Caro Roberto, tu non lo sai ancora ma penso ti farà piacere sapere che la cover del tuo gioco sarà utilizzata per la promo card di IDEAG Torino 2016, e distribuita in tutte le occasioni a partire dal prossimo ottobre. Ci piace promuovere un gioco italiano di quelli che maggiormente si prestano per decorare la cartolina della manifestazione, e quest'anno la scelta è ricaduta su Dojo Kun!
Ciao, Walter Obert
A gennaio, in quel di IdeaG, in compagnia degli amici Andrea Dado e Federico Latini ci sedemmo al tavolo di Roberto Pestrin che presentava un suo prototipo dall’aria molto allettante: plance e plancette, dadi, cubetti e segnalini come se piovesse ed un’ambientazione peculiare… si chiamava DOJO ed era un cinghialone di ambientazione orientaleggiante (i giocatori erano sensei che allenavano i propri campioni in vista di importanti tornei). Un ragazzo che indossava una t-shirt targata YEMAIA (di cui mi scuso ma non ricordo il nome) ci fece compagnia al tavolo. Roberto ci confidò che in effetti il prototipo era al vaglio di quella casa editrice da qualche tempo e che presto ci sarebbero stati sviluppi importanti.
Così è stato.
Ecco a voi la storia di Dojo Kun e del suo Autore RobertoPestrin!
1 Ciao Roberto, benvenuto a Idee Ludiche. Finalmente DOJO, il tuo prototipo che ho avuto la fortuna di provare a gennaio a IdeaG sarà prodotto! I tuoi sforzi vengono infine ripagati… ma, prima di parlare di DOJO KUN, lo sai, vogliamo sapere tutto su di te!
Buondi'. Allora io sono Educatore da 15 anni ormai e ultimamente in qualità di educatore/ animatore faccio giocare un po' di babbani in diversi contesti. Per il resto a parte i boardgames... ogni tanto videogioco, mi guardo film e serie tv... insomma nessuno scoop particolare a parte che mi travesto di notte per salvare gli oppressi...
2 E la passione per i giochi come e quando nasce in te?
La passione per i giochi nasce in me da piccolissimo; il mio primo gioco "figo" fu Brivido. Mi ricordo che ogni tanto provavo ad inventarmi giochi con carte da briscola o poker non capacitandomi perchè ci fossero dei personaggi senza grosse caratterizzazioni in termini di gioco. Poi a 10 anni entrai in possesso del mio primo giocone ovvero "Fortress America" con Saddam in copertina. Mi ricordo che provai a smontare il gioco per riutilizzarne le pedine per una mia versione (paurosa), passai poi attraverso Heroquest dove il mio game designer inconscio mi spinse a produrre una serie interminabile di avventure... poi ci fu d&d ed infine arrivai ai coloni e tutto il resto.
3 Cosa ci dici del tuo rapporto con le manifestazioni? A IdeaG di Torino sei un’immancabile presenza, ma anche nel nord est sei molto attivo, vero?!
Cominciai a frequentare IdeaG circa 7 anni fa. Fu un' illuminazione. Arrivai con un gioco che reputavo figo e "pronto per essere editato".. ovviamente mi sbagliavo ma mi permise di entrare in un mondo speciale in punta di piedi conoscendo persone con le quali mi sentivo a mio agio e che parlavano la mia stessa lingua. Da quella volta ne è passata di acqua sotto i ponti ed ora sono sicuramente un autore migliore e più consapevole... L'esperienza mi piacque cosi tanto e tanta era la consapevolezza della sua utilità che da quando era venuto a mancare il convivio di Berceto sentii la necessità di creare un evento simile dalle mie parti. Con l' aiuto di Massimo Salvador, un amico di vecchia data, decidemmo di creare IdeaG Nord Est. Dal 2013, in collaborazione con il comune di Udine, organizziamo questo evento presso la ludoteca comunale . Siamo alla terza edizione ed i 20 posti a disposizione sono andati esauriti in poco meno di 2 giorni. Insieme ad amici abbiamo inoltre fondato l'associazione ludico culturale Coccinelle Rosa con la quale realizziamo dei ristoranti del gioco itineranti: utilizziamo infatti dei "Menù di giochi" prendendo spunto dal lavoro splendido che avevano fatto i "Santopietro" in quel di Ravenna con il loro storico locale.
