PLAY 2021: numeri e risultati in sicurezza!

PLAY 2021 segna la ripartenza del gioco da tavolo nelle fiere con un’organizzazione che regge la sfida sanitaria e un livello di pubblico che non sempre regge la prova dell’assembramento ludico.

Editoriale
Play - La CON

Negli anni passati, in modo a volte un po’ asettico, mi sono limitato a snocciolarvi tutti i numeri di PLAY e delle varie aree de La Tana dei Goblin, perché era giusto e doveroso celebrare i nostri risultati, ma senza perdersi troppo in fiocchetti e ricami. Quest’anno invece no, quest’anno farò del ricamo serio perché è stata una PLAY anomala, fin dalla sua organizzazione, e merita che venga raccontata non solo attraverso i numeri.
Partiamo quindi dall’organizzazione di questa edizione che è la dodicesima… oppure la tredicesima? L’effetto “un anno di buco” ha fatto brutti scherzi a tutti in merito, tanto che nemmeno gli organizzatori hanno voluto scriverlo sui manifesti per paura di sbagliare e il sottoscritto ha ribadito per tutta la durata della fiera che era la tredicesima… e invece no!! 
E’ stata la dodicesima edizione in quattordici anni (sì, ci fu un altro salto tra la 1° e la 2°), prendetene nota per il futuro mentre mi cospargo il capo di cenere.

Per il resto è stata una PLAY a inizio Settembre, quando ovviamente le persone non sono ancora in ferie o le hanno finite e non possono prenderne altre; organizzata per lo più in estate, quando tutti sono notoriamente celeri a rispondere alle mail e le segreterie delle fiere non chiudono facendoti aspettare gli ultimi giorni per distribuire 200 biglietti ai volontari… devo continuare? 
Comunque è andato tutto (quasi) liscio e il gruppo di volontari TdG è arrivato pieno di speranza e irruenza ludica (e con poco riposo) al Giovedì di allestimento.

Sul Giovedì ci sono cose che non si possono scrivere. Chi c’è stato sa, chi non è mai tornato spero sia ancora vivo e chi non c’è stato dovrebbe fare l’esperienza mistica una volta nella vita perché lo cambia. 
Avete mai provato a pensare cosa succede quando un gruppo di giocatori dimentica di esserlo e mette in campo tutta la sua abilità manuale trasformandosi in una squadra di carpentieri?
Negli anni abbiamo dovuto fare di tutto in fiera perché il pubblico potesse godersi lo stand e le aree TdG, dall’impianto elettrico, al segare i legni fino a… meglio non dirlo. Quest’anno abbiamo spuntato una nuova voce: pitturare lo stand.

No, non sto scherzando, a quanto pare l’imbianchino della fiera è scomparso subito dopo aver terminato lo stand di Giochi Uniti (unico colorato di un blu troppo blu che avrà attirato attenzioni indesiderate d’oltre galassia) e lasciando tutti gli altri di un bianco accecante. Noi vi abbiamo subito posto rimedio, grazie al mitico Shadows_Son e al suo manager NO3, che lo ha letteralmente venduto con la frase “ma che ci vuole, due passate, una mezz’ora, è un esperto!”. La mezz’ora è diventata molto di più e lui ha ringraziato tutti (soprattutto il suo manager) per un'altra giornata di non-lavoro non-pagato! 
Scherzi a parte è stato un lavoro superlativo e che ha davvero cambiato l’immagine dello stand, GRAZIE di cuore Shadows_Son!!

