Pillole di OdR 06 - Cosmic Frog

Rane cosmiche che rigurgitano terreni in un gioco con grafica psichedelica!

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Cosmic Frog

Giornata ludica con amici. Si è giocato, tra gli altri, a Cosmic Frog: parlo dopo solo una partita, quindi prendi queste mie considerazioni "con un grano di sale" come dicono gli inglesi.

Il gioco, che ho preso soprattutto per il tema e perché etichettato come skirmish (i "giochi di botte in un'arena" sono fra i miei preferiti) è in realtà ben poco skirmish e premia, secondo una mia prima impressione, la raccolta di tessere dal tabellone. Attaccare un'altra rana ha molto senso (con un'azione si possono acquisire fino a quattro tessere) ma solo in specifiche condizioni: prima delle quali la quasi certezza di vittoria, in secondo luogo che le tessere che ruberemo ci interessino e terzo, possibilmente che non sprecheremo nulla che abbiamo già nel gozzo e che magari ci interessa di più.
Quindi sì, ci si picchia, ma a una prima impressione lo scontro diretto come principale strategia di gioco non sembra essere una buona idea.

Detto questo, il gioco è figo: le azioni sono poche, in sei giocatori si hanno tre attivazioni per giro di mazzo (il turno funziona come in Aeon's End: si inseriscono un certo numero di carte per ogni giocatore, inversamente proporzionale al numero di giocatori, e poi le si pesca per stabilire l'ordine di attivazione), le cose da fare molte.

Da una parte ha senso raccogliere più tessere possibile (nel gozzo ce ne stanno fino a quattro) prima di andare a svuotarle nel Vault, ma più tessere si hanno nel gozzo e di meno caselle ci si muove e più ci si rende appetibili a un attacco da parte degli altri giocatori. Il tempo è poco, con l'area di gioco che viene via via distrutta sia dall'attività delle rane che - soprattutto - dalla caduta di frammenti che creano crateri. Se non ricordo male, la nostra partita è durata quattro "giri di mazzo" completi ed è terminata all'inizio del quinto. Moltiplicate per tre (le carte nel mazzo per ogni giocatore) e capirete che tempo di fare turismo in giro per la mappa (o aggredire a caso altri giocatori) non c'è n'è molto.
Tutto questo mi è piaciuto molto, la partita è bella tesa, i turni sono veloci e si gioca spesso "seduti sul bordo della sedia".

Il tema e le illustrazioni molto psichedelici mi piacciono molto (le illustrazioni sulle carte sembrano prese direttamente da un Métal Hurlant o dalla copertina di un disco prog anni '70). In questo senso però, peccato per il resto della grafica, non molto allineato a questo stile: il mat in neoprene, pur bellissimo, riporta un'immagine del cosmo molto bella ma di stile fotorealistico, le plance hanno una grafica quasi spartana. È un po' cercare il pelo nell'uovo, ma graficamente avrei apprezzato un lavoro più coerente con un tema psych/stoner.

Ad ogni modo, consigliatissimo, se riuscite a trovarlo. A me (e direi a tutto il gruppo) è piaciuto molto.

Commenti

Uno della mia top ten di sempre. Tanto caotico a una prima occhiata quanto bilanciato alla prova. Ci sono tanti dettagli in questo senso: chi viene scagliato nella dimensione Zero, accumula carte azione per potersi "vendicare" successivamente, il tabellone che progressivamente si riduce, innescando il fine partita, il fatto che ogni giro di mazzo puoi cambiare la carta della rana... gran gioco!

 

La grafica delle plance e del tabellone a mio parere va bene così com'è: psichedelica sarebbe poco leggibile. 

Molto curioso di provarlo se mai ne avrò l'occasione! la scatola andrebbe appesa alla parete come opera d'arte.

provato proprio con Elena: molto divertente da giocare e unico nell'ambientazione

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