4 E veniamo ora a DOJO KUN, parlaci di lui, come (e quando) nasce la prima idea?
La prima bozza di germe di idea di Dojo Kun venne al mio primo Convivio Berceto quando presentai il prototipo di un picchiaduro da tavolo a Mariano Iannelli di What's Your Game. Mi disse che il gioco gli era piaciuto ma avrebbe preferito un qualcosa che raccontasse meglio una storia... Coltivai quel germe fino a quando cominciai a lavorarci seriamente circa 3 anni fa.
5 In cosa consiste fondamentalmente questo gioco?
In Dojo Kun ciascun giocatore è un sensei, (maestro di arti marziali) proprietario di un dojo (palestra di arti marziali) che gestisce scovando nuovi talenti da addestrare in vista di 2 prestigiosi tornei. Il gioco si suddivide principalmente in 2 parti: la parte di preparazione e quella del torneo. La prima è gestita attraverso una meccanica di piazzamento lavoratori nella quale gli atleti migliorano le proprie caratteristiche attraverso allenamenti ed esperienze di vita. La seconda parte è gestita risolvendo i combattimenti tra gli atleti mediante il lancio di dadi tematici, i sensei non coinvolti cercano di dimostrare "quanto ne sanno di arti marziali" cercando di indovinare i vincitori dei singoli scontri. Una partita dura tra i 60 ed i 90 minuti e può coinvolgere da 1 a 4 giocatori esperti.
6 Ma quindi è un titolo al quale si può giocare anche in solitaria?!
Si, l'introduzione degli Skull Dojo ci ha permesso di sviluppare una versione solitaria per misurare le proprie capacità gestionali!
7 Dopo avercelo egregiamente presentato prova ora a darci tre buoni motivi per sederci al tavolo e fare una partita a DOJO KUN!
Orpo!! Tre? vabbehccipprovo… Uno: perché se non lo fate potrei scoprire dove abitate; Due: perchè, considerando il primo punto, non sono Brad Pitt; Tre: perchè se vi piacciono le arti marziali potreste trovarvi a gridare UATTTAH!
8 Com’è stato collaborare con YEMAIA, la casa editrice che produrrà il titolo?
Molto buono. Sono rimasti affascinati dal concept di gioco molto presto e hanno seguito da vicino lo sviluppo. Si è sempre discusso apertamente sulle modifiche cercando di raggiungere la migliore versione possibile dei concetti di gioco originali . E' stato come percorrere una strada tortuosissima ma proprio per questo si è rivelato un processo estremamente affascinante. Infatti le idee migliori le ho trovate rimaneggiando e rivoluzionando tantissime volte gli stessi elementi. A livello grafico, secondo il mio parere personale, è stato fatto un lavoro superbo. Devo ammettere infatti che quando inizialmente sognavo una copertina, quella copertina era molto diversa dall'attuale.... ed era molto più brutta!.. lascio ad altri decidere se i miei sogni sono proprio deprimenti oppure no :)
9 Concludiamo informandoci un po’ sui tuoi progetti ludici futuri, hai altri prototipi nel cassetto? :)
Il prossimo anno dovrebbe uscire Men In Block per la Giochix, un gestionale fantascientifico incentrato, più che sulla gestione delle risorse, sulla gestione del personale alieno multietnico evitando tensioni interraziali ed il propagarsi di malattie. Inoltre ci sarebbero un altro paio prototipi in visione presso degli editori tra i quali 2 giochi di robottoni e 1 picchiaduro da tavolo.... poi a livello di "software" c'è il mondo...
Bene, non possiamo che essere felici per te e ti ringraziamo per la disponibilità! Aspettiamo la prossima Essen per vedere presentato questo promettente titolo e, chissà, magari nel 2016 ci risentiremo per parlare di Men in Block! Ciao Roberto, in bocca al lupo!
Grazie e crepi ... tra atroci sofferenze.... ci si vede ad Essen allora ciao ciao!
Roberto