Col verde che non era troppo verde si arriva quindi al Venerdì e qui, lo ammetto, le speranze si trasformano un po’ in paure. Ci sarà davvero un pubblico consistente o subiremo l’effetto Covid? Reggeranno le misure frutto di un protocollo molto ligio o ci bloccheranno troppo?
Il primo dubbio scompare nel giro di mezz’ora: l’entrata in fiera è un po’ lenta, ma pian piano i padiglioni si riempiono così come i nostri tavoli. Sul secondo dubbio è troppo presto per rispondere.
Il venerdì scorre liscio, senza intoppi, con molti sorrisi e con già qualche indicazione di quali sono i giochi più richiesti: “Root” non lascia mai i tavoli, “Verrix” spopola nonostante sia ancora un inedito (verrà pubblicato a breve, ma avevamo diverse scatole finali di demo grazie agli autori), e in generale è altissima la richiesta di novità e cinghiali al posto dei grandi classici.
Vi dico subito che quest’anno non avevamo un computer per registrare tutto alla perfezione, abbiamo dovuto tornare all’analogico (carta e penna) quindi le statistiche non saranno precise al 100% ma serviranno a darvi un’idea. Ad ogni modo, vincitore sui tavoli il Venerdì è “Beyond The Sun”.
Anche la fiera deve aver fatto i conti analogici nonostante la vendita informatica perché ancora oggi ho solo numeri a spanne, ma dicono che il venerdì ci siano stati tra 5000 e 6000 presenze.

Un veterano di PLAY, con un venerdì così, già sapeva cosa sarebbe successo il Sabato e infatti, dopo un’ora di fiera, giusto il tempo del giro d’ufficio e caffè, i tavoli erano pieni e lo sarebbero stati tutti il giorno fino a chiusura. Il Sabato ci ha visto un po’ più in difficoltà: il pubblico si è dimostrato molto grato sulle procedure sanitarie (ne parlerò dopo), abbastanza comprensivo sullo scarso numero di tavoli (ne avevamo solo 45), molto meno sul numero di copie a disposizione.

Mi dispiace davvero, il parco giochi era limitato per ovvi motivi e non potevamo avere una copia per tavolo di Root o de “Le rovine perdute di Arnak”, ma ho visto l’unica “rissa” sfiorata per un tavolo di “Dune Imperium” con un salto alla carotide di una gentil donzella (chi dice che le donne non sono giocatrici accanite??) che ha imposto il suo diritto di precedenza su un povero gruppo di maschietti che sono scappati a gambe levate (e con qualche ferita, credo). Inutile dire che mi sono immediatamente procurato dall’editore (grazie Max) una seconda copia del suddetto gioco per evitare altre situazioni del genere.
Non vince però “Dune Imperium” come il più giocato il Sabato, ma “Root”, subito tallonato da “Le rovine perdute di Arnak”. Con una postilla, ma ve la lascio per Domenica.

In generale comunque un tipico Sabato pieno di PLAY, anzi! Un Sabato al limite, visto che qui c’è l’unico dato certo: ingressi chiusi per raggiunto contingentamento di 11000 presenze in fiera.

Prima di passare alla Domenica è giusto spendere due parole sul discorso sanificazione (o santificazione come spesso ha detto qualcuno…). La Tana dei Goblin e i suoi volontari si sono ovviamente presi il rischio non solo di dimostrare, ma di far giocare i giochi (perché sono due cose diverse! Per la prima basta uno che te lo racconta mentre lo tocca solo lui!) e per questo motivo io e il resto del Direttivo TdG abbiamo concordato su un rigido protocollo di sanificazione. Va bene prendersi il rischio, ma con cervello perché la cosa impattava su tutti: volontari e pubblico.

Quindi tavoli sanificati a ogni partita e giochi pure, con procedura a saturazione di ozono. Devo assolutamente ringraziare gli specialisti che hanno reso possibile e praticato instancabilmente quest’ultima per tutta la fiera: The_Fich, Yoghi, Marchino84, The_Zombeaver e Brox. GRAZIE!

Il prezzo da pagare? Il gioco era indisponibile per 40 minuti (più tempo di areazione) tra una partita e l’altra. 
Per rispondere alla domanda che già state facendo: no, non era obbligatorio, si sarebbe potuto non sanificare i giochi e avremmo potuto intavolarli fissi dal Venerdì mattina alla Domenica sera, come hanno fatto tutti gli altri, ma lascio a voi decidere se questa attesa valesse come protezione aggiuntiva per la vostra salute.

Quello che però era obbligatorio era la sanificazione periodica dei tavoli e (cito da protocollo fiera) “da evitare per quanto possibile tende/tessuti”. Sulla prima preferisco non commentare cosa (non) ho visto in giro, anche perché so già mi verrebbe detto “faccio sanificare le mani prima della partita”.
Certo, va bene, ma magari una passata al tavolo a metà giornata o almeno tra un giorno e l’altro… Ma come ho detto non commento perché potevo essere sempre di schiena quando lo facevano. 

Commento però sulle varie tovaglie sui tavoli da gioco della maggior parte degli stand. Il protocollo era chiaro e l’ultimo anno e mezzo di pandemia doveva mettere un po’ più di buon senso nella testa di tutti. La tovaglia di carta andava sostituita spesso perché non sanificabile. Quella di tessuto andava evitata. L’eventuale cerata, o simile, sanificata di frequente. Io non ho visto nulla di tutto ciò, ma anche qui probabilmente ero sempre di spalle o passavo nel momento sbagliato.
Quanto sopra non è per far polemica, ma solo per ribadire che se esistono delle regole su un manuale vanno rispettate, in una fiera di giocatori è il minimo!
La Tana dei Goblin si è presa un rischio, e anche qualche critica per la rigidità del suo protocollo, ma ha voluto fare di tutto per massimizzare la tutela della salute del pubblico e dei suoi volontari e io ne sono molto orgoglioso!

Finiamo quindi con la Domenica, che scorre estremamente liscia, meno affollata del Sabato, ma sempre piena: i dati, non certi, mi dicono circa 7.000 presenze. Una giornata senza eventi particolari se si esclude l’onnipresente presenza sul tavolo di alcuni giochi. Ancora adesso se mi concentro riesco a sentire Fab10 che spiega Root e qualcuno che chiede “Chi spiega Arnak?”. Il povero AndreaGot, ovviamente, che lo avrà fatto settordici volte ogni ora. Ah già, sento anche il brontolio dello stomaco del Signor_Darcy che ha deciso di far digiuno ascetico in fiera, rinunciando a mangiare e senza staccare mai, perché vive di aria e spiegazioni. Un vero mito, grazie mille!!

Questa giornata vede confermarsi i primi due favoriti, ma arriviamo all’attesa classifica finale. 
Una premessa l’ho già fatta, sono dati analogici e sicuramente incompleti perché i volontari, soprattutto il Sabato, avevano a mala pena tempo di respirare, figuriamoci quello di segnare le partite. L’altra premessa è che non c’era il prestito o varie aree separate, era tutta un’unica area di (soli) 45 tavoli dove venivano allestiti tutti i tipi di giochi, ma con certi tavoli “riservati”. Infatti chi ha scritto “non c’era il Goblin Magnifico” probabilmente ha guardato solo l’assenza dei cartelli, ma non sui tavoli: ce n’erano sempre dieci dedicati, ma nella realtà erano spesso quindici o più con giochi di varie edizioni del Premio TdG.

Basta premesse, eccovi la top 20 finale:

  1. Root
  2. Le rovine perdute di Arnak
  3. Beyond the Sun
  4. Marco Polo
  5. The Crew
  6. Kingsburg
  7. Alta Tensione
  8. Stone Age
  9. Living Planet
  10. Crystal Palace
  11. Spirit Island
  12. Paleo
  13. Cryptid
  14. Fayum
  15. Space Gate Odissey
  16. Istanbul
  17. Codex Naturalis
  18. Barrage
  19. Sagrada
  20. Sagani

Lascio a voi l’analisi, io vi dico però che Root con le sue 27 partite totali non è il “vero” vincitore numerico. Il vero sarebbe Verrix con 30+ partite, ma è stato “tolto” dalla classifica perché veniva fatto fare solo qualche turno e quindi non è numericamente paragonabile a quelli che facevano partite complete. Ad ogni modo Verrix vince il premio di “sempre intavolato” grazie alle sue numerose copie presenti e, soprattutto, il premio contemporaneità: quattro tavoli nello stesso momento!

Un enorme grazie a Thaoom e Saiwa per tutto il supporto e per aver permesso a TdG di far provare questa anteprima estremamente gradita!
Non è stata l’unica: anche Golem è stato sui nostri tavoli, prevalentemente il Sabato, ma ha una certa corposità e lunghezza e quindi non lo vedete nella top 20 nonostante sia stato estremamente richiesto.

I giochi però non sono stati tutto, come sapete c’è sempre quel megafono e quella boccia che ci ricordano il mitico stand del Goblin Visibility, dove si trovano tutte le informazioni sulla nostra realtà e i bellissimi gadget TdG, quest’anno con delle nuove entrate favolose come i cuscini che vedete a fianco. La grande notizia è che la Visibility non ha minimamente risentito dell’aura “Covid”: con 6100 biglietti pescati, tutti i premi in palio vinti, oltre 7000 gadget assegnati e un boato di bellissime magliette andate a ruba, si conferma essere il nostro gioiello verde, ancora più brillante in un anno in cui il cuore (il prestito!) non era possibile mostrarlo. 

Se mi avete letto fin qui (grazie) e avete fatto due conti allora dovreste aver capito che la fiera ha fatto un totale di 22-23000 presenze, compresi anche gli operatori. La Tana dei Goblin si vanta di aver intavolato più di 750 partite e fatto giocare almeno 2000 persone che, considerato l’esiguo numero di tavoli e il periodo che stiamo vivendo, posso dire senza falsa modestia essere un grande successo!!

Un ENORME GRAZIE a tutti i volontari de La Tana dei Goblin per tutto l’impegno e la passione che hanno profuso in questa dodicesima (o tredicesima? :) edizione difficile ma “santificata” e non se ne abbiano a male i non nominati: la Tana SA che c’eravate e avete fatto il vostro per arrivare al successo!!

Vi lascio con la bellissima foto di gruppo e una chicca: le pagelle del Signor_Darcy!!

La Tana dei Goblin: 10
Non solo riesce a far giocare tutti, ma nel 2021 riesce addirittura a far giocare.

Puerto Rico: 9
Anche stavolta il mio piccolo contributo alla pensione del signor Ravensburger l’ho dato.

TdG Lodi: 8
Se Rosenberg vedesse le casse stipate con il materiale per la Play ci camperebbe altri quindici anni.

Play: 7
Ma solo perché non ho messo piede nel padiglione C.

Root: 6
Sui tavoli di Modena ormai si vedono più vagabondi che tigelle. 

Modellisti e miniaturisti: 5
Non è carino disporre città elfiche e portali nanici di fronte a uno che prova ad attirare gente con un gioco della Alea.

Le rovine perdute di Arnak: 4
A furia di sanificare quelle due scatole la Tana ha consumato più ozono dei clorofluorocarburi.

Le mascherine: 3
Tutto avrei pensato nella mia vita; ma non di avere piaghe dietro le orecchie.

I cessi di Play: 2
Mi chiedo se siano mai stati bianchi.

L’asta pazza: 1
C’è voluto il covid per capire il perché del nome.

Play in estate: 0
Per levarmi la maglietta il terzo giorno mi ci sarebbero voluti due scudieri.

La sanificazione dei tavoli: s.v.
Ieri sera mi sono alzato dal ristorante e quasi mi veniva di pulire la sedia coll'Ace.

Commenti

Complimenti a tutti voi peril grandissimo lavoro che fate, siete grandi! 👏

Mi auguro di venirvi a trovare alle fiere del prossimo anno!

Jones, non sono mai stato così felice di vederti come quando sei arrivato con la seconda copia di Dune imperium, strappandomi così dalle grinfie di quella giocatrice...

Dirò un'ovvietà, ma... senza la Tana, la Play non sarebbe la stessa!!! Un ENORME GRAZIE a nome di tutti i giocatori da tavolo 💚

korn73 scrive:

Jones, non sono mai stato così felice di vederti come quando sei arrivato con la seconda copia di Dune imperium, strappandomi così dalle grinfie di quella giocatrice...

Anche la seconda copia di Arnak, arrivata sabato, è stata una mezza benedizione, anche perchè durante ogni partita passavano almeno 2-3 gruppi, a cui dovevamo dire di no alla richiesta di provarlo subito dopo.

Senza contare la "caccia al tesoro" che ha coinvolto diversi gruppi di giocatori, tipo quelli in foto che sono riusciti a sedersi con Root domenica dopo averci provato tutto il weekend :D

Grazie a tutti, sia a chi ha giocato, sia a chi soprattutto ha compreso e pazientato se il gioco desiderato non era immediatamente disponibile.
É sempre un piacere spiegare in Play :D

Una cosa manca a questo resoconto su Play, la bellezza delle serate pelle verdi post giornata. Sono quei momenti in cui tutti sono devastati di stanchezza ma ancora ipereccitati dalla giornata a spiegare a raffica o a gridare "Pesca! Pesca! Peeeeeeesca!" o irretire viandanti affinchè provino solo i titoli disponibili :D

Sono felice di aver contribuito all'instancabile lavoro di evangelizzazione ludica e poi, squalifica a parte, ho spiegato un botto :D

Grazie per le caramelle per la gola, senza quelle mi si sarebbe squarciata la carotide! Viva la Tana!!! (e la Visibility) 

NeuroDave scrive:

Dirò un'ovvietà, ma... senza la Tana, la Play non sarebbe la stessa!!! Un ENORME GRAZIE a nome di tutti i giocatori da tavolo 💚

Senza Tana la Play non ci sarebbe proprio. Non tutti se ne rendono conto

Comunque grandissimi, come sempre. Continuo a non capacitarmi di come facciate, nel senso della dedizione assoluta (oltre che dello sforzo fisico). Ammirevoli

Dopo un po' di edizioni passate a giocare e basta, la mia prima Play da spiegatore, nonostante sia Goblin dal 2018. E penso non potesse esserci una Play più "particolare" di questa per partire ufficialmente a far parte di questo gruppo di volontari!

Esperienza fantastica, faticosa ma molto soddisfacente! Giocare è bello, ma "far giocare" lo è stato ancora di più, specie in questo momento storico dove in tutti i settori, tra cui quello delle fiere dedicate ai giochi da tavolo, si sta cercando di ripartire.

Ha ragione il Signor_Darcy (che ringrazio di avermi "ceduto" un tavolo di Barrage, non potevo andare via senza spiegarlo almeno una volta): nel 2021 la Tana dei Goblin è riuscita non solo a far giocare, ma a far giocare tutti, garantendo impegno, dedizione, competenza e senza trascurare la sicurezza. Possono sembrare cose scontate, ma da quando la pandemia ha cambiato il mondo, nulla è scontato (a parte Century ed altri giochi qui e là). Jones ci aveva chiesto un impegno oltre l'ordinario, ed a quanto ho visto fra i tavoli l'impegno di tutte le ragazze ed i ragazzi con il cartellino "Volontario" è stato davvero più che straordinario! E sono convinto che il pubblico di Play se ne sia accorto eccome. Abbiamo fatto divertire divertendoci, ho sempre visto facce contente (pur coperte dalla mascherina) alzarsi dai tavoli, ed è stato meraviglioso.

Grazie da parte mia e di Valhera a tutte le persone che hanno reso possibile tutto questo, in particolare a Jones da cui ho subìto solo 3 cazziatoni in 3 giorni, pensavo peggio!

Infine, una metafora simpatica dedicata a tutti quelli che sui social scrivevano nei mesi precedenti "Sarà una Play invivibile, sarà una Play brutta, io a queste condizioni non vengo": se fosse stata una partita di Venice Connection, avreste detto "IMPOSSIBILE" troppo presto, noi invece abbiamo preso le tessere rimanenti e seppur con fatica e spirito di sacrificio (ho ancora le orecchie doloranti di ore e ore di mascherina stretta), abbiamo collegato il canale che migliaia di persone hanno percorso all'insegna del divertimento per questa magnifica passione, quella dei giochi da tavolo.

Come ci piace dire a Genova: abbiamo GIOCATO FORTE!

Un saluto da DarkMatter

Bravi tutti!

E belli quei cuscini!

Bravi tutti, ragazzi!

Troppo facile ormai esserci dal giovedì, ho deciso di presentarmi già il mercoledì e quest'anno fino al lunedì mattina. Esperienza sempre fantastica, incontrare di nuovo amici o semplici conoscenti, ancor più totali sconosciuti accomunati dalla stessa passione. Che si sia stati al di qua o al di là del tavolo ringrazio tutti quelli che sotto quelle maledette mascherine ci hanno concesso un sorriso, o abbozzato una polemica che ci poteva anche stare a volte. Senza il prestito abbiamo tentato di accontentare i gusti di chi ci trovavamo davanti alle volte azzeccando, spesso sbagliando, dovendo andare a rivedere quel caviillo sul manuale letto magari anni prima. Ma sempre con la massima disponibilità di tutti. Chiedo scusa ai compagni di viaggio a cui ho dovuto troppe volte dire, no mi dispiace quel gioco non lo conosco o non abbastanza bene da spiegarlo. Son della vecchia guardia ormai, non degli storici, ma c'ero alla seconda edizione e da li non ho mai smesso. Ho intavolato spesso grandi classici, ritego che certi giochi, che poi ti piacciano o meno, debbano far parte del bagaglio culturale dei giocatori. Quei Kingsburg ed Alta Tensione così in alto in classifica potrebbero esser colpa mia. 

A questo punto che dire di più, ci vediamo alla prossima occasione. Così in grande, ma ho già visto che ovunque stanno rifiorendo le piccole manifestazioni, con l'apporto di tutte le affiliate, grandi e piccole. Che la nostra forza e passione aiuti tutti a passare allegramente anche questo inverno che si preannuncia ancora tosto

Plombiers

Bravissimi tutti! <3 

Le facce soddisfatte e desiderose di iniziare la partita dopo che hai spiegato loro il gioco sono la soddisfazione più grande anche dopo aver spigato lo stesso titolo più volte al giorno.

fab10

 

 

Prima play saltata da tempo immemore. Mi siete mancati, sapevo che sareste stati il top. Grandissimi

 

Tana esemplare, come tutti gli anni è un piacere vedere le magliette verdi su quei tavoli. Mancava parecchio

Un applauso speciale a quella coppia di genitori con i 2 figli che si è cimentata a una partita ad alchimisti...e a chi gliel'ha spiegato!!

Bellissimo come sempre, per me la Play ormai è dentro le vene, e cerco sempre di metterci più passione possibile col Mio Megafono !!!
Narrano voci di compratori di biglietti anche nei bagni..................
Ma è sempre splendido vedere la Passione di TUTTI i Veterani ( e la bellezza di rivederci di persona finalmente ) e vedere anche Nuove Entrate darsi molto da fare, e capire davvero cosè "LA FAMIGLIA PELLEVERDE"!!!!
Grazie a tutti di cuore, per il bellissimo affetto e ricordi che mi porto a casa ad ogni edizione !!!

Interessante, prima o poi una play me la voglio fare! 

Che bello vedere che Kingsburg dice ancora la sua e quei cuscini..... li voglio!! Pupinaaaa :'D

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