Il gioco è una cosa seria. Non bisognerebbe mai smettere di giocare, specialmente quando si diventa grandi.
Lo diceva Mario Clementoni, il fondatore dell'azienda, e non posso che essere più che d'accordo.
All'interno dello scatoloncino che ho ricevuto coi due giochi da recensire (grazie ClemClem), invece, ho trovato un bigliettino con su scritta una citazione di Platone: "Si può sapere di più su una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione". Anche qua non posso che concordare: per dire, dopo vario tempo che lo conoscevo, ho scoperto che il mio amico Paolo diventa molto nervoso e addirittura manesco se gli prendi qualcosa che considera suo (per esempio, certi spazi sul tracciato di Caylus). Cosa andremo a scoprire con questi due titoli?
La Pecora Nera: non sarete più amici come prima
Party game competitivo da 3 a 8 giocatori, durata di una partita sui 10-15 minuti, età consigliata dai 16 anni a salire.
Il simpaticissimo regolamento (ho riso in varie parti, giuro) mette già in guardia sul gioco: "Pensate che lo scopo del gioco sia vincere? Ma no! L'importante è farsi quattro risate creando situazioni imbarazzanti". Per dire, ci sono anche tre gettoni a giocatore con uso one-shot durante la partita per riuscire ad avanzare più agevolmente sul tracciato, magari quando non si è certi di beccare la pecora nera, da usare se "ritenete di essere degli abili strateghi" (sempre dal regolamento). Il gioco in sé è più una scusa per cazzeggiare che altro, un po' come i vari titoli stile Cards Against Humanity - cui si rifà come "stile", con la scatola e le carte in rigoroso bianco e nero, salvo poi andare sul coloratissimo per quel che riguarda tessere, gettoni e segnalini (ovviamente a forma di pecora) dei giocatori. Le carte sono 200 scarse e sono un po' sottili, ma non penso si soffra tanto se si rovinano un po', mentre il resto del cartone e i segnalini in legno sono belli grossi.
L'adorato regolamento dice che in partita non bisogna preoccuparsi di essere politicamente corretti, ma per certi versi è stato proprio il tema di alcune carte a stupirmi un po'. Da un prodotto Clementoni non mi aspettavo riferimenti a sexy shop o sostanze stupefacenti, fare strip poker in cambio di soldi o diventare attore/attrice porno: è un brand che da sempre ho associato a prodotti per bambini e ragazzi e lontano da certi ambiti. L'età consigliata sulla scatola è quindi veritiera, poi sta ovviamente ai fruitori del gioco valutare se faccia per loro o meno; giocatore avvisato, mezzo salvato!
Drama Lama: non avere scrupoli... i lama non ne hanno!
Party game competitivo da 2 a 6 giocatori con elementi di velocità e destrezza, durata indicativa di una partita sui 15-25 minuti, età dai 10 anni a salire.
Da amante dei giochi di parole (con una predilezione per quelli particolarmente sciocchini), ho letteralmente adorato l'umorismo delle carte: nomi come Lamageddon, Barack Olama, Dalai Lama o Lamazzone mi sono piaciuti subito tantissimo e ho voluto subito molto bene a questo gioco. Gli effetti delle carte sono vari, si va da carte che fanno perdere un punto vita a chi arriva per ultimo a mettere la mano sul mazzo di carte (stile Taco Gatto) ad altre che fanno sfidare più giocatori tra loro in una gara di velocità a chi per primo mette la mano su delle tessere colorate, stabilite da un lancio di dado. Non mancano carte che fanno recuperare punti vita, rubare carte agli avversari o che fanno modificare l'ordine delle carte del mazzo, così da predisporre brutte sorprese nella pesca al giocatore successivo. Avete pensato a Exploding Kittens e famiglia? Anch'io!
Il regolamento è molto chiaro e la componentistica molto buona e gradevole alla vista (l'ho già detto che le carte mi hanno fatto morire?), le carte son sempre un po' sottili. Il gioco risulta godibile nel suo essere un amalgama di elementi che si possono trovare in altri titoli simili, risultando divertente sia per un pubblico giovane che per quello più adulto con la voglia di cazzeggiare. Come già detto prima, è presente l'eliminazione del giocatore ma, vista la durata esigua della partita, ritengo sia un problema davvero trascurabile.
Commenti finali
Alla prova del tavolo (o almeno, dei miei), La Pecora Nera ha funzionato fino a un certo punto. Le prime domande possono far sorridere, ma dopo una manciata di votazioni si è sentito il bisogno di passare ad altri giochi; più che altro, penso non riproporrei questo gioco con lo stesso gruppo. Mi è parso funzionare un po' meglio tra persone che si conoscono, visto che tra perfetti sconosciuti a volte si va a votare puramente a caso (o in base alle apparenze, una sorta di Insoliti Sospetti dal vivo). Gli preferirei Fun Facts, che pur essendo cooperativo riesce a mettere più pepe al tavolo e funziona bene sia tra conoscenti che tra persone che si incrociano "per caso". Penso invece possa funzionare con quei giocatori amanti di giochi alla Cocorido e affini o con gruppi molto casual che possono sfruttarlo come rompighiaccio per fare conoscenza - a volte in maniera un po' birichina.
Drama Lama, dall'altro lato, mi pareva un accrocchio di elementi che ho già visto in altri giochi - a quelli già citati aggiungerei anche Grabolo, per dire. Ma saranno le fantastiche illustrazioni dei lama con quei nomi super divertenti, sarà che l'amalgama alla fine funziona, è finita che mi sono e ci siamo divertiti giocandolo. Ci sono varie modalità di perdere e far perdere vite agli altri giocatori, si creano situazioni simpatiche con rovesciamenti di fronte, probabilmente non sarà la mia prima scelta come gioco di velocità (Taco Gatto vince sempre, nella sua immediatezza, seguito da altri), ma è un gioco che può dire la sua, specialmente con un pubblico in età scolare, a mio avviso.
Mi sono immaginato delle famiglie di amici che si incontrano, coi genitori boomer che dopo aver mangiato si fanno qualche sghignazzata additando Tancredi (tipico nome da partecipante ad apericene o cene conviviali) come quello che farebbe sesso con la metà dei presenti giocando a La Pecora Nera, mentre i figli nell'altra stanza si tirano manate giocando a Drama Lama... o in alternativa si mettono a limonare, chi lo sa? L'importante è che vincano sempre l'amore e il divertimento!