Ultimamente sento la mancanza di qualcosa.
I pochi incontri settimanali mi danno sempre le solite fantastiche emozioni ma le pause fra un incontro e l’altro sono sempre più tristi.
Una volta non era così, mi dico, e comincio a pensare a cosa mi manca.
Mi accorgo che quando ero un Master ogni momento era buono per inventarmi particolari per un’avventura o battute per i PNG.
Mi accorgo che quando giocavo a Magic passavo ore a scartabellare fra le carte non usate per trovare nuovi motivi per comporre nuovi mazzi, e poi altre ore per collaudarli contro i precedenti.
Mi accorgo che quando giocavo a Diskwars passavo ore sul tappeto a comporre formazioni con le mie orde fantasy e a misurare le distanze per capire quanto e come dovessero muoversi gli arcieri per coprire al meglio lo spazio.
Mi accorgo che quando di Axis & Allies ce n’era uno solo pianificavo su semplici programmi freeware (non avendo il gioco) come ben gestire le poche forze armate che non era il caso di rimpiazzare in partita perché non conveniente (truppe, truppe, solo truppe e trasporti: prima regola non perdere carri e aerei inutilmente).
Ora è impensabile per me tornare ai collezionabili che tanto hanno stimolato il mio cervello ma anche solo qualche gioco con un pò più di strategia pianificabile non mi dispiacerebbe.
La maggior parte dei giochi ormai si appoggia più sulla flessibilità delle strategie e non è conveniente pianificare niente che vada oltre il primo turno.
Negli ultimi 2 anni sono riuscito a scatenare la libidine della pianificazione solitaria con soli 2 giochi: World of Warcraft dove sei così scollegato dai tuoi avversari da poterti pianificare tranquillamente le evoluzioni dei tuoi personaggi e Mare Nostrum (espanso) dove i primi due o 3 turni (che per un paio di civiltà possono anche comportare la scelta di eroi) sono tranquillamente pianificabili perché difficilmente gli avversari potranno metterti alle corde così in fretta.
Trovare una tale passione per due giochi non certo perfetti mi fa pensare...