Bello!
Cosmic Encounter è un gioco del 1977 a firma Bill Eberle, Jack Kittredge, Bill Norton e Peter Olotka edito dalla Eon Products. Nella sua lunga storia vanta cinque riedizioni ad opera di WestEnd Games (1986), Mayfair Games (1991), Avalon Hill (2000) e Fantasy Flight Games (2008).
s83m ce ne ha parlano nella chat Telegram della Tana dei Goblin (post integrato qui con alcune altre considerazioni).
Domenica scorsa c'è stato il primo evento organizzato dalla nostra associazione come neo-affiliata TdG Genzano di Roma, un evento nella biblioteca comunale di Genzano in cui abbiamo fatto giocare più di quaranta bambini, dai quattro anni in su.... e relativi genitori. Ed è proprio tra questi che abbiamo avuto dei nuovi ingressi in associazione.
Visto che molti in sede mi chiedevano di fargli provare Cosmic Encounter e visti i nuovi ingressi, ho deciso di riprendere la mia copia con tutte le espansioni e preparato un tavolo di “nuove leve” per fargli fare un tuffo nella storia del gioco da tavolo.
Preparo la sera prima un setup mirabolante: razze rosse (in Cosmic Encounter le innumerevoli razze sono divise per fasce di colore, dal verde al rosso, in base alla particolarità e "assurdità" del potere), mazzo hazard (carte che stravolgono le regole di turno in turno), mazzo reward, “bombe a mano e tric trac” (cit).
Martedì pronti via, tre neofiti al tavolo, un goblin di vecchia data che non l'aveva ancora provato e il sottoscritto.
Per chi non lo conoscesse, Cosmic Encounter è un gioco che ha introdotto i poteri variabili e l'asimmetria nel gioco da tavolo. In Cosmic Encounter razze aliene, ognuna con poteri assurdi, si contendono il dominio galattico.
Il turno è abbastanza lineare: un giocatore attivo deve attaccarne un altro (il difensore) indicato da un mazzo detto del Destino. I due chiedono alleanze agli altri partecipanti, giocano una carta di attacco o negoziato coperta e in contemporanea la rivelano. Il totale più alto vince, in caso di negoziato ci si accorda sul da farsi. Se vince l'attaccante, lui e gli alleati fanno una colonia sul pianeta attaccato. Vince chi per primo ha cinque colonie.
Questa semplice struttura viene però completamente stravolta dai poteri razziali.
Come dicevamo al tavolo erano presenti il sottoscritto con il Dictator, colui che decideva chi dovesse attaccare, Alessio (un associato) con il Claw, Gaetano col Gambler, Leandro armato di Gorgon e il buon Mario con il Citadel.
Pronti via e già dal primo turno succede il delirio: Gaetano attacca una colonia di Alessio. Io e Leandro ci schieriamo a supporto di Gaetano. Gaetano col suo Gambler non è costretto a rivelare la carta incontro come tutti, ma dichiara cosa è quella carta. Se ci credi vale quanto detto, se non ci credi si va a contestare la dichiarazione, e, nel caso sia corretta il difensore perde tutte le navi, se invece è falsa le perde il Gambler.
Gaetano dichiara carta attacco "06", Alessio non ci crede e la carta viene rivelata: era effettivamente uno "06". Alessio perde tutte le navi e noi vinciamo l'attacco...
Ma Alessio rivela la sua razza. È il Claw. Questo bastardo cosmico ha un potere difficilissimo da attivare ma devastante: a inizio partita mette una carta coperta sulla sua scheda fazione. Se disgraziatamente qualcuno, in qualsiasi scontro rivela una carta uguale a quella nascosta dal Claw, sto disgraziato ti ruba un intero pianeta madre distruggendo le navi di tutti coloro che erano sopra quel pianeta. Quindi noi prendiamo una colonia, ma Gaetano perde per sempre un suo pianeta (e se hai meno di tre colonie sui pianeti madre perdi pure il potere di razza) in un boato misto di gioia, risate e imprecazioni! E questo solo nel primo turno!
I successivi turni sono un po' di studio, giocati con la paranoia di quella maledetta carta coperta del Claw. Nel mentre il Citadel comincia a fortificare gran parte delle sue colonie. Tutte tranne una. E non sarei un buon Dictator se non facessi capire a un neofita il grosso errore che stava facendo. Quindi organizzo un pigiama party verso quella colonia (grazie al fatto che avevo pescato la Flare della mia razza e con la versione super del mio potere potevo decidere sempre contro chi un giocatore dovesse scontrarsi).
Arriviamo praticamente tutti a quattro punti. Sto per acchittarmi il prossimo incontro quando il perfido Gorgon gestito da Leandro mi scatena un Zap sulla mia Flare facendomela scartare (lo Zap di Cosmic Encounter è il papà del Counterspell di Magic), mi ritrovo quindi in balia del mazzo del Destino come tutti gli altri. Devo quindi attaccare il Claw con la paura che il suo potere possa farmi perdere un punto. Per nostra fortuna abbiamo un negoziato entrambi, stavamo già per stringerci la mano quando il perfido Citadel cala un Quash – Kill a Deal. Le navi alleate muoiono, le nostre muoiono, “buona questa..." tutti ridono... rullo di tamburi... sipario.
PS: no, non è finita così, la partita prosegue e vede la vittoria mia e del compare Leandro grazie ad una magagna successiva a una serie di carte Zap e contro-Zap (vi ricordate la risoluzione della pila di Magic?!), terminata con una stretta di mano e tutti al tavolo soddisfatti per una serata all'insegna dell'infamia, risate e nuove pagine del rancore ludico appena redatte.
Sbilanciato, ingiusto, schizofrenico, incontrollabile, ma ha anche dei difetti. Nella sua follia e dopo più di cento partite, Cosmic Encounter continua a non sbagliare un colpo.