Giornata ludica con amici. Si è giocato, tra gli altri, a Cosmic Frog: parlo dopo solo una partita, quindi prendi queste mie considerazioni "con un grano di sale" come dicono gli inglesi.
Il gioco, che ho preso soprattutto per il tema e perché etichettato come skirmish (i "giochi di botte in un'arena" sono fra i miei preferiti) è in realtà ben poco skirmish e premia, secondo una mia prima impressione, la raccolta di tessere dal tabellone. Attaccare un'altra rana ha molto senso (con un'azione si possono acquisire fino a quattro tessere) ma solo in specifiche condizioni: prima delle quali la quasi certezza di vittoria, in secondo luogo che le tessere che ruberemo ci interessino e terzo, possibilmente che non sprecheremo nulla che abbiamo già nel gozzo e che magari ci interessa di più.
Quindi sì, ci si picchia, ma a una prima impressione lo scontro diretto come principale strategia di gioco non sembra essere una buona idea.
Detto questo,
il gioco è figo: le azioni sono poche, in sei giocatori si hanno tre attivazioni per giro di mazzo (il turno funziona come in
Aeon's End: si inseriscono un certo numero di carte per ogni giocatore, inversamente proporzionale al numero di giocatori, e poi le si pesca per stabilire l'ordine di attivazione), le cose da fare molte.
Da una parte ha senso raccogliere più tessere possibile (nel gozzo ce ne stanno fino a quattro) prima di andare a svuotarle nel Vault, ma più tessere si hanno nel gozzo e di meno caselle ci si muove e più ci si rende appetibili a un attacco da parte degli altri giocatori. Il tempo è poco, con l'area di gioco che viene via via distrutta sia dall'attività delle rane che - soprattutto - dalla caduta di frammenti che creano crateri. Se non ricordo male, la nostra partita è durata quattro "giri di mazzo" completi ed è terminata all'inizio del quinto. Moltiplicate per tre (le carte nel mazzo per ogni giocatore) e capirete che tempo di fare turismo in giro per la mappa (o aggredire a caso altri giocatori) non c'è n'è molto.
Tutto questo mi è piaciuto molto, la partita è bella tesa, i turni sono veloci e si gioca spesso "seduti sul bordo della sedia".
Il tema e le illustrazioni molto psichedelici mi piacciono molto (le illustrazioni sulle carte sembrano prese direttamente da un Métal Hurlant o dalla copertina di un disco prog anni '70). In questo senso però, peccato per il resto della grafica, non molto allineato a questo stile: il mat in neoprene, pur bellissimo, riporta un'immagine del cosmo molto bella ma di stile fotorealistico, le plance hanno una grafica quasi spartana. È un po' cercare il pelo nell'uovo, ma graficamente avrei apprezzato un lavoro più coerente con un tema psych/stoner.
Ad ogni modo, consigliatissimo, se riuscite a trovarlo. A me (e direi a tutto il gruppo) è piaciuto molto.