Condivido l'altissima opinione che hai di questa meccanica di combattimento, la trovo assolutamente elegante e avvincente allo stesso tempo. È uno dei motivi che rende GoT speciale.
Come ci si mena
Ogni giocatore ha un mazzo di 7 carte Casata, numerate da 0 a 4 (0,1,1,2,2,3,4). Ogni carta ha anche alcuni simboli (spada per uccidere le truppe nemiche in caso di vittoria, torre per parare le spade in caso di sconfitta) o un'abilità speciale che si applica alla battaglia.
In ogni scontro si calcola il valore delle truppe, visibili a tutti, poi ciascuno dei due contendenti aggiunge coperta una carta Casata, che si somma alle truppe e che naturalmente applica le proprie abilità. Chi totalizza di più vince lo scontro.
La carta scartata finisce negli scarti, che verranno recuperati dal giocatore sono quando gioca l'ultima carta dalla mano (che rimane negli scarti, quindi la nuova mano del giocatore si ripristina a 6).
In ogni momento del gioco è possibile visionare le carte in mano di qualsiasi avversario, anche appena prima della battaglia.
Cosa si ottiene
Il sistema è mutuato dal vecchio Dune, ma non me ne vogliano gli estimatori, più rifinito. In Dune si offriva una certa quantità di spezia (la moneta del gioco) e poi si metteva anche un leader, sommando il tutto alle truppe.
La doppia offerta rendeva meno leggibile lo scontro, che rimane incerto anche nel Trono, ma ha un maggiore margine di leggibilità, lasciando più spazio a intuito e bluff.
Inoltre i leader morti di Dune potevano essere recuperati pagandoli, mentre nel Trono devi fare i conti con un altro aspetto strategico, che aggiunge uno strato di profondità al gioco: il riciclo programmato del mazzo.
Ti troverai a fare i conti non solo con la singola battaglia, ma anche con cosa ti rimarrà in mano, quali altre probabili battaglie affronterai, quali affronteranno gli avversari.
A volte ti troverai a fare apposta una battaglia perdente per riciclare il mazzo, o per costringere un nemico ad assottigliare le opzioni del suo e colpirlo più duramente dopo.
La conoscenza di tutte le carte di tutti i mazzi in gioco costituisce uno spartiacque tra il giocare bene la partita e il giocarla male, ma ripaga ampiamente in termini di profondità lo sforzo richiesto.
In conclusione
Quando si è niubbi dei moderni giochi da tavolo, non si concepisce altro combattimento che quello mediato dal tiro di dado e sembra impossibile ricreare una battaglia senza usarlo. Il Trono di Spade fu per me una folgorazione sulla via di Damasco per un sacco di motivi e la gestione delle battaglie e del mazzo Casata fu certamente uno dei principali.