conoscerne il primo strato. Sono quelli con cui ci devi giocare per molte ore per gustarne a pieno le meccaniche ed entrare profondamente nella partita. Oppure sono quelli che semplicemente hanno un costo così elevato che, se non sei un collezionista puro, non puoi permetterti di acquistarli per giocarci poco.
  2. Giochi a Campagna: Skull Tales, Mechs and Minions, Mice and Mystics, Middara. Le campagne esistono nei board games da molto tempo ma ora si sta puntando sempre di più sull'aspetto narrativo, sulla struttura a bivi e su campagne lunghe (60-80 ore). Se non giochi con continuità con le stesse persone, dedicando parecchie serate allo stesso titolo, ti diverti ugualmente, ma ti perdi pezzi di storia, non vedi il tuo personaggio crescere e non ti immergi bene nell'universo ludico del gioco.
  3. Giochi Legacy: Pandemic Legacy, First Martians, Gloomhaven, Charterstone. Sono quelli in cui si effettuano modifiche permanenti al gioco, applicando adesivi, aprendo scomparti segreti, modificando il regolamento del gioco. Regalano l'esperienza più totalizzante ma sono i titoli più ostici. Ci esci una sera, ne sei attirato, ma ti rendi perfettamente conto che o inizi una storia seria con loro, oppure è meglio lasciare perdere subito, prima che le modifiche siano irreversibili. È da un anno che gioco a Pandemic Legacy e mentre cambiava la mappa sono cambiato pure io, sono diventato papà per la seconda volta! I Legacy non sono un gioco, sono il TUO gioco; solo la tua copia ha quelle caratteristiche una volta finita l'avventura. Non è questione di vincere o perdere (infatti solitamente questi giochi hanno meccaniche di bilanciamento difficoltà, volte, per esempio, a permettere il superamento dello scenario), è questione di morire dalla voglia di vedere cosa succederà, che cosa c'è dentro l'ovetto di cioccolata. Però una volta aperto l'ovetto non lo puoi più riportare al negoziante.

Fortunatamente stanno nascendo giochi meno rigidi, come First Martians, che presenterà sia una campagna Legacy (con i suoi materiali dedicati), sia una normale per i detrattori della “violenza” sui componenti di gioco.

Vi lascio alle vostre riflessioni, sperando che vogliate condividerle. Come la vedete voi? Meglio Sposarsi o no?

Commenti

meglio NON sposarsi :D

Per i giochi: cerco di altrnarele due cose, per quanto difficile: i giochi totalizzanti danno soddisfazioni che altri non danno, al contempo ti fanno perdere molte nuove esperienze. Bisognerebbe avereuna giornata di 48 ore...

Io devo ancora cominciare la campagna di Pandemic: Legacy e, onestamente, non vedo l'ora. Non mi spaventa scartavetrare i componenti di un gioco, se sono nati per quello.

Quanto alla prima categoria, onestamente terrei dentro Through the ages fino a un certo punto. Il costo è in linea con quello di molti giochi, e già dopo tre o quattro partite permete - se giocato con dei pari-livello - di godersi appieno il titolo. Purtroppo ormai abbiamo una percezione errata di cosa voglia dire "sfruttare" un gioco; certo, se l'obiettivo è quello di fare una o due partite a ogni nuovo acquisto, allora sì: Through the ages è un gioco totalizzante.

Meglio sposarsi ma lottare per conservare una sera alla settimana con gli amici (german).

Poi si sà che si arriva alla crisi del settimo mese e ci si lascia per passare a una nuova sposa.

Articolo interessante ma a mio avviso servono un paio di appunti: manca Seafall nella lista dei Legacy (ehi l'autore è il papà dei Legacy!), e Through the Ages messo in mezzo a giochi da 200€ con secchiate di miniature non ha senso. Se è un problema di durata, Twilight Imperium III gli da una pista. Ma anche Mage Knight. Se è un problema di "spessore di gioco", ci fai qualche partita online e passa la paura. Personalmente TtA ormai lo gioco solo online e lo apparecchio fisicamente solo per spiegare le regole: non hai tempi morti per il setup, bookkeeping e refill vari, senza contare il downtime: online puo' durare giorni interi ma chissenefrega, la tua vita intanto continua ;-)

Grazie per i commenti,  perdonatemi se ho fatto qualche forzatura,  volevo solamente condividere un'impressione che ho sulla tendenza attuale di fare giochi che da soli ti appagano per un bel pezzo .

bell'articolol!!Nel dubbio io mentre sono alle prese con un gioco "totalizzante" (aggettivo azzeccatissimo), non perdo di vista il resto e quando mi stufo, perchè prima o poi mi stufo, cambio!!

Niente matrimonio, ma tante convivenze ;D

... e poi ci sono quelli della splotter che ancora devo sapere di che pasta sono fatti, spero di non doverci litigare subito ed essere piantato in asso...

m@

Bell'articolo!..

Non ho ancora sperimentato un matrimonio.. ;-) Tuttavia molto dipende secondo me, dal proprio gruppo di gioco..

Personalmente non avrei problemi a portare avanti sessioni di gioco con lo stesso titolo, certo l'atteggiamento è quello della soddisfazione a lungo termine che però è soggettiva..

Premesso che alcuni nomi li trovo anche io fuori luogo (Through The Ages), esistono sì tre categorie specifiche di giochi che richiedono dedizione, ma trovo che non coincidano con quelle esposte sopra.

A) I giochi "a campagna". Legacy o meno non importa, partono tutti dallo stesso principio.
B) I giochi da approfondire. Questi di solito sono quei giochi che hanno al loro interno molto materiale, spesso sparpagliato su più carte. Tale per cui bisogna giocarci più volte per poter apprezzare il gameplay alla luce della consapevolezza.
C) I giochi che richiedono di essere digeriti. Alcuni giochi, a causa di un regolamento particolarmente ostico, non possono essere giocati una volta o due all'anno. Altrimenti ogni volta richiedono dei ripassi esagerati e una lettura delle regole che è equiparabile ad un paio di esami universitari. Per questo è meglio farci subito dalle 5 partite in su per metabolizzare le regole.

Al netto di questo piuttosto che fare la stessa cosa con duecento scatole, preferisco fare cose diverse con la stessa scatola. Ecco perché scelgo i titoli con cura ed evito accuratamente di perdere il mio tempo con giochi mediocri.

La mia esperienza è un po' differente, nel senso che se devo parlare di un gioco totalizzante, quasi una droga, più che una passione, una maledizione degli dei e un patto col diavolo, parlo di Magic the Gathering... per fortuna mi son disintossicato..

Ciao!

Pur piacendomi tutto ciò che incontro nel vasto mondo ludico, sono convinto assertore del gioco totalizzante.

In particolare: i miei preferiti, senza dubbio, sono i titoli a campagna.

Concludo con i miei complimenti per l'articolo.

ciao,

Paolo (MPAC71)

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare