Dojo Kun: un ibrido perfettamente riuscito

Dojo Kun
Ediciones Primigenio, Yemaia

Quale sensei saprà gestire meglio il proprio Dojo e quale atleta vincerà il torneo di arti marziali?

Giochi collegati: 
Dojo Kun
Voto recensore:
8,0

L’italiano Roberto Pestrin col suo Dojo Kun ci porta nel mondo delle arti marziali permettendoci di vestire i panni di un Sensei: un Maestro di arti marziali che dovrà gestire nel miglior modo possibile la propria palestra ammettendo nuovi atleti, comprando nuove attrezzature, cercando avventure e facendo partecipare i propri allievi a tornei di arti marziali, il tutto per far ottenere prestigio al proprio dojo.  Il gioco edito da Yemaia è andato Sold Out ad Essen e Lucca ed è ritornato da poco disponibile sugli scaffali dei negozi. Il gioco ha fatto molto parlare di se in questi due mesi e dopo le nostre prime impressioni approfondiamo il nostro punto di vista.

Il gioco

Setup di Dojo Kun
Setup di Dojo Kun
Dojo Kun si sviluppa lungo due stagioni (la stagione del loto bianco e la stagione del loto nero) e ogni stagione è divisa in 4 turni: 3 turni di preparazione ed un ultimo turno in cui si svolge il torneo di arti marziali. All’inizio del gioco ogni giocatore riceve una plancia raffigurante il proprio dojo e il Senpai (atleta anziano) relativo. Viene quindi posizionato il tabellone al centro del tavolo che si compone di 4 differenti plance: la plancia attività atleti, quella attività maestri, la plancia torneo e la plancia combattimento. Sulle plance corrispondenti vengono quindi rivelati atleti, attrezzature, avventure e mosse speciali della stagione in corso.

Essendo Dojo Kun un gioco di combattimento partiamo in questa recensione a parlare di come funziona il combattimento, per permettervi di capire meglio le varie azioni disponibili (così come consigliato dal regolamento).

Ogni atleta inviato al torneo lancerà un numero di dadi nei 4 colori pari al livello di esperienza raggiunto dall’atleta in ogni disciplina (ad esempio lancerà x dadi rossi e x dadi blu). I risultati ottenuti vengono registrati sulla plancia combattimento e vengono risolti secondo lo schema riportato sulla plancia per cui ogni simbolo salto ottenuto riduce una presa avversaria, ogni presa annulla un simbolo parata ed ogni parata residua annulla un colpo avversario. Il colpo è l’azione di attacco necessaria per vincere lo scontro in quanto vince l’atleta che porta a segno più colpi. In caso di parità entrambi gli atleti ottengono una ferita che abbasserà per la durata di tutto il torneo una caratteristica a scelta del giocatore, facendogli lanciare un dado in meno.

Durante il preludio (i tre turni di preparazione) Dojo Kun sfodera la sua anima german sfruttando meccaniche di piazzamento lavoratori. Vediamo le azioni disponibili.

Plancia Dojo della tigre di Dojo Kun
Dojo
Alcune azioni saranno eseguibili solo dal nostro sensei (spazi azione ottagonali) o dal nostro sensei (spazi rotondi numerati con l’1) o da un qualsiasi atleta (spazi azione rotondi). Tutti gli spazi azione sono esclusivi, tranne quelli che raggi durano più cerchi uno sull’altro, ad indicare la possibilità di posizionare più atleti nello stesso spazio.

Sulla plancia dojo è possibile far allenare i nostri atleti posizionandoli sugli spazi attrezzatura: l’atleta che si allena ottiene immediatamente un livello del colore corrispondente e/o il ki (energia spirituale) indicato e il sensei può seguire da vicino l’allenamento degli atleti, ovvero spostare nelle plance centrali le pedine atleta dopo che hanno fatto un allenamento nel dojo.

Sulle plance centrali il sensei può ampliare il proprio dojo, reclutare nuovi atleti e acquistare nuove attrezzature (azione che può essere svolta anche dal senpai).

Sulla plancia atleti si possono ottenere segnalini ki, punti vittoria, ottenere tecniche segrete pagando ki e che garantiscono un simbolo permanente in combattimento, pagare ki e perdere un livello di esperienza per ottenere due livelli a scelta, completare un’avventura spendendo ki e ottenendo le ricompense relative, imparare una mossa speciale da sfruttare nel combattimento o prenotarsi per il torneo diventando anche primo giocatore.

Plancia torneo di Dojo Kun
Plancia torneo
Queste azioni sono disponibili per i tre turni di durata del preludio, al quarto turno invece si svolge il torneo di arti marziali. Ogni giocatore deve inviare al torneo almeno un atleta (e massimo due), in meno di 4 giocatori e nel caso in cui un giocatore invii un solo atleta, si aggiungeranno atleti del dojo del teschio per portare a 8 il numero di atleti partecipanti al torneo.

Viene quindi estratto casualmente un atleta per ciascun giocatore e, partendo dal giocatore che per primo ha svolto l’azione di prenotazione, si potrà abbinare il secondo atleta con uno degli sfidanti. Se più giocatori non hanno svolto l’azione di prenotazione, vengono posizionati casualmente.

Dopo aver fatto gli abbinamenti partono i vari combattimenti, prima dei quali i giocatori non coinvolti nello scontro possono fare un pronostico sull’esito dello scontro dichiarando chi vincerà ed ottenendo un punto vittoria in caso di pronostico esatto.

Alla fine del torneo ogni atleta otterrà punti vittoria in base alla posizione raggiunta.

Dopo le due stagioni ed il secondo torneo il gioco termina ed ogni giocatore ottiene i punti vittoria dati dagli atleti, dalle attrezzature, dalle espansioni del dojo e delle mosse speciali. 

Considerazioni

Sensei e senpai di Dojo Kun
Personaggi

L’ottimo successo avuto alla fiera di Essen che ha fatto registrare il meritato sold-out, l’epopea delle copie scomparse nel viaggio dalla Germania all’Italia, apparse appena in tempo per il sold-out al Lucca Comics, e la temporanea irreperibilità del titolo negli store hanno contribuito a far crescere l’hype per Dojo Kun e le aspettative dei tanti giocatori che aspettavano al varco l’uscita del titolo.

Cosa ci si deve aspettare da Dojo Kun?

Innanzitutto Dojo è un ibrido, ovvero un miscuglio di meccaniche german e american (anche se il piatto della bilancia pesa di più dalla parte tedesca) e i puristi di uno o dell’altro genere difficilmente adoreranno questo titolo, ma se siete degli amanti dei titoli che diano un po’ da pensare e non disdegnate il lanciare dadi per menar le mani, allora Dojo Kun è il titolo che fa per voi.

L’ambientazione è sicuramente ciò che ha fatto maggiormente presa sul pubblico e che ha contribuito al successo del titolo. La scelta di strizzare entrambi gli occhi al mondo dei videogame, manga e film d’azione anni ’80 ha procurato uno stuolo di nostalgici (come noi) smaniosi di avere un gioco in cui poter far sfidare Jean-Claude Van Damme e Honda, Bruce Lee e Ken Shiro. Ma il gioco non è fatto solo di ambientazione e splendida grafica.

La struttura su cui poggia Dojo è solidissima molto ben playtestata, il gioco infatti pur dando la possibilità di differenziare il proprio dojo grazie a molti atleti diversi, risulta essere molto ben bilanciato, sarà unicamente merito del giocatore se un atleta risulterà più forte di un altro. Una maggiore variabilità sarebbe anche stata apprezzata nelle carte avventura e mosse speciali per quanto sapere esattamente quali usciranno aumenta la profondità strategica del gioco.

Dojo Kun: i dati
Dadi
 Parlando di strategia, come dicevamo il gioco è principalmente german, permettendo ai giocatori di programmare una strategia anche a lungo termine da subito. Le strategie percorribili sono principalmente due, o il potenziamento di due soli atleti per vincere entrambi i tornei o il percorrere la via gestionale e puntare ad avere il dojo più prestigioso accumulando missioni. Il gioco può essere affrontato quindi con spirito esclusivamente german ignorando la parte dei combattimenti. Allo stesso tempo affrontando il gioco come un videogame picchia duro si potrà vincere lanciando manciate di dadi. L’incidenza aleatoria si fa ovviamente sentire nella fase del torneo e dei combattimenti, potrà capitare che chi lancia meno dadi riesca comunque a portare a casa la vittoria nel torneo, mentre non la si sente pesare nell’uscita delle attrezzature o degli atleti.

Sulla scalabilità si è fatto un gran discutere, anche sul nostro forum, e molti la indicano come punto critico del gioco. A nostro avviso non è così. Abbiamo fatto moltissime partite a due giocatori, la modalità che pare essere la meno congeniale. A nostro avviso la scalabilità resta buona anche in 2 giocatori pur senza tappare nessuno spazio azione. Gli atleti e le attrezzature a disposizione diminuiscono col numero di giocatori e deve essere premura dei giocatori non lasciare carta bianca all’avversario su una delle due strategie cercando di ostacolare l’avversario. Nel torneo, per sopperire alla mancanza di atleti, si utilizzano gli atleti del dojo del teschio, davvero forti e difficili da sconfiggere che saranno gestiti dall’avversario con valori di forza prestabiliti. In 4 giocatori tutto trova comunque un suo naturale bilanciamento ed è la configurazione migliore in cui provare il titolo, pur restando molto godibile in 2 e 3. Si può anche giocare in solitario e questo va sicuramente a dare un punto in più alla scalabilità.

Dojo Kun: gioco in tavola
Dojo Kun

Dal punto di vista dei materiali, abbiamo apprezzato molto alcune scelte come il tabellone centrale a plance componibili che permette di giocare Dojo su qualsiasi tipo di tavolo e le plance giocatore espandibili, così come la grafica davvero bella. Ci sono però alcune scelte non perfettamente azzeccate: ci sono molti segnalini che allungano il setup e alcune fasi del gioco, inoltre i gettoni degli atleti del dojo del teschio sono diversi rispetto a quelli degli atleti rendendo falsata la pesca casuale degli abbinamenti per il torneo (scoglio in realtà facilmente aggirabile in mille modi lasciati alla fantasia dei giocatori).

In conclusione, ci sentiamo di consigliare Dojo Kun non a chiunque, ma a chi sta cercando un fillerone da un’ora in cui farsi due risate lanciando dadi ma che integri anche una parte più ragionata e gestionale. Un ottimo gioco per presentare la nostra passione anche ad amici “babbani” che saranno incuriositi da questo titolo per noi sicuramente promosso.

Elementi di Sintesi

  • Dipendenza Linguistica: Nessuna ad eccezione del regolamento presente in italiano.
  • Incidenza Aleatoria/Strategica: Gioco principalmente strategico, incidenza aleatoria presente nel torneo.
  • Scalabilità: Alta, si può giocare in 1-4 giocatori.
  • Componentistica: grafica bellissima, ma tanti (troppi?) segnalini che rallentano il gioco.
Pro:
  • Si spiega e gioca in un'ora
  • Ibrido ottimamente riuscito
  • Ambientazione divertentissima
Contro:
  • Non per puristi di uno o dell'altro genere
  • Setup lunghetto
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale